Ricette Vegetariane e Vegane

I sandwich per il tè

Sono diversi i sandwich per il tea time. Scopriamoli insieme.

Dei Sandwich per il tè non si parla mai abbastanza, concorderai con me. Nel 2013 abbiamo aperto il Club del Martedì sera -anche se il titolo originale è The Thirteen problems, i tredici problemi- ovvero un incontro rituale dove chiacchierare, bere un buon tè e investigare sui casi narrativi più famosi -e non- della letteratura gialla. Ne è passato di tè dal beccuccio della teiera ma nonostante il tempo gli interessi rimangono intatti. Ho sempre avuto così poco tempo da quel maledetto 2014, quando tutto è diventato buio. È stato sempre un rincorrere e rincorrermi. Se c’è una cosa che ho imparato dal 2020, anno che ha toccato le corde emotive di noi tutti, è sicuramente quella di correre un po’ meno e fermarmi molto di più; nella calma e nel rimandare non c’è sempre una sconfitta. Non potrò mai cambiare totalmente la mia natura -e neanche lo voglio- ma modificarla al fine di stare meglio, quello sì. Me lo devo. Ed è per questo che vorrei riprendere il Club del Martedì sera fosse pure Giovedì mattina, poco importa.

E vorrei ripartire dai sandwich

che da sempre sono i protagonisti dell’ora del tè.

 

Il Conte Sandwich

Il conte Sandwich conduceva una vita scellerata sperperando senza sosta i propri averi. Amava il gioco d’azzardo e spesso le sessioni duravano diversi giorni senza sosta. Più di 24 e 36 ore. Si parla di giochi ben più lunghi dove gli ospiti riuscivano a non dormire, salvo qualche piccolo riposino, per 36 ore. Per questo motivo il suo stomaco brontolava il più delle volte. Per questo motivo insieme al tè voleva che si servisse qualcosa di veloce in modo da non dover perdere tempo con piatti, posate e apparecchiature. Amava moltissimo il pane e la carne e per questo motivo una sera, durante una lunghissima sessione di gioco, bisbigliò al cameriere che gli venisse servito pane e carne. Il cameriere arrivò con un bel pezzo di carne tra due fette di pane che il conte divorò vincendo anche 10.000 sterline, la leggenda narra. Da quel momento in poi non ci fu tè o spuntino da gioco che non fosse accompagnato da un buon e ricco Sandwich. In onore appunto del conte che lo inventò.

 

Fare un sandwich è semplicissimo no? Basta del pane e qualche ingrediente, è vero. C’è però una difficoltà intrinseca nel prepararli proprio perché nella stragrande maggioranza delle volte gli ingredienti sono pochi. Quindi devono essere buoni, scelti e fidati. Inoltre se parliamo di sandwich inglese la faccenda si complica, perché ci sono delle regole base che non tutti conoscono.

Se per alcuni un sandwich è semplicemente una fetta di pane imbottito per molti altri rappresenta qualcosa di più: scegliendo, come anticipatamente detto, degli ingredienti di ottima fattura può diventare un pasto completo e pure ben bilanciato e sano. In genere quelli che accompagnano il tè e onnipresenti sono: burro o formaggio con cetriolo fresco, burro o formaggio con salmone, burro o formaggio con uovo sodo e pepe. Imprescindibili questi tre; anche con i cetriolini sottaceto. Esiste una “misura” perfetta per il pane e anche una gestualità “con il palmo della mano”. Insomma sui Sandwich per il tè ce ne sono cose da dire, e pure molte. Ma andiamo pian pianino e partiamo dal più famoso.

Il Sandwich al Cetriolo

Quello del cetriolino sottaceto viene definito dal Ritz, luogo “biblico” del tea time, il più aristocratico. C’è a chi piace pelato il cetriolo e a chi no. Dipende solo se piace la sottile riga verde. Il segreto si dice è sempre quello: il pane deve essere affettato sottile come una foglia e il cetriolo. Dell’importanza del sandwich al cetriolino se ne parla pure nell’Importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde e non solo. Il famosissimo

Cucumber Sandwich come si prepara?

Il cetriolo deve essere pelato e affettato a rondelle trasparenti. Devono essere proprio dei piccoli fogli come carta velina. Si devono cospargere questi piccoli dischi trasparenti in tutta la superficie del pane con l’aggiunta di pochissimo pane leggermente imburrato su entrambe le pareti (sopra e sotto). Si devono schiacciare bene ma con delicatezza con il palmo della palma e non devono essere mai presentati con la crosta laterale. Si possono tagliare in due o tre rettangoli, ma è preferibile tre. E si devono impilare per bene su un piatto di porcellana o un vassoio. Se verranno serviti dopo un po’ di tempo è sempre bene coprirli con un un panno leggermente inumidito fino al momento in cui viene servito il tè.

Prima di passare a quello famosissimo con salmone o uovo sodo direi di soffermarci -prima che me ne dimentichi viste le così tante cose da dire- sul

The Ritz’s Special Egg Sandwich

ovvero i tramezzini all’uovo speciali del Ritz (del Ritz e del tè al Ritz ti ho parlato qui).

Si prepara con

  • 2 tuorli di uova medie
  • 2 cucchiaini di 10 ml circa di senape inglese in poolvere
  • 1 cucchaio di 15 ml circa di salsa Worcester
  • 1/2 cucchiaino di circa 2,5 ml di sale
  • 1/4 di cucchiaino di circa 1,25 ml di pepe bianco
  • 200 ml di olio di oliva
  • un cucchiaio di circa 15 ml di succo di limone

Composto di uova: 5 uova medie sode sgusciate, una goccia di tabasco e foglie di senape e crescione.

Per preparare la maionese mescola in una ciotola tutti gli ingredienti tranne l’olio e il succo di limone finché sono ben amalgamati. Sbatti tutto vigorosamente con la frusta aggiungendo l’olio poche gocce alla volta. Quando la maionese si è addensata aggiungi il succo di lione per aggiustare la consistenza e affilare il gusto. Trita grossolanamente le uova sode e incorporale nella maionese. Assaggia e insaporisci con il tabasco o una salsa piccante al peperoncino per un gusto più forte o strong, come dir si coglia. Spalma sul pane bianco affettato sottilmente e imburrato e completa con un po’ di crescione verde. Chiudi con fetta di pane ancora imburrata e schiaccia con il palmo della palma. Taglia a tre rettangoli, impila e servi dopo aver conservato (per non troppo tempo) con un panno leggermente inumidito.

Potted Shrimps, gamberetti in conserva, è quello con gamberetti, zenzero e Pepe di Cayenna. Poi c’è lo Scotch Woodcock ovvero quello con l’acciuga, tuorli, panna e burro senza dimenticare l’English rabbit con il cheddar, la senape e il claret.

 


Possiedo molti libri sull’ora del tè e diversi libretti come questo che ti mostro in lingua originale presi proprio in Inghilterra dove ci sono perle di rara bellezza. In questo specifico ci sono sandwich antichissimi e famosi che vorrei proporti quest’anno per l’ora del tè; indiscutibile protagonista del Blog e dei miei canali Social. Dedicherò infatti molto tempo alla Rubrica del tea time.

Il Watercress Sandiwch, il Devilled shrimp, il camembert cheese e il potted meat. Senza dimenticare i sandiwch preferiti della Regina e quelli meno tradizionali ma famosissimi e serviti nelle più famose -e non- sale da tè.

I sandwich non sono sempre  salati ma anche dolci, per i più piccoli. Proprio come quelli giapponesi venivano serviti anche con panna e frutta (ricordi i tulip sandwich fatti insieme su instagram? Ecco quelli). Un capitolo enorme, molto variegato, saporito, ricco di innovazioni e tradizioni. Insoma:  Il Sandwich è perfetto per ricominciare proprio per la vastità e  la varietà di colori e sapori.

 

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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