Ricette Vegetariane e Vegane

Proviamo insieme i Copic Ciao Portrait Colours (set 5+1)

Ho provato i Copic Ciao Portrait Colours. Il set da 5 più uno. I copic sono dei marcatori grafici -pennarelli- prodotti in Giappone dal gruppo Top di Tokyo dal 1987. Sono famosissimi, ambitissimi, desideratissimi e tutto l’abuso possibile e inimmaginabile del superlativo assoluto. La loro è una fama mondiale che non conosce rivali. Sono perfetti per le esigenze di artisti professionisti e amatoriali. Il loro design a doppia punta è diventato imitatissimo; si tratta di un pennello super flessibile fine e una punta più larga a scalpello (che riguarda alcuni evidenziatori per capirci). Ci sono diverse linee dei Copic: ciao, sketch, classic e wide. La capacità varia a secondo del modello e quello dei ciao equivale alla capacità inferiore ovvero 1,4 ml con 180 numeri di gamma. E sono neanche a dirlo tra i più economici dei Copic. Averli non è così semplice e su Amazon/online in genere non ci sono tante varietà di set e cofanetti. I ciao si trovano più facilmente, in soldoni. A meno che non abbiamo nella nostra città un Belle Arti fornitissimo perché lì è un’altra storia (una bellissima storia sconosciuta a Catania ma vabbè).

Bisogna rivolgersi a negozi forniti di Belle Arti e non in tutte le città sono così facili da reperire,ordunque. Oggi vorrei farti vedere questa palette davvero interessante che occorre per i ritratti. Per colorare la pelle, sì.

Sono colori che possono essere sovrapposti tra di loro e sfumati e si possono ottenere davvero dei bellissimi effetti di profondità. Una punta è moto morbida e flessibile mentre l’altra un po’ più rigidina a scalpello (nonostante la rigidità rimane stupefacente rispetto ad altri marchi). La cosa che più piace dei copic è la possibilità di ricaricarli almeno per quattro volte. Si ammortizzano i costi e la qualità non ne risente. Non è un dettaglio da sottovalutare, insomma.

COLORI del set: e43, v91, r20, r00, e00, e il più uno è una penna 0.3multi liner black per i bordi (bellissima!)

Non li provo da così tanto tempo per poterne parlare seriamente quindi mi riservo di farlo in un prossimo futuro ma la prima impressione può essere riassunta in un esaustivo suono che più o meno fa così:

WOW.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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