Mi piacciono gli abiti e le case. Mi piacciono gli scacchi e le scale che si attorcigliano. Mi piace il grigiore e i colletti abbottonati. Mi piace l’idea della gonna lunga e delle scollature coperte. Mi piace l’eleganza, i modi e mi piace quella lentezza e il garbo.
Un piccolo sogno a occhi aperti. Conviviale perché ci si passa le cose, si commenta il biscotto, la portata e tutte le incredibili delizie sulla tavola. Si consiglia magari un accostamento insolito o classico. Si invita a provare un biscotto all'avena piuttosto che uno scone classico, vegano o alle olive.
Gli Scone. La Ricetta originale classica perfetta e quella vegana.
Paninetti o tortini, vengono definiti così, poco importa. Sono perfetti sia per il dolce che per il salato. Sono semplici ma al tempo stesso austere; veicolano marmellata montata sul momento con frutta ma anche salumi, maionese, salse e pezzi di roastbeef.
Sono circa vent'anni che consumo matcha, anzi a essere precisi diciassette ad oggi perché l'ho conosciuto grazie al Nippotorinese e sì: stiamo insieme proprio da diciassette anni. Incredibilmente.
La tazza deve essere riscaldata dapprima con acqua calda e poi pulita (dal maestro del tè) con un pano di seta che è appeso alla cintura del kimono. Con la spatola va versata la quantità di matcha nella tazza. La “spuma di giada” può essere ottenuta solo usando il frustino di bambù.
Una frolla semplice ma gustosa impreziosita dal matcha. E una frolla completamente vegana firmata dal grande Luca Montersino. Dei biscotti, che al primo assaggio, ti resteranno nel cuore.
Una torta vegana buonissima e profumatissima di tè verde matcha. Una delle mie preferite da sempre e per sempre.
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La Madeira cake è la protagonista indiscusso del tea time insieme al plumcake profumato al limone. Anticamente i nobili amavano, oltre che bere il tè, accompagnare delle fette di dolce a un buon vino liquoroso chiamato Madeira. È per questo che nasce la Madeira cake:
Quello del cetriolino sottaceto viene definito dal Ritz, luogo "biblico" del tea time, il più aristocratico. C'è a chi piace pelato il cetriolo e a chi no. Dipende solo se piace la sottile riga verde. Il segreto si dice è sempre quello: il pane deve essere affettato sottile come una foglia e il cetriolo.
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