Mi viene spontaneo scrivere Lychee e trovo non poche difficoltà con litchi.
Il fatto è che il Nippotorinese pochi giorni fa mi dice ” in un sito americano dicono che otto al giorno riescono ad apportare l’esatta quantità di vitamina C al corpo” . Pur amando particolarmente le spremute di limone ad ogni stagione essendo questo un periodo di deficit un po’ in tutto, soprattutto di neuroni, comincio a mangiarne un po’ al mattino. Una buona scusa insomma per abusarne vista la mia smodata passione nei confronti di questo frutto che annovero senza ombra di dubbio nella lista dei miei preferiti insieme al mandarino e alla papaya. Con ventotto gradi poi, quando mangi ciliegie provenienti dal Cile che sanno stupefacentemente di ciliegie, ti dici come ogni anno che è strano sì trascorrere l’inverno così. Soprattutto da quando qualcuno di nordico al tuo fianco te lo fa notare continuamente. Mentre con le maniche corte va in ufficio e ti racconta che al mattino doveva togliere la neve dal vialetto e mentre gli servi la zuppa calda e sbuffa un po’ dicendo che sarebbe meglio una granita.
Non posso mai dire “che freddo” basandomi sui miei standard senza ricevere occhiate ironiche o arrotolarmi al collo sciarpe senza avvertire nell’aria del feroce sarcasmo. Adesso quindi che ho la febbre sembra giunto il giusto epilogo. E’ un po’ inverno adesso. Nonostante sembri tutt’altro ho buoni motivi finalmente per crogiolarmi sotto la mia copertina con i cuoricini e ricevere coccole. Lamentandomi un po’ perchè il dodici dodici alle dodici è vicino e non voglio di certo passare quello che si preannuncia essere il compleanno più bello della mia vita con 38 di febbre.
Non riuscendo a star ferma neanche con la temperatura alta però metto sul pentolino questa mistura di frutti esotici e spezie. Una ricetta scovata in un sito americano. Un chutney di Lychees, Papaya e Avocado che riesce con il suo magnifico odore a pervadere l’aria di tutta la casa. Le endorfine sprizzerebbero felicità da tutti i pori, se solo li avessero. Ottimo da mettere sulla carne o sui formaggi stagionati questo chutney si presta benissimo a svariate occasioni. Anche sul Roquefort, sì. In vista poi di questo periodo dove i bagordi saranno all’ordine del giorno sarebbe bene tenerne sempre un vasetto pronto all’occorrenza. Ci si impiega davvero pochissimo tempo (basta meno di un’ora) e il risultato è sorprendente.
Non fate come me.  Non guardatevi Hachiko nel frattempo però; come poco saggiamente ho fatto io.  Rischierete l’allagamento della vostra dimora. Munitevi quindi di barchette fatte con la scorza di lychees che si presta bene a questo tipo di costruzione.
La Ricetta
Ingredienti per il Chutney di Lychees/ Litchi, Papaya e Avocado. Le quantità erano espresse in Cup. Per chiunque non avesse queste benedette cup sarà bene orientarsi intorno ai 200 grammi circa.
2 cup di di Lychees o Litchi come li vogliamo chiamare, 4 cucchiai di miele,  1 cup di Papaya, 1 cup di Avocado ( si intende chiaramente la frutta privata di noccioli. Completamente sbucciata e privata di qualsiasi seme), 1 e 1/2 cup di zucchero, 1 cipolla bianca media, 1 lime privato dalla buccia, 1 cucchiaino di sale, 1/2 cucchiaino di  pepe nero, 1/2 cucchiaino di pepe rosso,  4 cucchiai di uvetta, 8 chiodi di garofano, 4 stecche di cannella. I chiodi di garofano e le stecche di cannella tagliate a metà io le ho messe nel cerchietto di infusione per il the per non aver la scomodità di recuperare tutto prima che il chutney raggiungesse la giusta consistenza.
Dopo aver tagliato a pezzetti la frutta, la cipolla e il lime coprire con acqua, miele e zucchero e cuocere a fuoco medio per 10 minuti. Aggiungere il pepe, il pepe rosso, l’uvetta e i chiodi di garofano con le stecche precedentemente inserite nell’aggeggino dell’infusione per il the e cuocere a fuoco basso per almeno 40 minuti. Trascorso questo tempo il composto avrà assorbito completamente l’acqua e risulterà appiccicoso e molto compatto. Se l’acqua non sarà assorbita attendere che questo avvenga. Se i pezzi della frutta sono stati tagliati grossolanamente occorrerà adoperare il frullatore ad immersione. Pochissimi colpetti e non troppo in profondintà . La particolarità di questo chutney è proprio la presenza dei pezzettini fruttosi. Conservare in barattoli sterilizzati e cercare di resistere alla tentazione di  spalmarlo anche sulle fette biscottate al mattino o come scrub pomeridiano. O sul vostro vicino di casa.
Quasi quasi mi cimento in un chutney davvero molto particolare di Nigella stasera. Un Chutney al giorno toglie il medico di torno ? vi saprò dire.