Ricette Vegetariane e Vegane

Carpaccio di Barbabietole mediorientale e Zuppetta di tofu, seitan e verdure

Questa zuppetta è davvero deliziosa e fa dimenticare quel sapore di polistirolo e di cartone pressato (tofu e seitan, già). Non sembra insomma che tu stia mangiando un mobiletto ikea e non stai lì a cercare neanche le istruzioni nel piatto. Le spezie insaporiscono tantissimo il tofu. Il brodo vegetale riesce ad ammorbidire il seitan che acquista una consistenza quasi vellutata. Ho detto quasi, però. Confesso che il connubio seitan e tofu non lo digerisco bene, ergo se dovesse succedere anche a te direi di non preoccuparsi e magari passare al piano B: o tofu o seitan. Non entrambi. La curcuma è una delle mie ultime fissazioni. L’ho sempre adoperata ma melium abundare ultimamente. Altro che deficere. Deficio in intelligenza, quello sì.

La classica zuppetta che l’indomani è ancora più buona

E che se riscaldi al micro riesci quasi a far sciogliere il tofu come fosse “formaggio”. Si crea una sorta di morbidezza che avvolge il resto conferendo a tutto una magia. Ne sono perdutamente innamorata, insomma. Scarto qui e lì il seitan per il mio problemuccio con il glutine ma potessi lo mangerei tutto; e chi mi legge da un po’ sa che non sono questa grandissima fan del seitan. Aggiungi anche del pomodorino fresco o della salsa se ce l’hai e profuma con erbette alla fine.

Sul carpaccio di Barbabietole non dico nulla. Sono una fan sfegatata delle barbabietole e questo è il mio modo in assoluto preferirlo di servirle. Insieme diventano un pasto completo, sano e bilanciato.  Insomma una zuppetta deliziosa perfetta per tutte le stagioni e che puoi declinare con più verdure che puoi. Se la provi, come sempre, ti invito a usare gli hashtag #maghettastreghetta e #gikitchen così che io possa trovarti in rete e venirti a ringraziare (e sbaciucchiare contro il tuo volere).

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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