Ricette Vegetariane e Vegane

Uniti almeno noi della Rete

Il 17 Marzo si festeggerà l’Unità d’Italia e come ho già avuto modo di sproloquiare su Tonna Moderna non è che sia esattamente un momento capace di rispecchiare  l’importanza dell’ evento ma a ben guardare di default c’è già quell’impossibilità oggettiva. Sarebbe stato ugualmente imbarazzante lo scorso anno come suppongo anche il prossimo. Visto però che ci sono tantissime motivazioni per deprimersi si potrebbe cercare volontariamente di trasformare l’imbarazzo generale nell’esatto contrario. Confermando diciamo il  luogo comune “pizza, risate e mandolino. Spaghetti e caciara”. Quando c’è un motivo per festeggiare l’Italiano medio ci si butta a capofitto e chi se ne importa.

 

Non è così ( o almeno mi piace pensarlo)  ma diamine è Venerdì. Odore di week end nell’aria e pure aria primaverile. Prendiamo il tutto alla leggera e passiamo ai fatti. La proposta è la seguente: raccogliere delle fotografie che rappresentano il Tricolore.

Senza rendermene conto , difatti, mi ritrovo già da un po’ ad allineare oggetti verdi, bianchi e rossi quasi a voler esasperare un patriottismo inesistente. C’è stata la volta del peperone, zucchina e finocchio. La volte delle penne. La volte delle fragole, kiwi e pera. La volta dei Libri, cd e dvd. La volta delle borse e degli smalti. Per i miei amici della Lega (li ho e sono anche adorabili . Tranne sporadiche volte*ghigno)  sarà possibile mandare solo kiwi, foglie e pennarelli delle varie tonalità verdognole perchè qui al contrario non si esclude nesssuno. Soprattutto i meno capaci di intendere e volere. E non è acidità sarcastica perchè scorre in me sangue siculo. Solo buon senso.

A seguire fulgidi e stupidi esempi fatti questi giorni. Fotografie chiaramente non professionali (ma anche sì, chi volesse) ma scattate anche distrattamente con il telefonino. Quando si ha tempo e voglia. Al bar prendendo un caffè magari vi capita un bignè con crema bianca servito su piatto rosso e indossate una cravatta verde.

 Altrimenti sulla metro qualcuno potrebbe azzardare un accoppiamento bizzarro e voi improvvisarvi street reporter ( occhio alle vecchiette. Sono le più pericolose. Se si rendono conto di essere riprese la borsetta sulla testa è assicurata).

Abbiamo anche un Banner serio con tanto di unicorno che infilza un cupcake tricolore e una pazza di rosso vestita che agita una forchetta. E no. Non serve esporre il banner o chissà quale amenità perchè se c’è una cosa che detesto è esporre i banner altrui. Deturpano il template e l’aspetto visivo della propria casa virtuale. Motivo per il quale preferirei trascorrere un week end con  Tremonti e il suo sex appeal o dividere una scodella di brodo caldo ipocalorica con Fassino ( par condicio) piuttosto che piazzare un codice html sconosciuto.

Entro Martedì 15 (così che io possa organizzarmi per tempo) semplicemente mandando una mail a maghetta_streghetta@yahoo.it oppure un link su dove è avvenuto l’upload cercherò di radunare tutto il materiale affinchè diventi una vera e propria raccolta: Una manifestazione virtuale silenziosa, creativa e di aggregazione. Uniti almeno noi della rete.

Se avete voglia di diffondere l’iniziativa mi farebbe davvero piacere e vi ringrazio anticipatamente.

La Ricetta che ho scelto è un particolarissimo Cupcake dolce al sapore di Basilico, olio di oliva e agrumi. Elementi tra l’altro che rappresentano la nostra nazione. Con mia grande sorpresa posso asserire senza dubbio alcuno che questo impasto è  tra i migliori che io abbia mai provato e proviene dal Libro Cupcake Luxury Books di Csaba.

Per 18 tortine circa: 230 grammi di zucchero semolato finissimo, 3 uova medio-grandi, 3 cucchiaini di scorza di arancia grattugiata fine, 3 cucchiaini di scorza di limone grattugiata fine, 185 ml di olio di oliva, 310 grammi di farina autolievitante ( se non la si ha in casa si può usare tranquillamente la farina OO normale e due cucchiaini ben colmi di lievito per dolci), 80 ml di latte e 80 ml di succo di arancia fresco ( in realtà ho messo 150 ml di latte, nonostante la ricetta originale prevedesse l’arancia. L’ospite che avevo per il the mal sopporta il gusto esasperato dell’arancia ma ho provato anche nella versione originale). Per la crema al basilico: 375 grammi di zucchero a velo setacciato, 90 grammi di burro ammorbidito a temperatura ambiente, 60 ml di latte, 1 cucchiaino di estratto di vaniglia fresco naturale, 2 cucchiai di basilico tritato finemente e delle foglioline per decorare i nostri cupcakes.

Riscaldare il forno a 180 gradi e sistemare i pirottini per i cupcake.

Con la frusta sbattere le uova con lo zucchero in una ciotola capiente fino ad amalgamare per bene. Unire le scorze di limone e di arancia ( non trattate) e incoporare l’olio d”oliva pian piano. Setacciare la farina nel composto alternandola al succo di arancia e l’olio d’oliva e mescolare delicatamente il composto con un cucchiaio di legno per 30 secondi circa. Distribuire l’impasto nei pirottini ( un po’ più che la metà) e infornare le tortine per 20 minuti circa finchè lo stecchino infilato al centro ne esce pulito. Trasferirle su una griglia e lasciarle raffreddare.

Per fare la crema di basilico raccogliere metà dello zucchero a velo, il burro, il latte, la vaniglia, il basilico tritato in una ciotola capiente e sbattere il tutto con le fruste elettrice fino ad ottenere un composto omogeneo e cremoso. Unire poco alla volta lo zucchero a velo rimasto finchè la glassa risulta densa. Decorare le tortine con la glassa e con le foglioline di basilico.

Questa iniziativa fotografica inoltre è supportata da Ricette 2.0 che vede uniti i Food Blogger con il solo scopo di riunire passione, aggregazione e comunicazione.  Con tatto e delicatezza. Acquistando inoltre una copia di Ricette 2.0  doni un euro al Banco Alimentare.

Tra l’altro non ho assolutamente messo da parte questa collaborazione che mi onora a dir poco. Ultimamente il tempo è stato tiranno ed oggettivamente faticoso anche solo respirare. Conto però di poter partecipare attivamente a questo grande progetto che sostengo fortemente.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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