Tutti i post di Iaia

Gallette con fragole, basilico e robiola (o stracchino)

Mi piacciono moltissimo le gallette di riso tostate, lo sai. Diventano croccanti e cambiano sapore. Diventano più decise, ecco. Quelle di mais hanno il sapore proprio dei pop corn quando le passi sulla griglia. Le tosto un po’ sulla griglia o padella indifferentemente e poi quando stanno per cambiare un po’ colore via: sul piatto e le condisco.

Melanzane (vegane) filanti

Melanzane al forno filanti con il formaggio vegano. Per quanto incredibile possa sembrare filano e pure bene. Ormai in commercio ci sono diverse tipologie di formaggio vegano e il loro sapore non è nauseabondo come qualche anno fa. Insomma non sanno più di cocco, diciamolo.

Un giorno in cucina in me (what I eat in a day)

Anni fa su YouTube andavano molto di moda i "What I eat in a day" ovvero "Cosa ho mangiato in un giorno". Lanciato, come spesso accade (sempre?), dalle ragazze americane che mostravano la la loro dieta giornaliera. Come tutto, in questo strumento meraviglioso e al contempo malefico che è l'internet, un qualsiasi messaggio può veicolare e influenzare messaggi totalmente opposti al vero intento.

Uova all’indiana

È un modo veloce e goloso per preparare delle uova sode; ti anticipo che riscuoteranno un successo incredibile. Chiunque le provi ne rimane colpito. Puoi declinarle in molte varianti. C'è chi addirittura mette del formaggio che fonde sopra ma anche così semplici semplicemente con il latte di cocco non passeranno inosservate

Marion

   

Una potato salad per l’adorabile extratterestre

Quanto ho pianto con ET onestamente non lo so quantificare ma credo che avrei potuto tranquillamente riempire una piscina olimpionica negli anni. E anche a distanza di trentacinque anni, per dire, che so come finisce/cosa dicono/cosa accade/che chechechecheche: piango.

Uova a colazione prima che arrivi l’esorcista

The Exorcist diretto nel 73 da Friedkin e tratto dall’omonimo romanzo di William Peter Blatty che scrisse la sceneggiatura del film dopo i problemi con la censura dovuti chiaramente al periodo  -e diverse limitazioni- lo si è potuto vedere in versione integrale solo dopo venti anni. Esattamente in una riedizione del terzo millennio. Undici minuti di puro terrore di cui non si sarebbe potuto fare a meno. 

Ketchup sulle patatine, alla stanza 237

Kubrick è così forte, intenso, misterioso e crudo. È il genio e la follia. È la filosofia. Rigoroso sul set e leggendari i suoi incessanti ciak -pare che arrivassero fino a ottanta e novanta per la stessa scena- Kubrick è l’eccezione. Tutte le sue opere sono collegate da un filo rosso non tanto invisibile. Ogni colore, quadro appeso ai muri, oggetto posato sulla scena riconduce a qualcosa di politico. Di personale. Di filosofico. È sempre un messaggio-un’enigma che regala e lascia allo spettatore.

About Me

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Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.