Nonostante a Gennaio io non abbia apportato alcun tipo di modifica, a causa di troppolavorosantocielo, all’Applicazione Gikithcen, ieri Ispazio l’ha recensita ( ho difficoltà a crederlo anche io, sì)
L’articolo si trova cliccando qui >>>
A questo punto considerato che le parole e i ringraziamenti mi sono davvero finiti procedo solo a commuovermi e basta.
Perchè santapizzetta, davvero, tutto questo è surreale e inaspettato. Da fine mese poi, sono previste davvero tantissime novità in merito alla App.
Insomma: Grazie. Grazie infinite.

Credo che sia stata la prima ricetta in assoluto che ho visto fare a Nigella. Ero rimasta particolarmente entusiasta del fatto che ci fosse il wasabi. Avevo da poco scoperto che non era poi così malaccio e che non provocasse soffocamento e conati di vomito se assunto nella quantità giusta. Come tutti (i rimbecilliti, sottinteso) ne avevo preso una bella cucchiaiata la prima volta. E come tutti (i rimbecilliti, sottinteso che non cambia) avevo annuito dicendo “ecchesaràmai” prima che le mie narici eruttassero magma e diventassi l’esatta reincarnazione di Grisù, ma senza divisa da pompiere ( mi sarebbe piaciuta però, lo confesso).
Nigella in pratica acchiappava un po’ di granchio già lesso, lo sbatteva su un piatto e con un po’ dell’immancabile avocado (oh lo mette pure nel caffè come io metterei i fichi secchi) e qualche listarella di peperoncino annaffiava il tutto con questa salsetta che lei epitetava come: giapponese.

C’è da dire che basta miscelare un po’ di mirin, soia e aceto di riso e dire che è giapponese per ottenere attenzione. Questa smania orientale modaiola sulla quale abbiamo ( mi do un tono con il maestatis) blaterato a sufficienza, se per certi versi è scandalosa e noiosa, per altri “costringe” il consumatore influenzabile all’uso di prodotti oggettivamente buoni e interessanti; uno di questi è il mirin.
A me il mirin l’ha fatto conoscere sette e passa anni fa il Nippotorinese ovviamente. Ghiotto di Teriyaki e Mirin, da quando ha messo piede in casa questo liquidino gustosissimo non è mai mancato nella dispensa. Con il mirin, proprio come con la soia e il wasabi, credo di aver provato di tutto. La polpa di granchio mi mancava e ci ha pensato Nigella.