ricette

Muffin al cioccolato e Scheletrini

Dei Muffin al cioccolato deliziosi che non possono mancare la notte di Halloween. Una glassa corposa e golosa e tanti piccoli scheletrini pronti a rubarceli! Ma no, non ce la faranno (o forse sì)

10 Ricette veloci per Halloween in un video

Le scopette di Halloween con gli alsaziani, dita mozzate rese hot dog in una versione cruenta, una piadina speciale a forma di zucca, i topini di carne e l'immancabile peperone di Halloween ripieno! E ancora le pizzette mummia, i toast e i Burger! 

Perché il Sushi ti fa bello

Sette buoni motivi, anche se sono molti di più, per mangiare sushi. Un piatto equilibrato, ricco, leggero e nutriente. Il mio nuovo articolo su...

Una Torta al Cacao ma con dentro le Carote

Una delle torte più buone con le carote mai fatta è stata quella con arancia e zenzero che trovi qui. Incredibile che sia vegana, senza sembrarlo. Poi c'è la Carrot Square per chi non si fida ancora di "questa roba senza niente e senza sapore" (tzè! quanto ti sbagli!). Oggi lascio questo appunto veloce. Sorprendentemente è stata una torta apprezzata su cui non avevo riposto chissà quali aspettative. Perfetta per la colazione e la merenda, porta con sé l'abbinamento vincente degli ortaggi arancioni con il cacao. Perché pure la zucca in comunione con questo sprigiona meraviglie. Mica me lo aspettavo! Avrò modo di tediare il web, al riguardo, ben presto. E niente, ecco. Una settimana troppo frenetica, difficile e piena di incastri. Un miracolo già solo il fatto di essere riuscita a completarla. Che sia un fine settimana bellissimo per te, corredato da una camionata di baci che spero ti giunga

Panini di Ernst Knam

Il mondo di un adulto, dice Knam, è diverso e con il tempo affinando i gusti, ricercandoli e affinando il proprio palato tutto cambia (figuriamoci il suo di palato, abituato come è ad assaggiare supreme leccornie). La definisce una passione più consapevole quella di farsi un panino e per questo assolutamente non meno intrigante. Il panino, se fatto con ingredienti sapientemente miscelati, non è più un pasto veloce e affrettato ma può diventare equilibrato, sensato e anche molto ricercato. Knam ci dice che con questo libro vuole far partecipi tutti delle maniere migliori che ha trovato per rendere giustizia a questo antico e indispensabile (e buono) pasto unico a tutti gli effetti. Si assiste difatti a un susseguirsi di meraviglie. Piccoli mondi conditi, arricchiti e imbottiti. Il pane che propone Knam è di ogni tipo e sorta: toast alle spezie, pane nero, pane al latte, bretzel, pane carasau, pane alle noci, pane agli spinaci, pane greco all'olio d'oliva, piadina, pane al sesamo, pane di segale, pane ai cinque cereali, baguette, bagel, ciabatta spagnola. Prima di cominciare a imbottire ci mostra una carrellata di lievitati che ti vien voglia di buttare la faccia lì e prendere a morsi tutto.

Veggiestan di Sally Butcher

Copertina rigida e dalle trame fortemente mediorientali Veggiestan firmato da Sally Butcher edizione Gribaudo, costa 25 euro ed è un libro: bellissimo. Sally gestisce a Londra un noto negozio alimentare specializzato in cibi iraniani che si chiama Persepolis. Ha scritto nel 2008 Persia Peckham che è stato selezionato dal Sunday Times come libro di cucina dell'anno. Quando non è impegnata dietro al bancone Sally scrive della sua esperienza nel mondo speziato del cibo su internet e gestisce il sito veggiestan.com. Inutile dire che quando la smetterò definitivamente di essere legata qui, perché lo sono letteralmente e fisicamente, e comincerò a fare quello che voglio (e devo) davvero fare (ovvero cercare il mio cuore e la mia casa in giro per il mondo) questa è una delle tante mete che continuo ad appuntare sul mio Moleskine. Un viaggio gastronomico verso la patria della migliore cucina vegetariana. Turchia, Afghanistan e passando per l'Africa. Un viaggio di profumi, aromi e spezie dalle note inconfondibili. Le foto non sono indimenticabili e sono poche, cosa che -chi mi segue un po' sa- mi lascia leggermente delusa quando accade ma la varietà e la vastità di contenuto annientano questo senso di tristezza.

Niko semplicità reale

Di questa edizione ho tanti libri di Grandi Chef e uno su tutti, quello poi che mi piace molto più che parecchio è Menu per quattro stagioni di Sadler. Credevo pure di averne parlato qui sul blog. Così è ma non all'interno della Rubrica di Iaia. Tocca provvedere ma è tempo di Niko Romito, che gestisce con la sorella il ristorante Reale, di chi è chef patron. Entrato nei Jeunes Restaurateurs d'Europe, diventa dopo due anni Giovane dell'anno nella guida Ristoranti Italiani de L'Espresso. Nel 2009 ottiene due stelle Michelin e tre forchette dal Gambero Rosso. I coautori di questo libro sono Clara Vada Padovani e Gigi Padovani, ovvero un'esperta di storia della cucina e critica gastronomica e un giornalista de La Stampa dal 1985 e critico gastronomico. Quest'ultimi sono due coniugi che hanno scritto anche Conoscere il cioccolato, premiato dal Bancarella della cucina e Gianduiotto mania (che ho e che amo. In realtà di loro due ne ho anche altri e li adoro). Le foto meravigliose sono di Francesca Brambilla e Serena Serrani. Foto di chef e collaboratori sono in bianco e nero. Tra le mura della città, per strada e affacciati a una ringhiera. Tono che contrasta con il colore vivo dei piatti come opere d'arte. Il ristorante Reale è a 1300 metri di altitudine in Abruzzo ed è diventato meta golosa. In pochi anni Niko e la sorella Cristiana sono riusciti a trasformare la trattoria di famiglia in un ristorante gastronomico. Dalle tagliatelle con il ragù si è passati all'ostrica pomodoro e mela e all'assoluto di cipolle, parmigiano reggiano e zafferano.

Devil’s Food Cake

La torta del diavolo non poteva che essere al cioccolato. Ti propongo una versione incredibilmente golosa e facile. Strati di goduriosa perdizione!

Come si fa il Pane di Emmanuel Hadjiandreou

Commovente è l'unico aggettivo per questo libro incredibile, edito da Guido Tommasi. L'autore è Emmanuel Hadjiandreou con le foto pazzesche di Steve Painter. Copertina...

Lemon Square? Sì ma con le mandorle.

Non avevo mai preparato la Lemon Square e avevo in lista quella di Martha Stewart. Chi altri, se no? Poi sfogliando California Bakery, di cui non ho ancora parlato su La Libreria di Iaia ('spetta che mi colpisco le nocche della dita con un una matita) ho visto che non era la solita versione ma quella di Thomas e Rosalia che avevano introdotto nella crema delle mandorle per stemperare la dolcezza della torta. Mi sono detta che quella classica della Stewart poteva aspettare e quindi cominciamo con questa variazione. Illogico, no? Tanto a dirla tutta non saprò mai -di mio palato- la reale differenza, essendo un tripudio di burro e uova e soprattutto considerato che il palato a cui dovevo sottoporla, ovvero quello del Nippotorinese, aborre più di ogni cosa i dolci eccessivamente leziosi. Di quadrotti di Lemon Square è pieno il web e non so se questa sia stata già proposta, ma il risultato è stato sorprendente.

Torta di semi di Papavero di Sophie

La ricetta è tratta da La Libreria di Iaia: La Cucina Ebraica di Clarissa Hyman e mi ricorda tantissimo una torta con i semi di papavero tipica dell'Est europeo che era piaciuta moltissimo a papà. Le impressioni su questa torta sono discordanti. Abbiamo il Nippotorinese (nostro critico cattivissimo e spietato) che l'ha descritta in questo modo: "sembra di prendere una ciotola dei tuoi semi, che mangi a cena, e ci butti dentro otto chili di cioccolato e burro". E mi sembra un bell'inizio, no? Altri l'hanno definita buona ma "strana" sicuramente perché i semi di papavero danno una consistenza "crocchiolosa. Scroccoliante. Scrocroccoliante" (chiamo l'aiuto da casa e giro la ruota!). Non potendola assaggiare a me non rimane che vaneggiare al riguardo. La consistenza sembra interessante ma insomma non vorrei far la parte di una senza olfatto che descrive i profumi

Le Fondant au Chocolat di Iaia

Per otto persone 210 grammi di cioccolato fondente 200 grammi di burro 250 grammi di zucchero di canna 5 uova un cucchiaio di farina Scalda il forno a 190. Sciogli...