Ricette Vegetariane e Vegane

Cavoletti di Bruxelles e Fichi secchi

Cavoletti di Bruxelles al Vapore con Fichi Secchi: Un Connubio di Delicatezza e Sapore

Con il loro carattere sottile, particolare  e avvolgente i cavoletti di Bruxelles si fanno interpreti di una cucina di stagione, che celebra la semplicità della terra arricchita da tocchi dolci e aromatici. Negli ultimi anni li ho sempre più amati. Erroneamente vengono trattati e considerati come “strani” e dall’odore pestilenziale (come tutta la famiglia del cavolo, in effetti). Come “per pochi” e nella categoria -mi è spesso capitato di sentire- “per anziani”. Niente di più sbagliato. Il cavoletto di Bruxelles è un alimento molto particolare e se opportunamente trattato regala preparazioni di rara bontà dove ogni gusto e sapore ben bilanciato, affascina e ammalia.

I cavoletti di Bruxelles, piccoli boccioli di sapore e di virtù nutrizionali, trovano il loro massimo splendore quando cotti con una combinazione di cotture complementari: il vapore per mantenere intatta la loro morbidezza e la padella per regalare loro una croccantezza dorata irresistibile; questi due passaggi sono imprescindibili per quanto mi riguardo (e lo dice anche Gordon Ramsay!). In questa ricetta, vengono esaltati dalla dolcezza naturale dei fichi secchi che aggiungono un tocco aromatico e festivo, rendendo il piatto perfetto per le tavole autunnali e invernali. Non in ultimo le tavole di festa.

Ingredienti

  • 500 g di cavoletti di Bruxelles freschi
  • 80 g di fichi secchi
  • 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • Sale marino q.b.
  • Pepe nero macinato fresco q.b.
  • Un pizzico di scorza di limone grattugiata (facoltativa)

Procedimento

1. Preparazione dei cavoletti di Bruxelles:

  • Pulizia: Rimuovi le foglie esterne danneggiate o ingiallite e sciacqua accuratamente i cavoletti sotto acqua fredda corrente.
  • Incisione: Per una cottura uniforme, pratica una piccola incisione a croce alla base di ciascun cavoletto in modo da permettere al vapore di penetrare fino al cuore. Non deve essere una croce, ripeto, troppo profonda ma un semplice taglio superficiale. Un piccolo segreto come accade con le fave fresche che può decretare la riuscita o no del piatto.

2. Cottura al vapore:

  • Preparazione del vapore: Porta a ebollizione l’acqua in una pentola adatta alla cottura al vapore, preferibilmente con cestello in acciaio inox (io uso la vaporiera ma anche così vengono perfette)
  • Cottura delicata: Disponi i cavoletti nel cestello, mantenendo un piccolo distacco tra loro per una cottura omogenea. Cuoci al vapore per 6-8 minuti, o fino a che risultino teneri, ma non sfatti; la forchetta dovrà penetrare con facilità, senza però scomporli. Se troppo morbidi si sfalderanno in pentola ed è preferibile che questo non accada.
  • Asciugatura: Al termine, estraili delicatamente e ponili su carta assorbente, in modo da eliminare l’umidità residua.

3. Preparazione dei fichi secchi:

  • Taglio e consistenza: Taglia i fichi secchi a piccoli pezzi, in modo da ottenere bocconcini che ben si distribuiscano tra i cavoletti e si amalgamino senza sovrastare il loro sapore.
  • Ammorbidimento (passaggio importante per quanto mi riguarda): Se i fichi dovessero risultare troppo secchi, lasciali in ammollo per qualche minuto in acqua tiepida, per donare loro una consistenza più morbida e piacevole al palato.

4. Saltatura in padella:

  • Olio e riscaldamento: Scalda l’olio extravergine d’oliva in una padella o casseruola mantenendo una fiamma moderata per non bruciare l’olio e compromettere i sapori.
  • Doratura dei cavoletti: Aggiungi i cavoletti e lasciateli rosola per 3-4 minuti, girandoli di tanto in tanto. L’obiettivo è ottenere una crosticina dorata, che ne esalti il gusto con una nota croccante, senza che perdano la loro delicatezza.
  • Integrazione dei fichi: Unisci infine i fichi secchi, mescolando con cura per distribuire i sapori. Lascia cuocere per ulteriori 2 minuti, quel tanto che basta affinché i fichi rilascino il loro aroma senza inumidire eccessivamente il tutto.

5. Condimento e presentazione:

  • Sale e pepe: Regola di sale e aggiungi una generosa spolverata di pepe nero fresco, per un tocco piccante che contrasti la dolcezza dei fichi.
  • Scorza di limone (facoltativa ma necessaria per mio gusto): Una grattugiata di scorza di limone può aggiungere una punta di freschezza al piatto, bilanciando sapori e profumi. Lo stesso con la scorza di arancia o cedro che, secondo il mio gusto, ci sta benissimo. Anzi. È proprio necessaria, diciamola tutta.

 

 

 

Chiacchierando con te

Mi sono resa conto che ultimamente non scrivevo bene le ricette. Ero troppo superficiale e poco precisa, come accadeva anni fa quando mi dedicavo totalmente al blog/sito e i social non avevano monopolizzato tutto. Voglio recuperare tornando all’old style; più ricercato e ricco di dettagli e non più  spiegazioni superficiali e veloci che devono rientrare in un tot di caratteri concessi. È una questione di gusti, certamente, ma mi sono eccessivamente snaturata “a favore di camera”; errore che non voglio più ripetere.

Per quanto mi riguardo, per mio gusto, è meglio mi focalizzi in meno preparazioni ma più di qualità. E smetterla con la quantità che onestamente è figlia di questa velocità disarmante e preoccupante dovuta alla “comunicazione social”; dove tutto è estremamente veloce e poco raffinato, elegante e curato. Spero che il ritorno alle origini ti sia gradito.

In questi giorni inoltre sarà mia premura riprendere degli articoli vecchi e riscriverli totalmente da capo; pian piano lo farò con tutti anche se mi rendo conto occorrerà molto tempo trattandosi di migliaia di articoli e decenni di lavoro. Piano piano però l’intenzione è proprio quella di riportare tutto all’antico splendore puntando appunto sulla qualità, che ho cercato nel mio piccolo di mantenere sempre alta, e non più sulla quantità.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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