Giuseppe Marino di Slowfilm, che ti consiglio caldamente di seguire anche su Facebook, ĆØ unĀ appassionato (e preparatissimo) cinefilo, nonchĆ© Amico. Il papĆ di Bianca, insomma. Chi mi segue sa di Emme e Bianca, orsĆ¹. Mi ha dato l’onore di suggerirmi/ci dei titoli del mio genere preferito nonostante lui sia appassionato di pellicole decisamente diverse, piĆ¹ impegnative e rare (ĆØ amico del Nippotorinese, sƬ. La faccio breve. Ci siamo capiti no? Anche lui coreani sottotitolati in Iraniano). Gli ho chiesto questo regalo perchĆ© il punto di vista di un professionista puĆ² essere a dir poco illuminante.
Una carrellata su titoli horror o quasi, fra classiconi e qualche esemplare piĆ¹ nascosto o alternativo, da uno dei minori esperti del settore.
di Giuseppe Marino.
Ichi the Killer, di Takashi Miike. Visione lisergica e ultraviolenta, eccessivo fino allāironia. La camera non distoglie mai il suo sguardo, mettendo a dura prova il nostro.
Tetsuo, di Shinya Tsukamoto. Un incubo cyberpunk con pochi soldi e tanta follia.
Beyond The Black Rainbow, di Panos Cosmatos. Una delle cose piĆ¹ strane degli ultimi anni, fra videoarte, inquietudini e cinefilia vintage.
Antichrist, di Lars von Trier. Lāorrore piĆ¹ profondo, quello rivolto verso di sĆ©.
Alien, di Ridley Scott. Un magma nero, silenzioso, indistinto che vortica attorno alla figura meravigliosa di Sigourney Weaver.
LāArmata delle Tenebre, di Sam Raimi. Fantasy horror spassosissimo, cult immediato con la faccia obliqua di Bruce Campbell.
Il Pasto Nudo. Se qualcuno puĆ² permettersi di filmare lāinfilmabile, questo ĆØ David Cronenberg.
Lasciami Entrare, di Tomas Alfredson. Di horror non cāĆØ molto, ma ĆØ il piĆ¹ bel film sui vampiri e la diversitĆ .
The Addiction, di Abel Ferrara. Altri vampiri, voraci, piegati dalla fame e l’astinenza, molto prima che i succhiasangue tornassero di moda.
Shining, di Stanley Kubrick. Anche se non sei un cultore del genere, l’ignoranza non basta a non citare Shining. Un film che ha segnato la storia del cinema e non la fa piĆ¹ dormire tranquilla.
Grazie a Giuseppe (seguilo!) e a te che siederai sul divano con noi.