Ricette Vegetariane e Vegane

Cavolo cappuccio alla siciliana

Cavolo Cappuccio Stufato al Pomodoro: Un Piatto di Semplicità e Gusto

Esistono piatti che colpiscono al cuore per la loro semplicità e per la capacità di trasformare ingredienti umili in vere delizie; ed è proprio il caso di questa ricetta che amo e che non smetto di preparare nella quotidianità delle mie settimane. La prima volta l’ha fatta Pier trovando la ricetta in una rivista. Divertente no? Un torinese che insegna a una siciliana come fare il famoso cavolo alla siciliana! (non ero a conoscenza di questa ricetta, onestamente. Mea culpa).

Questa ricetta di cavolo cappuccio stufato al pomodoro è uno di quei piatti che amo follemente: ogni boccone è un concentrato di sapore, un comfort food che riscalda e sorprende con le sue note semplici ma decise. E, da brava siciliana, apprezzo molto il retrogusto acidulo e agrodolce. Pochi ingredienti, una preparazione essenziale, eppure il risultato è straordinario; accade solo con le ricette semplici del resto, vero? È un piatto perfetto da gustare in qualsiasi momento, sia come contorno che come piatto unico leggero, e può essere servito caldo o a temperatura ambiente, a seconda delle stagioni e delle preferenze. A me piace tiepido e ci faccio pure una scarpetta! Sono sicura che sulle tavole delle feste avrà tanta estimatori e riceverai tantissimi complimenti. Fanne una generosissima porzione perché te lo dico già: non basta mai!

Ingredienti

  • 1 cavolo cappuccio di media grandezza
  • 3-4 cucchiai di concentrato di pomodoro
  • Olio extravergine d’oliva
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 dl di vino bianco secco
  • Sale, a piacere

Procedimento

Preparazione degli Ingredienti
Inizia lavando il cavolo cappuccio e tagliandolo a strisce sottili. È fondamentale ottenere fette di cavolo uniformi per garantire una cottura omogenea e una consistenza piacevole al palato. Questo piatto si basa sulla delicatezza del cavolo, che, pur essendo un ortaggio rustico, sa trasformarsi in qualcosa di irresistibile quando stufato dolcemente.In un tegame capiente, versa un filo generoso di olio extravergine d’oliva e scalda a fuoco medio. Aggiungi lo spicchio d’aglio leggermente schiacciato e lascialo imbiondire per pochi minuti, fino a quando rilascia il suo profumo inconfondibile. L’aglio deve dorarsi delicatamente, senza bruciarsi, per non compromettere il sapore del piatto. Poi lo toglierai prima di servire.

Aggiungi il cavolo cappuccio tagliato e mescola, facendo in modo che le strisce di cavolo si impregnino bene dell’olio aromatizzato all’aglio. Alza leggermente il fuoco e versa il vino bianco secco, che aggiunge una nota fresca e vivace, bilanciando il gusto dolce e terroso del cavolo. Lascia evaporare completamente l’alcol, continuando a mescolare. Il vino donerà al cavolo una leggera acidità, che esalta il sapore e aggiunge una piacevole complessità (andrà benissimo anche dell’aceto bianco al posto del vino qualora non ti piacesse). Quando il vino è evaporato, unisci il concentrato di pomodoro, che conferisce al piatto un colore intenso e un sapore avvolgente. Mescola bene per distribuire il pomodoro in modo uniforme e aggiungi un pizzico di sale. A questo punto, abbassa la fiamma e copri il tegame con un coperchio.

Lascia cuocere a fuoco dolce per circa 30 minuti, mescolando di tanto in tanto. Il cavolo si ammorbidirà gradualmente, fondendosi con il pomodoro e assorbendo i profumi dell’aglio e del vino. A me piace lasciare il cavolo un po’ croccante, ma puoi prolungare la cottura fino a raggiungere la consistenza che preferisci.

Una volta cotto, servi il cavolo cappuccio stufato al pomodoro in una ciotola, magari guarnito con un filo di olio extravergine d’oliva a crudo per arricchire il sapore. Questo piatto può essere gustato da solo o come accompagnamento a cereali integrali o legumi, per un pasto completo e nutriente.

Una Ricetta Semplice e Infallibile proprio come piace a me. A Noi!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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