La Maionese nei capelli

Si amano ancora Hilary e Scott, lo so. E sono abbracciati da qualche parte del mondo

Non so tu ma la prima volta che ho visto la maionese sui capelli è stato in un film di Julia Roberts. Ed esattamente: Scelta d’amore. Sì, quello dove piangi lacrime amare per ore. Lei è Hilary e lavora come infermiera e risponde a un annuncio dove viene chiesta assistenza per un giovane colpito da una grave forma di leucemia. I due, neanche a dirlo, si innamorano e. E i fazzoletti non bastano mai. Un film del 1991.

Ero (sono) innamoratissima di Julia e mai ho perso una sua pellicola. In una delle scene, credo al loro primo appuntamento, lei mette della maionese sui capelli. All’epoca ero davvero piccola e non c’era internet a disposizione. Neanche tutto questo interessante per la bellezza naturale (qualche rivista, credo. Che leggevo avidamente, inciso).

Ricordo però che l’indomani ho chiesto a mamma di comprarmi la maionese. L’ho tenuta in posa per chissà quanto tempo e l’ho fatta provare a tutte le mie amiche (che ancora mi prendono in giro per la mia passione parrucchiera. Ero proprio fissata. Facevo colori, messe in pieghe e bruciavo pure capelli ma questa è un’altra storia). La prima volta i miei capelli puzzavano di uova, perché credo di non averli sciacquati tanto bene (e perché non c’era tanto aceto. Cosa che facendolo in casa, non manca. Anzi!)

Quello che non sapevo e che mi ha insegnato Julia Roberts

inconsapevolmente è che la maionese sui capelli è davvero un toccasana. E nel caso in cui qualcuno sia prontamente e scientificamente pronto a smentirmi: capisco. Ma. Julia non ha mai torto. E neanche i ricordi.  È una sorta di credo (e lasciateci sognare! Lasciateci sognare di poter avere i capelli come Julia!)

Come si fa la maionese in casa?

Puoi preparare la maionese in casa, che è meglio. Perché tutti gli ingredienti dell’etichetta in commercio non ci servono. Per prepararla sai già che basta pochissimo: monti 2 tuorli freschissimi a temperatura ambiente e mentre lo fai a filo metti circa 250 grammi di olio di semi. Aggiusti con del succo di un limone e pure mezzo cucchiaino di aceto di vino bianco.

Le uova pare rafforzino il follicolo pilifero, l’aceto oltre a ridurre il crespo e combattere la forfora è davvero un toccasana acido per i nostri capelli. E l’olio? L’olio li nutre, eccome (credo fortemente all’olio d’oliva sui capelli. Nessuno mai mi potrà far credere che non li nutra. NESSUNO!)

Dell’olio ne ho parlato abbondantemente qui. 

Io (come Julia) metto la maionese sui capelli inumiditi (non lavati con lo shampoo) e lascio in posa un’ora avvolgendo con pellicola. Poi sciacquo e proseguo lo shampoo per bene (due volte e stando ben attenta ai punti salienti della testa, chiaramente). Subito dopo asciugo con bassissime temperature (dopo aver tenuto i capelli al caldo nell’asciugamano). Tendo a non asciugarli troppo a lungo con il fon e ad alte temperature. Li ho particolarmente delicati e pure un bel po’ sfibrati. Dopo la maschera con la maionese i miei capelli appaiono sempre molto più voluminosi e nutriti. Non so se con i tuoi funzioni ma puoi provarci. E nel caso: dirmi. Ne sarei felice.

Sono proprio curiosa. Fossi qui, te la passerei io come i vecchi tempi. Cielo quanto mi mancano quei tempi!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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