Si stima che gli americani per il giorno del ringraziamento -Thanksgiving day- consumino all’incirca 50 milioni di tacchini che è risaputo essere il piatto tradizionale. Se mi segui anche solo da 12 secondi sai che non è mia abitudine giudicare. Mangio veg da più di vent’anni ormai -dal 2002- e non mi sono mai permessa di fare proseliti. Il miei ideali li ho sempre sussurrati cercando di farlo con garbo ed educazione, come mi è stato insegnato. Di certo qualche tacchino di pane in più può far sì che veri adorabili tacchini possano godere ancora della luce del sole.
Quest’anno, ho voluto creare un’alternativa simbolica e poetica al tradizionale tacchino: un “tacchino” fatto di pane. Un piccolo gesto per ricordare che possiamo trovare modi creativi e rispettosi per celebrare le nostre tradizioni, lasciando che veri e adorabili tacchini possano continuare a godere della luce del sole.
Prepararlo è semplicissimo. Basta prendere dell’impasto per pane e modellarlo a forma di tacchino, con le curve e i dettagli che ricordano l’animale. Poi si inforna fino a ottenere una crosta dorata e fragrante. Se desideri, puoi anche riempirlo come fosse una grande focaccia, per arricchire di sapori la tua tavola di Thanksgiving. Ripieno di castagne è sublime!
Come realizzare il “Tacchino” di Pane
Creare questo “tacchino” di pane è un gioco di creatività e amore per la semplicità. Ecco come procedere per realizzarlo e portare in tavola un’alternativa simbolica e delicata per il Thanksgiving.
Ingredienti:
- 500 g di farina (puoi scegliere la tua preferita: farina di grano tenero, integrale o una miscela)
- 300 ml di acqua tiepida circa ma questo dettaglio, lo sai, lo decidi tu
- 1 bustina di lievito di birra secco (oppure 15 g di lievito di birra fresco)
- 2 cucchiaini di zucchero (per attivare il lievito)
- 1 cucchiaino di sale
- 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Procedimento:
Preparazione dell’impasto
Inizia sciogliendo il lievito di birra secco in una ciotola con un po’ dell’acqua tiepida e lo zucchero. Lascia riposare per qualche minuto, finché non si forma una leggera schiuma in superficie. Questo indica che il lievito è attivato, generalmente.
Impasto e lievitazione
In una ciotola capiente, versa la farina e il sale, mescolandoli. Aggiungi il lievito attivato e gradualmente versa l’acqua rimanente, impastando con cura. Continua a lavorare l’impasto fino a renderlo liscio ed elastico. Infine, aggiungi l’olio e incorporalo bene. Copri l’impasto con un panno umido e lascialo lievitare per circa 1-2 ore, finché non raddoppia di volume.
Modellare il “tacchino” di pane
Una volta lievitato, trasferisci l’impasto su una superficie infarinata. Dividi una piccola porzione per modellare i dettagli (come le ali o altre decorazioni) e dai alla parte principale dell’impasto la forma di un tacchino. Per ottenere la forma desiderata, puoi creare una grande ovale per il corpo e aggiungere piccoli pezzi per i dettagli, come la coda e la testa. La bellezza di questo progetto è nella creatività: non esistono regole precise, segui l’ispirazione! Anche quella di avvolgere le “zampette” con la carta stagnola potrebbe essere un’idea creativa valida.
Aggiungere eventuali farciture
Se desideri, puoi farcire il “tacchino” di pane come una focaccia. Taglia l’impasto orizzontalmente, creando uno spazio per riempirlo con ingredienti come olive, pomodorini secchi, erbe aromatiche o formaggi (se graditi e li mangi). Chiudi bene e sigilla i bordi, in modo che la farcitura rimanga all’interno durante la cottura.
Seconda lievitazione
Dopo aver modellato il pane, lascialo riposare per altri 30 minuti, coperto da un panno, in modo che riprenda un po’ di volume.
Cottura
Preriscalda il forno a 200°C. Inforna il “tacchino” di pane su una teglia rivestita di carta forno e cuoci per circa 25-30 minuti, o finché la superficie è ben dorata e il pane risulta cotto e fragrante. Il profumo che si sprigionerà sarà irresistibile!
Presentazione
Sforna il pane e lascialo intiepidire leggermente. Per un tocco decorativo, aggiungi rametti di rosmarino intorno, per simulare una piccola ghirlanda verde e portare il profumo delle erbe fresche in tavola; proprio come ho fatto io. L’effetto scenico è assicurato e anche il gusto, che non è certo un piccolo dettaglio.