Delphine nella parte finale, esaustiva e sintetica come l'inizio, sottolinea come abbia voluto tentare di accontentare il maggior numero di persone. Ha contrassegnato quindi alcune ricette con un logo "Solo Crudo" per gli irriducibili del crudismo; aggiungendo anche diversi tipi di pesce che sembrano essere tra i piatti più gettonati e graditi. Ci sono poi ricette per quelli che lei definsice "Buongustai" e che quindi non possono fare a meno di formaggio, panna, chorizo. Carnivori compresi perché come avrò modo di ticchettare subito dopo alcuni carpacci la fanno da padrone. Brodini e cibi scottati leggermente. Un catalogo variegato e piuttosto ampio che in effetti potrebbe accontentare anche palati esigenti e psicolabili come il mio e quello di Ombretta; specie pericolosa di Vegan gluten free (fermateci o conquisteremo il mondo insieme agli alieni!). Sono ben 115 Ricette divise in Quaderno Pratico, Zuppe, Insalate, Succhi, Pesce, Carne, Appena Scottato, Fatto in casa e l'immancabile evviva il cielo capitolo sui Dolci (su cui ho abbondantamente sbavato tra una pagina e l'altra).
La cucina del Monaco Buddhista - 99 Ricette Zen per nutrire il corpo e l'anima, è un libro che va assolutamente comprato per chi: si ama o sta attuando un percorso affinché questo accada, è libero da ogni stupida convinzione che il tofu e il seitan "sono robbbe da vegetariani o gente stramba"e non in ultimo, ma ce ne sarebbero molti altri di motivi sui quali a breve ticchetterò, crede fortemente nel fatto che siamo davvero quello che mangiamo e che non è affatto un noioso luogo comune. Ho avuto modo molte volte già di esprimermi a riguardo ma non vi è mai una volta in cui non continui a non stupirmi: sono davvero quello che mangio. Complicata, Rigorosa, Fantasiosa e Creativa ma trattenuta per via del mio disturbo alimentare e forma di masochismo (work in progress perenne ma non per questo sento odore di sconfitta), unica
Si comincia con la Cina e il tofu insieme a spezie anestetizzanti e aceto da far lacrimare gli occhi attraverso la preparazione del Riso che è il cereale presente nei piatti di tutto il mondo. Si parla dello Yunnan che è il famosissimo riso cotto nel bambù con pezzettini di fungo e degli immancabili e famigerati Ravioli al Vapore che si portano all'interno dei cestelli di bambù. La Ricetta tofu con shiitake e zenzero scritta a pagina 9 l'ho provata per la prima volta qualche settimana fa ed è entrata a far parte delle irrinunciabili. Si passa ai Mian, ovvero i noodles presenti in tutta la Cina in una vasta gamma di varianti regionali. Quelli che vengono fatti a mano tirando e ripiegando e della capitale cinese dei noodles che è Taiyuan. I jaozi con la loro forma più semplice. Si racconta di come le famiglie cinesi si riuniscono la vigilia di capodanno per preparare queste specialità che ricordano i sacchi di monete d'oro e pertanto simboleggiano la prosperità e il buon augurio per l'anno che verrà.
Un vocabolario culinario come una guida spiega gli ingredienti più ostici per noi occidentali e tra cavolo bianco cinese, cavolo rosso e daikon ci immergiamo in un mondo incantato. Non c'è nessuna cucina che mi entusiasmi e trasmetta tanto quella Cinese e Giapponese e potrei essere di parte ma: arte. E' da giorni che me lo giro e rigiro tra le mani. Non è solo un libro di cucina ma uno di quei contenitori di sapere che hai bisogno di leggere più e più volte per imparare. Non è un libro di ricette ed è finita lì. E' un percorso. E' un insegnamento. E' per imparare, arricchirsi e sognare. Me ne sono completamente e perdutamente innamorata. Lo sto appunto studiando. E ripeto pure le parti che mi interessano per ficcarmele bene in testa manco dovessi dare l'esame di:
Cucina Cinese di Hom.
Questo libro non è un manuale di ricette, un'enciclopedia da consultare una volta l'anno per preparare quel piatto complicatissimo che non fate mai.
Questo è un libro vero, un percorso, un'avventura lunga 365 giorni che ci accompagna in cucina tra ricordi e risate, pietanze che hanno una storia, fatte con amore per qualcuno. Le ricette sono a volte insolite, a volte comuni ma sempre rivisitate, Maghetta ci mette un tocco in più, la sua originalissima "firma".
Il libro è diviso in "festività" (oltre a quelle classiche ci sono altre molto meno convenzionali come l'Earth Day o la Festa delle Bambole in Giappone) e ogni pagina è piena di disegni, foto, fumetti, piccoli consigli su come decorare la tavola, aneddoti legati alla ricorrenza.
Perfetto come regalo!
mina, di Fotografo Professionale.it, eccezionale professionista che conoscevo per le gesta sul web e che durante la prima presentazione del mio libro avvenuta lo scorso Sabato nelle Librerie Cavallotto di Catania, mi sta mandando una serie di meraviglie infinite sotto forma di -jpeg. Prima di pubblicare l'ingente mole di ferrmatempo che mi commuovono ( e commuoveranno) ogni santa volta direi anche di sistemare le recensioni che al momento navigano in questa rete incredibile di affetti e amici. Si preannuncia insomma una valanga di arretrati. Mi sono incollata nuovamente alla mia scrivania e rimarrò seduta almeno fino a Natale (fuggite finché siete in tempo)
Nigella è fusion e tipica tradizione inglese con un amore viscerale per l'Italia che le fa lanciare philadelphia e nutella pure dentro l'arrosto inglese e il tè delle cinque. Che ami l'Italia ho pochi dubbi e si evince nella quasi totalità dei suoi scritti, appunti, programmi televisivi e libri. Una perversione come può essere la mia nei confronti dell'Oriente, insomma. Il prezzo del libro uff non riesco a vederlo perché ho perso la doppia copertina (ok non è vero. Il fatto è che non sopporto le doppie copertine e le tolgo sempre. Svelato il mistero) ma avendo indizi come Nigella e Luxury Books posso pure lanciarmi nello sparare una cifra sicuramente superiore ai 25 euro (ma santo Amazon potrebbe venirci incontro). Ho sbranato letteralmente questo libro più e più volte. E' il classico volume che afferri con piglio e decisione quando non sai cosa fare ma la certezza è "qualcosa di non usuale ma facile e veloce". Nigella poi è perfetta se si hanno bimbi in casa perché riesce a realizzare idee dolcettose in pochi minuti.
Di Donna Hay qui c'è moltissimo. A partire dalla Mud Cake sino ad arrivare ai Financiers senza dimenticare la glassa e la ganache. Nella torta rovesciata all'arancia se ben ricordo (e quindi non sarà vero) parlavo pure del libro Stagioni di Donna Hay che mi ha regalato Cey (e pure qui mi sa proprio). Pazzesco come io non abbia ancora inserito neanche un volume di Donna Hay nella Rubrica della Libreria di Iaia perché oltre a possederli praticamente tutti (quelli usciti in italiano per lo meno) mi piacciono e li adopero più che parecchio. Me ne sono resa conto soltanto adesso (che ero scema no. Lo so da tempo).
E quindi sarà mia premura recuperare, anche perché Stagioni, regalo preziosissimo della mia Cey, è stato compagno di viaggi culinari infiniti e mi ha insegnato tantotantotantissimo. Cioccolato di Donna Hay è il volumetto più piccolo che possiedo. Generalmente occorre un carro attrezzi e bicipiti ben allenati per trasportare i librotti dell'adorabile Donna.
Preparare un hamburger è semplicissimo perché basta raccogliere della carne tritata e condirla come più si preferisce e dopo essersi inumiditi leggermente le mani si prosegue all'impappettamento (termine tecnico) e via la delizia è servita. Preparare un hamburger vegetariano o vegano che sia risulta meno semplicissimo, ecco. La consistenza della carne agevola moltissimo e quindi non si tratta di mancanza di manualità nel secondo, seppur raro, caso di quello vegetale. La consistenza del malloppotto varia a secondo quindi dell'ingrediente base che si è scelto di adoperare. I ceci saranno sbriciolosi al contrario del seitan (e il tofu a secondo della qualità) conferirà morbidezza-consistenza (più) o meno. Ci sono già diversi preparati, anche secchi, per l'elaborazione di polpettine e hamburger altrimenti si procederà come se si adoperasse della normale carne sostituendo semplicemente con il seitan, giusto per dirne uno.
"Vi ricordate Giulia? È la blogger di Gikitchen(https://maghetta.it/) le cui illustrazioni sono apparse nell'allegato Cucina Facile di dicembre 2011. Da alcuni mesi è disponibile la sua app per iPhone e iPad... ed è gratis! Non è la solita app di ricette, ma un concentrato di ricette, disegni e Iaia-pensiero da portare sempre con sé. Anche in vacanza, per avere ricette facili e piacevoli a portata di mano senza smuovere i libri di ricette che avete a casa!
Il mio sogno è fare del food porn, lo confesso. Mi concentro pure eh. Cerco di buttare cucchiaiate di salsa di qua e di là e quando rigiro la pasta mi sforzo per ottenere qualcosa di terribile come è accaduto durante l'arriminamento dell'Arriminata day se non si ricorda il vergognoso momento poco esteticamente valido, qui il video della nonna).
Guardo Nigella e ammirata mi volto verso il sabaudo confessandogli il mio desiderio più profondo "anche io. anche io voglio pasticciare così".
Quel "rassegnati" è un invito a nozze e potrei riscattarmi preparando una doppia cotica saltata con strutto e panzerotti al cioccolato. Potrei poi leccarmi il dito con fare voglioso e dire "ancora duecentochilidigrassooccorrono". E invece sto lì a dire che la tovaglia però potevano pure stirarla. Che non si cucina il ragù con il giubbotto di jeans perchè non è igienico dopo che sei stata in metropolitana e cado per terra con le convulsioni quando vedo tonnellate di pesce surgelato; specie le cozze di messina che a Londra mi sembrano adatte, eccome.
Gli unici Cookies che troverai qui sono al Cioccolato e Tecnici e non di Profilazione. Utilizzo i cookie per essere sicura che tu possa avere la migliore esperienza sul mio sito. Spero che ti troverai bene qui insieme a me.OkPrivacy policy