Ricette Vegetariane e Vegane

Libreria di Iaia

I Formaggi Veg

Formaggi Veg è firmato da Grazia Cacciola ed è edito da Sonda, di cui ho preso diversi volumi e che mai mi hanno deluso. Il sottotitolo è Latte, yogurt e formaggi vegetali fatti in casa. C'è scritto proprio latte, sì. I puristi che preferiscono Bevanda di latte si reputino spernacchiati simpaticamente come quelli di cui sopra. Il volume è diviso in due parti. La prima con le preparazioni mentre la seconda con le ricette. Preparare e autoprodursi latte, yogurt e formaggi, I diversi tipi di latte. Gli yogurt e a seguire i formaggi e i sostituiti di condimenti e salse tutte in chiave veg. Le Ricette poi sono una raccolta di piatti classici: Antipasti e Stuzzichini, Primi Piatti, Secondi, Piatti Unici e Dolci e Dessert. Mi piace molto la struttura, forse un po' meno la grafica ma non importa. Sono pur sempre la psicopatica che non ama moltissimo i colori. Grazia Cacciola, a cui va la mia stima imperitura perché firma un volume ricco, completo e variegato, è autrice di saggi e manuali sull'alimentazione consapevole e stili di vita etici quindi non c'è che da imparare. E' stata l'esperta di coltivazione naturale e autoproduzione nella trasmissione Geo & Geo e ha strutturato e supervisionato progetti dell'Unione Europea circa l'incentivazione delle coltivazioni con metodo biologico e biodinamico

La Cucina Ebraica di Clarissa Hyman

Gli ebrei hanno assorbito naturalmente il cibo dei paesi dove si sono fermati o stabiliti seppur in modo non definitivo. Questo libro, come spiega l'autrice stessa, abbraccia tutto il mondo non dimenticando le sfumature che sono state assimilate, gli alimenti che sono stati introdotti grazie al luogo e alle tradizioni precedenti diventando una miscellanea incredibile di sapori. E' un viaggio storico culinario questo libro. Non è francamente un libro di cucina per tutti. Non si apre e si trova: primo, secondo, antipasto, contorno e dolce. Devi avere proprio voglia di leggere un libro dove ci trovi anche del cibo, mettiamola così. Si comincia con i Bagel (ti ricordi? Li ho preparati qui insieme ai Kaak, biscotti tipici ebrei. E c'è anche il pane ebraico). E' diviso in capitoli per ingredienti e insieme ai Bagel farciti parte il Latte. Con la zuppa di salmone e di mais che è un tributo alla comunità dell'Alaska, alla zuppa di Cetriolini di Gabu Nonhoff nata in Israele e residente a Berlino, per passare pure dall'insalata di aringhe baltica che pare fosse una forespeisen con cui stuzzicare il palato; un equivalente yiddish di un amuse-gueule dove ci invita non essere tirchi in fatto di panna acida. Borscht del cafè Sheherazade

Il Pranzo in famiglia di Ferran Adrià

La sua famiglia sono i 75 membri che giornalmente lavorano per e con lui (e a questo punto la moglie o non ce l'ha oppure è a far shopping con le amiche e mangia da Burger King. Signora Adrià se esiste e se ha un cheeseburger in mano la capiamo!). Bisogna mangiare bene per cucinare bene c'è scritto nella prefazione. Il volume è frutto di tre anni di collaborazione tra Eugeni de Diego che è uno dei capocuochi e responsabile del Pranzo in famiglia e lo stesso Adrià. Si spiega come dopo l'annuncio della chiusura di El Bulli fosse inutile pubblicare il volume, poi evviva il cielo le cose sono andate diversamente. Lo scopo di questo libro, che trovo illuminante e geniale, non è quello di esporre in vetrina chissà quale arte culinaria molecolare ma mostrare quanto possa essere complicata la semplicità. Il Pranzo in famiglia vuole dimostrare che cucinare con metodo è molto semplice. La filosofia è quella di ottimizzare tempi e ingredienti mangiando a ciclo sempre le stesse cose e variandole secondo le stagioni. Questo fa sì che non ci siano sprechi di tempo e di materia e che si tenga altissimo il livello di cosa si ingerisce apportando i giusti nutrimenti mediante tabelle e abbinamenti studiati.

Il Libro delle Tapas di Simone & Inès Ortega

Il Libro delle Tapas edito da Phaidon di Simone & Inès Ortega è un librozzo bello pesantuccio che trovi facilmente tra gli altri volumi...

Pasticceria Vegana di Dunja Gulin (Red! Edizioni)

Dunja Gulin ha cominciato presto con la cucina e la sua passione l'ha portata a frequentare corsi di cucina naturale in Croazia e all'estero. E' una fotografa specializzata in food e in rete non c'è moltissimo su di lei (e difatti scrivo quello che riesco a trovare sul libro);  semmai Dunja dovessi passare di qui sappi che una psicopatica in Sicilia ti ama! (adesso traduco tutto con Google Translate che il croato e l'istriano ci sono, grazie al cielo!). Il libro Pasticceria Vegana, Red! Edizioni (amo pure te Red, eh) con le fotografie di Clare Winfield è un capolavoro. E' inutile scervellarsi e trovare altri termini perché è solo e semplicemente questo. Le foto non sono come quelle dei libri vegani: tristi, spente e con quattro cucchiaini di cocco essiccato sullo sfondo. E finalmente! Clare lo sappiamo tutti che in copertina ci hai messo otto chili di burro ma io ti amo ancor più per questo. La smetto di fare sarcasmo. Sono stupida e si sa.

Grigliate Vegan Style di John Schlimm

Partiamo immediatamente con il dire  che la carta è di quelle setose, lucide e che profumano. Non è affatto una carta di seconda scelta (ANZI, si può avere luminoso e glitterato come lampeggiante sulla mia testa, regia?). Il grafico era bravo nella sua classe (ma nella sua classe c'era solo lui) e io gli voglio bene (ok non ce la faccio a essere cattiva ma a grafica stiamo nei dintorni dello zero. I colori sono buttati un po' alla rinfusa, il font è raccapricciante e ha anche un'ombreggiatura. Ci manca il Comic Sans e avevamo fatto bingo!). Le foto certo (celapossofareadesserediplomatica, su) le poteva fare pure un bimbo per sbaglio con l'iphone ma. Ma tutto sommato sono vere, accettabili e rendono l'idea. Un po' troppo vicine posso dirlo? Ma sono a fuoco.

Cucina Smart con Jamie Oliver

Ho tutti i libri di Jamie Oliver,seppur per la Libreria di Iaia abbia blaterato solo circa I miei menù da 30 minuti; questo dà la...

Un filo d’olio della Hornby e il Pesce D’Uovo

L'innata regalità della narratrice non è affatto dovuta a un casato o all'albero aristocratico della famiglia a cui appartiene; viene ringalluzzita poi da un'educazione fatta più col cuore che sulla scala gerarchica. Parlare in siciliano con i contadini, come voleva suo padre, ma ad Agrigento con i tutori e i domestici no, perché in città c'era un ru

Il Vegetariano Gourmet di Jane Price

Da un po' voglio parlare di questo Libro (ma è da un po' pure che voglio parlare di altritroppiancora) firmato da Guido Tommasi Editore,...

La mia Storia di Cucina: Norma per papà

Io una specifica storia di cucina non ce l'ho. Ho un'enciclopedia interminabile. Un susseguirsi di immagini che si attorcigliano come in un caledoscopio. Come delle macro sospese nell'aria piene di dettagli. E' per questo che ho dovuto costruire una cucina virtuale, rivelatasi poi la mia salvezza, sperando di poterlo fermare questo tempo. Confrontandomi con il cibo, per me eterna passione e dilemma. Non avendo paura di mostrare attraverso questo le infinite debolezze e paure che mi tormentano. Abbellendolo, colorandolo, costruendolo e arricchendolo di tutto quello di cui mi privo; talvolta per costrizione, altre volte per convinzione.

In linea con il Sushi di Makiko Sano

Esperta nutrizionista, ha anche un ristorante a Hammersmith, Londra, dal nome Suzu che significa Vita Lunga e Sana. Quando leggi che vive a Londra con i suoi quattro figli, un po' la depressione ti coglie ma poi continui a volerle bene; bastano pochi nano secondi. Giusto per introdurla quanto meno degnamente, va detto che Makiko (che di cognome fa Sano e non Fritto o Doppiapanatura. Proprio Sano) ha gestito il famosissimo banco di sashimi che ha fornito il Sushi a Buckingham Palace.

Lorraine Pascale – La mia cucina Easy

Mi piace tantissimo che una ex top model che pesava trenta chili con tutti i tacchi, il vestito, gli accessori e gli otto chili di make up adesso lecchi la spatola di panna e butti giù cioccolato fondente senza sapere quanti grammi esatti ne stia ingerendo. Mi piace lei, i suoi outfit, il suo sorriso e pure i capelli. Mi piace la cucina, come si muove e devo smetterla perché sembro una vecchia ottantenne che parla della sua amata Clerici

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