Shampoo: la mia sacra triade e la meraviglia di Dr. Organic

Dr. Organic lo compro da Eccoverde e da anni lo amo. Produce cosmetici ecobio con le migliori materie prime biologiche naturali e onestamente a differenza di moltissimi altri prodotti di questo tipo riesce a soddisfarmi sempre. Lo shampoo, giusto per citarne uno, è tra quei prodotti che difficilmente mi piace e ricompro. Nonostante io usi sempre e solo lo shampoo Mellis da anni, sotto consiglio del mio dermatologo, qualche volta mi piace variare un po’; la mia esigenza però è quella di comprare sempre e solo questo tipo di prodotto. Ti parlerò di fitocose con un post apposito ben presto perché anche lì sono rimasta stupita per la qualità e la resa, ma oggi è il tempo di: Virgin Coconut Oil di Dr Organic. Per capelli normali e/o danneggiati, è adatto anche a contrastare la forfora, problema che francamente non ho (danneggiati non troppo: non faccio tinte ma solo bagni di colore senza ammoniaca tre volte l’anno massimo perché sono ancora miracolosamente graziata dai capelli bianchi). La cosa che mi interessava era invece che a quanto pare stimolasse le fibre di cheratina del capello tanto da conferire un volume rendendo la chioma più corposa. Essendo una ferma sostenitrice dell’olio di cocco in generale -perché da quando l’ho scoperto mi sono sempre e solo struccata con quello e sempre e solo fatto impacchi con quello sui capelli- ho voluto provare. Il risultato mi è piaciuto moltissimo e insieme al Volumizing di Mediterranea entra nella sacra triade: Mellis, Mediterranea e Dr. Organic.

Non ha un odore nauseabondo di cocco perché per quanto mi possa piacere non apprezzo quell’olezzo che fa girar la testa. Un po’ come quando a quattordici anni ci inzaccheravamo di olio al muschio bianco e cocco e al primo suono di campanella alle 08:30 eravamo già tutti belli che rincretiniti e stonati per aver odorato sostanze stupefacenti. Mantiene la promessa di dare volume e non è poco per chi ha i capelli lunghi ma non troppo vaporosi alla radice come me -la Monna Lisa, oui c’est moi- e dura anche un bel po’ a livello di pulizia. Lì però non sono un buon tester perché non avendoli grassi e lavandomi comunque spesso non posso raccontare esperienze.

Un altro prodotto che in questo periodo mi ha piacevolmente stupito e sto usando con molta soddisfazione è l’Organic Skin Clear Deep Pore Cleansing Face Wash. Non voglio fare l’antipatica ma davvero -anche in relazione alla mia età- ho una pelle davvero “”””perfetta””””. Ringrazio ogni mattina il cielo. Non è grassa, non è secca, non è lucida, non è. Non ha una caratteristica particolare, ecco. Non ho mai sofferto di acne, non ho mai brufoli, non ho rossori e non ho discromie (lo so che mi stai guardando dicendo: embè che vuoi? Calma e sangue freddo. Vengo in pace). Con ottanta chili in più però, anni fa, e con un’alimentazione sbagliata la mia pelle non era così “””bella”””, questo sì. E poi mia nonna a 90 anni sembra una settantenne.

Però ho le occhiaie profonde (OHHHH! È giusto così! E tante altre magagne anche se non in volto, quindi l’equilibrio delle cose è ristabilito) anche se non nere o di altro colore. Non è impura perché non mi sono mai truccata in vita mia e il fondotinta lo metto due volte al mese se tutto va bene. Infine non ho punti neri perché sono una fan sfegatata della pulizia del viso che faccio in casa da quando ho tredici anni. Con la mia saunina dolce e pure con la copertina come mi ha insegnato nonna. Mi piace impiastricciami di creme ultimamente, perché temo che con il tempo che avanza -come ti ho già confessato più volte- io debba saperne qualcosina in più giusto per correre ai ripari. Volevo andarci già un po’ più dura, quindi. Con la pulizia. E nonostante questo prodotto sia mirato per la pelle grasse e impura mi sono detta: c’è l’acido salicilico e pure i gli acidi naturali della frutta. C’è pure il pompelmo, tea tree, aloe e rosmarino. C’è pure il lime, la menta il limone e il cetriolo: mi farà mica male? No! E allora mi sono lanciata e ho scoperto un prodotto che mi ha letteralmente fatto innamorare.

Vedo la pelle ancora più bianca e pulita. Insito un po’ nella zona T anche se ripeto non è un vero problema. Credo abbia una leggera azione esfoliante e quindi vado delicata perché sono chiarissima e anche molto sensibile ma si ottiene un effetto: pulito. Ecco non saprei spiegarlo in altro modo. Sembra che dopo si abbia un effetto più luminoso e pulito. Come passare un bel colpo di retina su una pentola. Non so se sia un esempio calzante e forse non lo è ma di fatto l’impressione che si ha è davvero di pulito, luminoso e splendente.

Lo massaggio leggermente sul viso umido e poi sciacquo con acqua fredda. Non tutti i giorni ma due volte massimo a settimana visto che non ho particolari esigenze. Mi piace anche molto il profumo ed è una bella confezione a tubetto da 125 ml. Della stessa linea ci sono prodotti che promuovono il rinnovamento cellulare che voglio assolutamente provare al più presto.
Ecco, questi sono i due prodotti che mi hanno colpito di più in questo periodo e che spero, qualora li dovessi provare, siano una buona scoperta anche per te.

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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