Ricette Vegetariane e Vegane

Gli infusi più buoni da prendere per l’avvento

 Una Tazza di Magia Speziata nel Cuore dell’Inverno

Con l’avvicinarsi dell’avvento natalizio i nostri sensi si risvegliano al profumo avvolgente delle spezie e alla dolcezza di aromi che evocano ricordi e sapori. Gli infusi e i tè natalizi, arricchiti da note di cannella, chiodi di garofano, scorze d’arancia e anice stellato, incarnano lo spirito delle feste in tutta una raffinata semplicità, che conquista al primo sorso; piccolo sorso che diventa un momento di pura poesia. Quello che potremmo definire un abbraccio caldo capace di scaldare l’anima e riempire il cuore di intimità e poesia.

 Un Viaggio Sensoriale

L’arte di selezionare le spezie per un infuso natalizio è un rituale antico e affascinante; da anni insieme lo ripetiamo nella nostra rubrichetta del tea time a cui tengo tanto e che vorrei riprendere anche sul mio canale YouTube. Cannella, cardamomo, zenzero, noce moscata, preziosi tesori della natura come le scorze degli agrumi sono solo alcuni degli ingredienti protagonisti che danno vita a una sinfonia di sapori avvolgenti e caldi. Queste spezie non solo conferiscono un aroma irresistibile, ma portano con sé proprietà benefiche che donano sollievo e benessere nei freddi giorni invernali. La vaniglia bourbon mischiata alla cannella e ancora all’anice stellato con un una punta di pepe fa sempre la differenza.

Le Note Fruttate: L’Armonia tra Dolcezza e Freschezza

A completare la magia, si aggiungono le note fruttate di scorze di arancia, mele e bacche rosse che infondono al tè un sapore unico e ineguagliabile. Questi elementi fruttati bilanciano la corposità delle spezie con un tocco di freschezza, creando un connubio perfetto tra la dolcezza e l’acidità; ed è quello che accade con Strudel di Mele di L’Angelica, l’infuso di cui voglio parlarti insieme ad altri in questi giorni. Mi ha stupito. Raramente -dopo averne provati decine e decine- ancora qualche infuso mi stupisce in tal modo. Ma lo strudel di mele di L’Angelica, beh. Da restare senza parole. Come bere una tazza di torta di mele liquida; non saprei dirlo in altro modo.  Ogni tazza diventa così un  mondo, un viaggio tra i ricordi e possiamo pure dire una danza tra calore e leggerezza che rende ogni sorso un momento unico, avvolgente.

La tradizione

La tradizione dei tè di Natale è radicata in molte culture, dove l’aggiunta di spezie e aromi ha sempre simboleggiato il calore e la generosità del periodo festivo; nei paesi del nord Europa gli infusi speziati e fruttati sono un must da un secolo. Solo dopo lo sono diventati anche qui da noi. Dai classici tè neri speziati, robusti e intensi, agli infusi a base di erbe che evocano paesaggi innevati e atmosfere romantiche, le varianti sono infinite e tutte custodiscono il segreto di un Natale che profuma di casa e di tradizione.  Che trasforma una fiaba in realtà. Per chi desidera sperimentare si possono pure preparare in casa come abbiamo fatto anni fa, ricordi? Essiccare la frutta, aggiungere spezie e delle piccole grandi magie sono pronte anche per essere regalate con tanto amore. Anice stellato, bastoncini di cannella e piccole fettine di mela essiccata permette di personalizzare la propria bevanda, rendendola un’ode alla creatività e all’amore per i dettagli. Quest’anno vorrei arrivare a prepararne alcune insieme a te. Che ne dici?

Un Momento di Riflessione e Intimità

Gustare un infuso o un tè di Natale è un atto di lentezza, un momento in cui il tempo sembra sospeso; un attimo per noi stessi. Meditazione, relax e cura. Cura, parola che sai amo tanto e che non dovremmo mai dimenticare. Ogni tazza fumante è un invito a raccogliersi in sé stessi, a ritrovare quella calma interiore che spesso sfugge nella frenesia delle festività. Al dolore delle festività. È un rito intimo e personale, che si trasforma in poesia quando condiviso con chi amiamo, davanti a un caminetto o circondati dalle luci soffuse di un albero addobbato. Quest’anno più che mai nonostante il tea time sia sempre stato protagonista dei miei Natale, vorrei che ne fosse l’indiscusso. Tazze, tisane, infusi, prelibatezze, dolcezze e tanto amore. Ed è quello che vorrò regalare a chi amo, nient’altro. Perché tutto l’affaccendarsi di regalare chissà quale oggetto e poi banalmente, una tazza con degli infusi e gli ingredienti per la preparazione di una cioccolata calda raccontano tanto di quello che desideriamo per chi riceve. Dell’amore e sì, della cura.

Un Regalo di Calore e Affetto

Gli infusi e i tè di Natale sono anche il dono perfetto per chi desidera regalare un momento di serenità. Confezionati con cura, magari in scatole di latta eleganti o in sacchetti di lino profumati, possono diventare un presente che racchiude il calore di un abbraccio. Regalare un tè natalizio significa donare non solo una bevanda, ma un’esperienza, un attimo di pace e bellezza in cui rifugiarsi.

I primi tre infusi che vorrei consigliarti per quest’anno

(seguiranno molti altri articoli sull’argomento. Oggi ti dico questi tre di l’Angelica che mi hanno stupito. Marchio che sinora non avevo considerato; sbagliando clamorosamente)

 

Al momento -mentre scrivo- non è disponibile sullo shop online. Non dare la colpa a me! (in effetti ne ho presi moltissimi*disse fischiettando*). Una rivelazione. Un gusto così dolce e succoso che si sposa perfettamente con le note della cannella. È uno strudel da bere a tutti gli effetti.

Ingredienti: Mela 33,3%, cannella 27,7%, aromi, liquirizia, scorze di limone, foglie di stevia 

Questa linea Passioni di inverno dovrebbe vincere qualche premio internazionale. Anche questo infuso al gusto di pan di zenzero è perfetto per le giornate invernali. Si sentono molto i chiodi di garofano ma anche lo zenzero e la cannella. E se con strudel di mele è come mangiare una fetta di strudel, qui è come mangiare un biscotto di pan di zenzero. Un gingerbread. Qualcosa a dir poco di sublime.

INGREDIENTI: Mela, Zenzero 16,8%, Menta Piperita, Cannella 10,5%, Anice Stellato, Rooibos, Aromi, hiodi di Garofano 7,9%, Foglie di Stevia.

Io non so come ci siano riusciti ma. È davvero una torta sacher. Si sente il cacao prepotentemente ed è perfetta per celebrare il dolce tipico viennese per eccellenza perfetto per questo periodo. La nota fruttata è persistente e fa la differenza. Indimenticabile. Non saprei scegliere onestamente tra questi tre ma so per certo che bisognerebbe provarli tutti. E poi decretare il migliore (sarà possibile? Dammi qualche altra settimana e ti farò sapere)

INGREDIENTI: Cacao buccia 55,5%, Arancia scorze, Liquirizia radice, Aromi, Cicoria radice, Stevia foglie

*** Per chi mi segue anche solo da un po’ non c’è bisogno di questa specifica ma capita, non di rado, che qui ci siano persone di passaggio. I social e il sito non sono il mio lavoro. Sono un’imprenditrice non digitale. Ho un’azienda e fatturo con quella, che nulla c’entra con la comunicazione. Questi sono quindi miei giudizi. Qualora fatturassi sarebbe indicato prima di ogni frase la scritta lampeggiante ADV. Considerato che capita di leggere spiacevoli commenti con illazioni ricordo che accusarmi di non segnalare un ADV è diffamazione. Si sostiene che stia evadendo le tasse e ingannando chi mi legge sulla base del nulla e di considerazioni personali. Visto che non è così ed è facilmente dimostrabile da parte mia chiunque mi diffamerà verrà denunciato. Ho tempo, disponibilità e sempre voglia di stare dalla parte giusta. Mi scuso per la noiosa, ma doverosa, precisazione.

 

Chiacchierando con te

Mi sono resa conto che ultimamente non scrivevo bene le ricette. Ero troppo superficiale e poco precisa, come accadeva anni fa quando mi dedicavo totalmente al blog/sito e i social non avevano monopolizzato tutto. Voglio recuperare tornando all’old style; più ricercato e ricco di dettagli e non più  spiegazioni superficiali e veloci che devono rientrare in un tot di caratteri concessi. È una questione di gusti, certamente, ma mi sono eccessivamente snaturata “a favore di camera”; errore che non voglio più ripetere.

Per quanto mi riguardo, per mio gusto, è meglio mi focalizzi in meno preparazioni ma più di qualità. E smetterla con la quantità che onestamente è figlia di questa velocità disarmante e preoccupante dovuta alla “comunicazione social”; dove tutto è estremamente veloce e poco raffinato, elegante e curato. Spero che il ritorno alle origini ti sia gradito.

In questi giorni inoltre sarà mia premura riprendere degli articoli vecchi e riscriverli totalmente da capo; pian piano lo farò con tutti anche se mi rendo conto occorrerà molto tempo trattandosi di migliaia di articoli e decenni di lavoro. Piano piano però l’intenzione è proprio quella di riportare tutto all’antico splendore puntando appunto sulla qualità, che ho cercato nel mio piccolo di mantenere sempre alta, e non più sulla quantità.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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