Si gela. L’Etna è una cartolina piena di neve bianca e banchi di nuvole danzano sopra i tetti. Un vento quasi tipo Bora continua a travolgere Nani e oggi vogliamo ricordare il Nanovasopiegi; sì quello con il cappello rosa.
La testa è volata chissà dove. Rimangono solo la Pi e la Gi e un cuore frantumato con accanto quel piede destro scaltro che tanto aveva dato prova di agilità. Il naso è stato ritrovato vicino al prezzemolo perito e ghiacciato e un po’ di barba vicino allo stendino. Un momento straziante quello che ha mi visto raccogliere ancora una volta i cocci di nani che stanno perendo in nome di questo infernale Dicembre atteso tutta la vita.
Non demordo e ne compro altri e altri ancora e ancora altri e altri ancora. E ci saranno ancora vasinanopiegi e ancora cappelli rosa da dipingere. Non demordo e vado avanti. Dodici secondi di silenzio per il Nanovasopiegicappellorosa però vorrei che li dedicassimo tutti insieme uniti stretti stretti in un abbraccio di cordoglio.
La teiera che vedete in queste foto è schiattata al suolo dopo il servizio fotografico con il rotolocioccolatosushioso. Diciamo che ho capito il concetto mani di burro giusto in questi giorni.
La Ricetta
La Ricetta è quella classica del rotolo a cui aggiungo 30 grammi di cacao amaro in polvere. L’ho riempito con una crema formaggiosa nel senso che ho usato del formaggio spalmabile e per il peso che ho adoperato ho usato la metà di zucchero (ok non mi sono spiegata. 100 grammi di formaggio cremoso e 50 grammi di zucchero di canna). Lavorato tutto a mano molto vorticosamentefreneticamentenervosamente e insaporito con cannella freschissima nel mio caso ma anche la vaniglia o pezzetti di frutta secca saranno perfetti.
Spalmato la cremina sul rotolo e arrotolato ho proceduto al tagliuzzamento simil sushioso e via: servito. Con ottimo tè o infuso o camomilla o insomma lampone.
Vi prego provate l’infuso al lampone (che tra l’altro con il cioccolato non vi è neanche bisogno di precisarlo si sposa benissimo).
E’ una base davvero interessante perché molto personalizzabile a seconda dei gusti. Si può pure pensare di imbottire in maniera diversa dopo aver ricavato dal rotolo, nel caso, tante striscioline. Qualcuna con cioccolato cremoso spalmabile, qualcun’altra con formaggio dolce e frutta secca e qualcun’altra ancora con marmellate o composte. Se vi capita a tiro il cioccolato fondente della Leone, quello al 70 per cento con le vere fave di cacao, vi prego preparate una ganache (lascio la ricetta sotto). Zucchero a velo come se piovesse sopra ma anche colate di cioccolato. Frutta sminuzzata allegramente con cioccolato fondente sopra sino ad arrivare a panna montata fresca e un po’aromatizzata. Anche una spuma di zabaione che a breve vorrei proporre anche per il pandoro (che è leggero così al naturale no?) e.
E insomma davvero una moltitudine di rotolini o sushi o comelovogliamochiamareasecondadelcontesto (tutto di un fiato) per un dolcetto Natalizio davvero veloce, di facile impatto scenico e gustoso. Adatto tra l’altro a partire dalla colazione sino a chiudere un pasto.
Fosse per me tufferei pure i rotolini già pronti nel cioccolato fondente fino a farli cementare e addirittura darei pure una spolveratina di cocco sopra.
Insomma libero sfogo alla fantasia più sfrenata.
Con la stessa base del rotolo si può preparare giusto per ricordare un delizioso e scenografico Tronchetto Natalizio (passo passo l’ho illustrato qui).Nello stesso post del tronchetto si può trovare anche la ricettina per realizzare degli adorabili biscottini a forma di Babbo Natale con la formina del gelato (sììììììììììììììììììììì. Li amo! E si conservano davvero benissimo. Si possono quindi preparare con netto anticipo anche parecchie settimane prima).