Ricette Vegetariane e Vegane

Christmas tea time: organizziamolo insieme

Un momento unico e di rara bellezza

Prima di cominciare questo grande capitolo vorrei linkare questi articoli che sicuramente potranno tornarti utile qualora volessi organizzare un christmas tea time perfetto:

L’eleganza senza tempo del tea time: un rito che coccola e ispira

Dall’ antica tradizione nata in Oriente e giunta poi in Inghilterra, il rito del tè ha conquistato cuori e palati in tutto il mondo; se mi segui anche solo da un po’ sai quanto io da anni ne sia appassionata. Il tea time, che si distingue per la sua eleganza e per l’atmosfera intima che crea è molto più di una semplice pausa. È un invito a rallentare, a prendersi cura di sé e degli altri, a lasciarsi avvolgere da un momento di pace e bellezza. Totale relax coccolandosi, soprattutto, con piccole grandi meraviglie: teiere, tazze, piattini. Non occorre possedere una grande collazione. Basta davvero pochissimo e cominciare con poco. Poi, sarà il tempo e la passione a fare il resto. Non lasciarti quindi spaventare. Capita spesso che mi scrivano: “iaia ma tu hai tante cose belle!”. È una ricerca che è durata -e continua a durare- anni. E a realizzare un buon tea time indimenticabile non è tanto la qualità e la quantità degli oggetti ma la voglia di cimentarsi soprattutto sbagliando. Perché è proprio dagli sbagli che fioriscono momenti futuri ancor più belli; mai perfetti, ci tengo a sottolinearlo perché in fondo esisterà mai questa perfezione? Mi sa proprio di no.

Ma continuiamo a chiacchierare circa la situazione storica del tea time. Questa tradizione, arricchita negli anni da un’attenzione sempre maggiore ai dettagli, ha trovato nella Regina Elisabetta una delle sue più celebri estimatrici. Il tè pomeridiano era per lei non solo un’occasione di ristoro, ma un vero e proprio rito, un momento per connettersi con la famiglia e celebrare l’eleganza del quotidiano; leggevo in una rivista britannica che si concedeva sempre un pezzettino del suo cioccolato preferito e che ne era molto golosa. Sempre con parsimonia e a piccoli dosi attendevano il suo momento dolce per coccolarsi dalle fatiche giornaliere a palazzo. Non amo giudicare e non è mai stata mia abitudine ognuno ha le proprie insindacabili fatiche -chi più chi meno- ma il concetto è giusto ed equo: prendersi cura di sé è dovuto. È dovuto a noi stessi e non dobbiamo mai dimenticarlo.

Per me, il tea time rappresenta tutto questo e molto di più. Negli anni, è diventato un segno distintivo del mio modo di vivere e condividere momenti speciali con gli amici. Amo curare ogni dettaglio: dalla selezione delle tazze alla preparazione di pietanze che possano sorprendere e deliziare. Ci sono i classici intramontabili che faccio e rifaccio e che hanno fatto innamorare i miei amici e poi ci sono le ricette che provo, magari sbagliando, per una novità e fanno sempre esperienza. Mi piace  servire i tè anche in servizi scompagnati e sorprendendo per accostamenti anche un po’ azzardati. Mi piace fare anche delle insalate a base di frutta e formaggi, come mango e caprino o roquefort e pera. E devo dire che riscontrano sempre un grande successo.

 

La scelta del tè:  tra aromi e raffinatezza

La selezione del tè è il cuore pulsante di ogni tea time, neanche a dirlo. Ogni aroma, ogni sfumatura di gusto contribuisce a creare l’atmosfera perfetta. La varietà è la chiave per sorprendere ogni ospite. Amo iniziare con i grandi classici, come l’Earl Grey e il Darjeeling, che con le loro note delicate e sofisticate sono ideali per chi cerca sapori senza tempo; l’era Grey con l’olio estratto dalla scorza di bergamotto è famosissimo e anche uno dei miei preferiti. Prende i nome da Charles Grey che fu Primo Ministro del Regno Unito nei primi anni dell’ottocento. Ci sono diverse varietà e viene considerato raffinato e pregistato nella sua ricchissima e ampia varietà di foglie. Il Darjeeling, tè indiano, invece è sicuramente il più pregiato tra i tè neri e ci sono diverse classificazioni tra mix di foglie, origini e raccolti. È un argomento, come spesso mi è capitato di sottolineare, davvero molto complesso. È sempre un’esperienza intensa, quasi teatrale, quella dell’incontro tra foglie e palato.

I tè per la colazione sono differenti da quelli del pomeriggio e dalla sera, ancora; poi sempre dipende dal gusto personale; per me non possono mancare infusi floreali e fruttati, capaci di portare un tocco di leggerezza. Nel mio tea time poi, non manca mai un tocco di esotico come il Matcha giapponese, che amo servire con dolcetti dal sapore delicato, o i tè bianchi, leggeri e freschi, che si sposano perfettamente con le insalate di frutta o con formaggi dai sapori morbidi e avvolgenti. Ogni scelta è pensata per creare un viaggio sensoriale, dove ogni sorso è una scoperta. Il tè nero mi piace moltissimo ma da un po’ di anni purtroppo mi provocano una fortissima tachicardia.

Dolce e salato: l’arte dell’equilibrio

Il tea time è un momento in cui il dolce e il salato si incontrano in un equilibrio perfetto. È l’occasione per servire una varietà di pietanze che possano stuzzicare il palato e sorprendere gli ospiti; ed è uno dei dettagli he amo di più. Adoro iniziare con tartine eleganti, dove il pane si veste di ripieni cremosi e di verdure grigliate, di salse mischiate a frutta e deliziosi chutney -uno su tutti quello zafferano, cipolla e pere che riscuote sempre un enorme successo- con piccoli scone salati che regalano un tocco rustico  ma pur sempre raffinato.

Per il dolce, i biscotti al burro sono un classico che non passa mai di moda, ma amo sperimentare anche con muffin dai sapori insoliti o con mini torte decorate; senza dimenticare mai il plumcake al limone e la Victoria Sponge.

 

La mise en place: la cornice

Una tavola ben apparecchiata è il biglietto da visita di un’esperienza che vuole coinvolgere tutti i sensi, certo. Ma anche la semplicità è un punto forte da non sottovalutare mai.  Una tovaglia candida e bianca che illumina la scena è certamente la protagonista principale. Un centrotavola, che può essere anche una margherita in un barattolo di marmellata a cui è stato accuratamente tolto l’etichetta, fa sempre la differenza.

Non è necessario spendere una fortuna per creare un’atmosfera magica, come abbiamo sottolineato fino allo sfinimento. Concetto che amo ribadire però perché davvero in tantissimi hanno un’idea eccessiva del tea time e non è così. Piccoli dettagli come tovaglioli di stoffa, una candela profumata o una composizione di fiori di campo possono trasformare la tavola in un piccolo capolavoro. E per chi, come me, ama sorprendere, l’idea di mescolare tazze e piattini diversi regala un tocco di originalità che rende ogni tea time unico. Mischiare, giocare, improvvisare senza paura. Se non hai delle alzate non preoccuparti. Mi è capitato spesso di confrontarmi con alcune ragazze e ragazzi preoccupati di non aver spazio per alzate e utensili “specifici”. Nessun tea time impone l’uso necessario di alzate e bastano de semplici piatti. Sicuramente le alzate sono scenografiche e si trovano ormai ovunque anche a buon prezzo (Mi vengono in mente quelle di tiger che sono anche comode perché smontabili!).

 

 

 

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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