Gommage Sephora al tè verde e fiore di ciliegio

Diverso tempo fa durante i miei acquisti compulsivi sul sito della Sephora, perché devi sapere che amo acquistare quando sono schiava e preda dell’insonnia, mi sono imbattuta in questi gommage detergenti esfolianti proposti in: fiore di cotone, mono, mango, lagoon, vanilla, tè verde e fiore di ciliegio. Sono caduta nel japan mood più sfrenato e ho scelto tè verde e fiore di ciliegio (Sephora lo chiama inspiegabilmente fiore di ciiliegia) manco a dirlo. Il prezzo si attesta intorno agli 8.90 e la confezione di 160 ml dura davvero un bel po’ sotto la doccia. Si tratta di un gommage quotidiano che deterge ed elimina con delicatezza le cellule morte. L’odore del tè verde non è particolarmente forte e quello dei fiori di ciliegio neanche particolarmente invadente ma ho preferito la prima profumazione. Effettivamente è delicato e ti lascia la pelle molto liscia. Onestamente il mio problema è sempre quello: ho la pelle eccessivamente delicata. Mi arrosso per un nonnulla e sono così chiara/delicata/pelle sottilissima che molte volte qualsiasi cosa infastidisce l’epidermide, se non addirittura sfocia in qualche micro e simpatica allergia. Per questo motivo non mi lancio moltissimo nell’acquisto di prodotti da supermercato o di “bassa fascia”, pardon per la crudezza ma è per rendere l’idea. Con questo non voglio assolutamente dire che con i prodotti di “alta fascia” io non abbia mai avuto magagne, anzi! Te le racconterò qualche giorno giusto per una chiacchierata. Per farla breve? Non credevo che potesse essere un gommage così valido. L’ho acquistato senza alcun tipo di pretesa o aspettativa e invece ne sono rimasta piacevolmente colpita. Sulla mia pelle ha agito benissimo, ha svolto un’azione esfoliante non aggressiva ma efficace. Dopo una settimana di utilizzo costante ho davvero notato miglioramenti ottenendo una pelle vellutata. Cosa, ribadisco, non meno importante: la profumazione non è invadente e non intacca l’odore della pelle o interferisce con il bagnoschiuma che si è scelto. Non apprezzo molto questi potpourri di profumi diversi -bagnoschiuma, creme, profumi- sul corpo. Si rischia potenzialmente di creare mix fastidiosi e inopportuni.

 

 

 

 

 

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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