Doverosa Premessa: Riguardo le Tombolate Natalizie. Ho quasi spedito tutto. Manca il Galaxy Mini e qualche libro con scatoletta (perdono ma con le feste...
La purezza e la rotondità come la complessità di certi amori e amicizie. E amo allo stesso modo abbinare dei dolcetti semplici che tutti possono e sanno fare senza demoralizzarsi ( fermo restando che niente è difficile. Lo è solo se lo vuoi). Questo mattoncino delizioso al cioccolato è di Donna Hay e l'ho scovato nella bibbia cioccolatosa che amo. Donna Hay, porella ( detto con estremo affetto), è in assoluto una delle foodie (figo no?) più scopiazzate senza che mai ne vada a lei il merito. Certo è che anche lei lo avrà fatto, certo. Ma su Donnina nostra c'è questa regola tacita e quasi generale di non venir mai nominata. Quando si tratta di biscotti soprattutto e intrugli dolciosi in cui è maestra. A me piace nominarla proprio per questo. Mettere la sua firma anche quando il dolce è talmente semplice che potrei avere un attacco isterico di onnipotenza e chiamarla:
Quest'anno faccio il pandoro. E pure il panettone. E pure il pandonettone e il panettondoro. E pure i pandonettoneddoro. Tutto. Faccio TUTTO. Ho anche...
Una ricetta complicatissima (c'è del sarcasmo) con la sfoglia già pronta. La difficoltà sta nell'aprire la confezione della pasta sfoglia. Per il resto è fatta (evviva!)
Mi ero resa conto di non mai postato i famosissimi brownies al cioccolato di Donna Hay. È uscita sul magazine, libro e tutta la serie illimitata di Donna Hay ma qualora fosse sfuggita, beh.
L'impasto è sempre un po' umidiccio quando si tratta di frutta ma con i lamponi la storia cambia, eccome. Mi piace poi mettere i lamponi sopra infilnzandoli e dando una linea simmetrica perfetta in modo che ognuno se ne trovi uno bello intero e integro sopra. A decorazione. Donna Hay non sbaglia un colpo e mi piace MOLTISSIMO in tutti gli accostamenti e impasti. A volte in preda a una possessione demoniaca li cambio. Poi ritorno in me e l'umiltà mi coglie come è giusto che sia. Ed eseguo religiosamente le sue istruzioni, ecco. Al grido di Donna Hayyyyyyyygrazietiamo. Corro. Che le caramelle al vino speziato si sono bruciate (cielo. L'odore del vino cotto mi ha fatto scoppiare un mal di testa inaudito).
Per quanto riguarda Buddy e il suo libro devo assolutamente tornarci. E adesso che è settembre ed è tutto calmo e tranquillo (sto andando bene? ci state credendo?) posso riprendere CON CALMA la mia Libreria di Iaia dove recensisco (risate registrate e pernacchie) libri estrapolando ricette e deliri. Perché del libro di Buddy io voglio proprio parlarne eccome, perché a sorpresa mi è piacuto.
Lui non è che mi faccia impazzire. Non è che mi mandi in delirio. E per una che ha Montersino sul comodino non c'è neanche da chiedersi perché. Ma è simpatico. Maledettamente simpatico che ti viene voglia di tirargli le guance e dirgli "cuccicuccicuccpuccipucci".
Ho capito di volergli bene quando leggendo di sua macTRE (leggilo in siculo, sì. Fai la ctre attorcigliandoti la lingua come se fossi Michael Corleone del PacTrino parte terza) nell'introduzione e nei ringraziamenti mi sono commossa. Buddy è un orsacchiotto mammone dolcissimo che carica torte di duecento chili facendomi venire il voltastomaco (perché non oso immaginare quanta polvere debba raccogliere quella pasta di zucchero caricata come fosse una bobina di cavidotto, per dire) ma