Amo questo contorno. L'ho scoperto un po' di anni fa e da allora è stato amore infinito. Facile, veloce, total veg e perfetto per quando hai voglia di qualcosa di buono e sano.
La mamma ha sempre ragione anche quando non ce l'ha. In cucina poi non ne parliamo. Se la mamma dice "a occhio" allora tu devi fare "a occhio", fine del discorso.
Amo questo contorno. L'ho scoperto un po' di anni fa e da allora è stato amore infinito. Facile, veloce, total veg e perfetto per quando hai voglia di qualcosa di buono e sano.
Il gelato viene sempre prima di tutto. È la cosa che mi piace di più in assoluto. Sempre e per sempre. Questo al burro d'arachidi non credevo potesse essere così buono.
La pasta alla norma e quella col macco. Il riso con l'ennese che profuma di zafferano e l'immancabile pasta al pistacchio senza dimenticare "a muddica". Scopri i dieci primi piatti irrinunciabili che non puoi perderti se sei in Sicilia.
Non esiste una versione originale della parmigiana e quindi è proprio inutile disquisire, arrogarsi diritti e sentenziare. La parmigiana vera è quella delle nostre madri e nostre nonne.
Ti racconto alcune delle ricette siciliane che mia mamma prepara da sempre. Delle preparazioni che non sono solo piatti ma scrigni di ricordi, giorni e vita. Un tour tra cuore e tavola.
La pasta alla norma e quella col macco. Il riso con l'ennese che profuma di zafferano e l'immancabile pasta al pistacchio senza dimenticare "a muddica". Scopri i dieci primi piatti irrinunciabili che non puoi perderti se sei in Sicilia.
Per noi siciliani è sempre stata la bevanda estiva. Quella che bevi ghiacciata sotto il patio nella bottiglia di vetro. Uno scrigno di ricordi e bontà.
La Madeira cake è la protagonista indiscusso del tea time insieme al plumcake profumato al limone. Anticamente i nobili amavano, oltre che bere il tè, accompagnare delle fette di dolce a un buon vino liquoroso chiamato Madeira. È per questo che nasce la Madeira cake:
Quello del cetriolino sottaceto viene definito dal Ritz, luogo "biblico" del tea time, il più aristocratico. C'è a chi piace pelato il cetriolo e a chi no. Dipende solo se piace la sottile riga verde. Il segreto si dice è sempre quello: il pane deve essere affettato sottile come una foglia e il cetriolo.
Come preventivato ho visto la terza stagione di Stranger Things in poco più di dieci ore mandando all'aria piani e programmi. Solo i fratelli Duffer sono riusciti a farmi diventare una binge watcher. Mi hanno appassionato, commosso e divertito con la loro incredibile storia e proprio per questo mi sono imposta di non essere affrettata ma di metabolizzare, valutare e sentire quello che è rimasto. Sentirlo piano piano a distanza di qualche giorno. Giocare sulla nostalgia anni ottanta è oggettivamente geniale e vincente perché il pubblico -in tutto il globo intero- non fa che ripercorrere momenti di estrema felicità tra quelle maglie colorate e psicadeliche, quei pantaloncini a vita alta e quelle pettinature cotonate. La prima cosa che salta all'occhio è di sicuro l'attenzione per l'abbigliamento e giustamente una spasmodica passione per i ray-ban e le prime incredibili polo a righe cinturine che chiudono la vita.
Stranger Things, la terza stagione, sta per arrivare in Italia su Netflix e tutti fremono (compresa me). Quale miglior attesa se non quella di preparare qualcosa di davvero goloso e incredibilmente buono? Ti propongo quattro ricette: La torta del Sottosopra, I waffle della pace, Focaccia e Mortadella e Pancake strapieni di sciroppo d'acero.
Migliori costumi a Milena Canonero nel 2007, come premio Oscar.
Mai mi è piaciuta così tanto Kirsten Dunst. Una Marie Antoniette perfetta sotto le note...
Amo questo contorno. L'ho scoperto un po' di anni fa e da allora è stato amore infinito. Facile, veloce, total veg e perfetto per quando hai voglia di qualcosa di buono e sano.
La mamma ha sempre ragione anche quando non ce l'ha. In cucina poi non ne parliamo. Se la mamma dice "a occhio" allora tu devi fare "a occhio", fine del discorso.
Amo questo contorno. L'ho scoperto un po' di anni fa e da allora è stato amore infinito. Facile, veloce, total veg e perfetto per quando hai voglia di qualcosa di buono e sano.
Il gelato viene sempre prima di tutto. È la cosa che mi piace di più in assoluto. Sempre e per sempre. Questo al burro d'arachidi non credevo potesse essere così buono.
La pasta alla norma e quella col macco. Il riso con l'ennese che profuma di zafferano e l'immancabile pasta al pistacchio senza dimenticare "a muddica". Scopri i dieci primi piatti irrinunciabili che non puoi perderti se sei in Sicilia.
Non esiste una versione originale della parmigiana e quindi è proprio inutile disquisire, arrogarsi diritti e sentenziare. La parmigiana vera è quella delle nostre madri e nostre nonne.
Ti racconto alcune delle ricette siciliane che mia mamma prepara da sempre. Delle preparazioni che non sono solo piatti ma scrigni di ricordi, giorni e vita. Un tour tra cuore e tavola.
La pasta alla norma e quella col macco. Il riso con l'ennese che profuma di zafferano e l'immancabile pasta al pistacchio senza dimenticare "a muddica". Scopri i dieci primi piatti irrinunciabili che non puoi perderti se sei in Sicilia.
Per noi siciliani è sempre stata la bevanda estiva. Quella che bevi ghiacciata sotto il patio nella bottiglia di vetro. Uno scrigno di ricordi e bontà.
La Madeira cake è la protagonista indiscusso del tea time insieme al plumcake profumato al limone. Anticamente i nobili amavano, oltre che bere il tè, accompagnare delle fette di dolce a un buon vino liquoroso chiamato Madeira. È per questo che nasce la Madeira cake:
Quello del cetriolino sottaceto viene definito dal Ritz, luogo "biblico" del tea time, il più aristocratico. C'è a chi piace pelato il cetriolo e a chi no. Dipende solo se piace la sottile riga verde. Il segreto si dice è sempre quello: il pane deve essere affettato sottile come una foglia e il cetriolo.
Come preventivato ho visto la terza stagione di Stranger Things in poco più di dieci ore mandando all'aria piani e programmi. Solo i fratelli Duffer sono riusciti a farmi diventare una binge watcher. Mi hanno appassionato, commosso e divertito con la loro incredibile storia e proprio per questo mi sono imposta di non essere affrettata ma di metabolizzare, valutare e sentire quello che è rimasto. Sentirlo piano piano a distanza di qualche giorno. Giocare sulla nostalgia anni ottanta è oggettivamente geniale e vincente perché il pubblico -in tutto il globo intero- non fa che ripercorrere momenti di estrema felicità tra quelle maglie colorate e psicadeliche, quei pantaloncini a vita alta e quelle pettinature cotonate. La prima cosa che salta all'occhio è di sicuro l'attenzione per l'abbigliamento e giustamente una spasmodica passione per i ray-ban e le prime incredibili polo a righe cinturine che chiudono la vita.
Stranger Things, la terza stagione, sta per arrivare in Italia su Netflix e tutti fremono (compresa me). Quale miglior attesa se non quella di preparare qualcosa di davvero goloso e incredibilmente buono? Ti propongo quattro ricette: La torta del Sottosopra, I waffle della pace, Focaccia e Mortadella e Pancake strapieni di sciroppo d'acero.
Migliori costumi a Milena Canonero nel 2007, come premio Oscar.
Mai mi è piaciuta così tanto Kirsten Dunst. Una Marie Antoniette perfetta sotto le note...
Diventano orecchini solo poggiandole e come pop corn perché è vero proprio che una tira l’altra. Ti macchiano alla Pollock i vestiti d’Estate ma le perdoni e sono perfette per i disegni e le illustrazioni ( @maghetta con le ciliegie ha viaggiato tantissimo usandole come ruote delle biciclette, pesi da palestra, palloni da beach volley e infinito altro). Quando arrivano le ciliegie non si può non essere felici. A me piace tantissimo privarle del nocciolo, chiuderle nei sacchetti da freezer e usarle per deliziosi smoothie. Ci impieghi un po’ di tempo a snocciolarle, è vero ma la soddisfazione nel gustarle è tanta. Oggi ti propongo una ricetta vegana facile e veloce che ti piacerà. Ne ho certezza assoluta. Morbidissima, gustosa e leggera. Perfetta proprio per questo non solo per colazione e merenda ma anche come chiudi pasto; magari accompagnando il tutto con qualche pallina di gelato (o panna montata).
Ricordo che quando dieci anni fai parlai dell’insalata di Cleopatra sul Blog, ovvero anguria e cipolla rossa, in tanti mi hanno chiesto espressamente di riposarmi perché forse stavo lavorando troppo. L’anguria in versione salata non era ancora ben vista. Avevo letto, come scrissi sul post, che Cleopatra fosse ghiotta di anguria e cipolla. Dopo diverse ricerche (inutili) non potendo venire a capo del giallo culinario mi convinsi semplicemente che fosse così e per me l’insalata di anguria con la cipolla diventò semplicemente: L’insalata di Cleopatra.
Nel tempo uscì la moda -vista per la prima volta su Alice tv, per quanto mi riguarda- dell’anguria con la feta senza contare l’anguria con il succo di limone, tormentone di otto anni fa circa.
Di questa crema gustosissima, sana (anche se ormai detesto questo termine, posso dirlo?) e molto delicata se ne è parlato in ogni dove; in particolar modo dopo lo scoppio dell'Avocado mania. Da un decennio a questa parte quindi, giusto per collocarlo storicamente. Una mousse al cioccolato che nasconde un segreto: niente latticini, panna o zucchero ma solo avocado!
Hasselbeck Potatoes! Devono il loro nome al ristorante di Stoccolma Hassekbacken che per primo inventò questa variante che io ho sempre chiamato "a fisarmonica", perché visivamente la ricorda a tutti gli effetti. Patate buonissime che fanno impazzire tutti.
Il finocchietto selvatico è un ingrediente importantissimo nella cucina siciliana e anche sarda. Il sapore inconfondibile di questa pianta spontanea aromatica oltre ad avere molte proprietà benefiche rende dei piatti tradizionali unici e irripetibili. Senza il finocchietto, infatti, il carattere inconfondibile di queste preparazioni perderebbe il senso stesso.
Che ne dici se dopo aver viaggiato tanto questa settimana con l'inizio del Tour Pasquale ci riposiamo un attimo e gustiamo un primo delicato -ma dal carattere deciso- insieme? Una piccola pausa prima di ripartire. Questo Sabato è una sorta di pit stop in autogrill. Solo che, con tutto il rispetto per il Capri e la Rustichella, noi vogliamo osare un po' e assaporare una pasta al forno, che è sempre cosa buona e giusta, in una versione nettamente più leggera della classica.
Non dovevo fotografare questa preparazione (si vede dalla padella buttata lì per caso? Non fotografo mai le pentole, in effetti), solo che guardandola mi sono resa conto di aver fatto inconsciamente qualcosa di tipicamente invernale unito strettamente alla Primavera. Una zuppa di ceci con la zucca e le spezie e poi un contorno a base di carote, carciofi e piselli con latte di cocco.
Gli unici Cookies che troverai qui sono al Cioccolato e Tecnici e non di Profilazione. Utilizzo i cookie per essere sicura che tu possa avere la migliore esperienza sul mio sito. Spero che ti troverai bene qui insieme a me.OkPrivacy policy