Sai che ci sono ondate di ricette tutte uguali. Ne abbiamo parlato spesso. Accade così: che ci si influenza, ovviamente, a vicenda e che le uscite di alcuni libri con determinate preparazioni condizionino la pubblicazione. Negli ultimi mesi la torta di Cavolfiore ha preso il sopravvento e se è accaduto è per una ragione: Ottolenghi. Finalmente si parla un po’ di più del grande maestro. Sai, se mi leggi da un po’, che qui lo si veneri da decenni e che tutte le sue pubblicazioni siano delle vere e proprie Bibbie. Sulla Libreria di Iaia ho parlato di diversi volumi -ahimè non tutti ma giuro rimedio- del grande Yotam. Una delle sue preparazioni che a catena è diventata virale è proprio la torta di cavolfiore che negli anni avevo provato diverse volte. Poi si è trasformata in quella che ti propongo oggi, con la promessa che anche io la farò -magari in videoricetta- nella versione classica e conosciuta. In realtà mamma -e tutta la nostra famiglia- essendo appassionatissima di cavolfiore (io ne vado matta) ce lo ha sempre proposto in tutte le vesti: polpette in pole position, torte salate, zuppe, frittelle e qualsivoglia meraviglia. Per non parlare della versione “affucata” sicula con le olive nere e il pecorino siciliano. Con la sfumata di vino, chiaramente.
Quella di Ottolenghi è saporitissima perché c’è una generosa quantità di cipolla e di tante spezie con carattere, che io onestamente non metto se non un po’ di cumino. La versione che oggi ti propongo quindi è quella di famiglia, che come differenza ha anche l’essere contenuta all’interno di una gabbia di brisèe. Potrebbe andar bene anche la sfoglia.
Taglia una cipolla. Taglia un cavolfiore. Con olio extra vergine d’oliva fai andare nell’olio il cavolfiore e allunga con un po’ d’acqua quando serve. Aggiungi sale, pepe e cumino in polvere fin quando il cavolfiore non è ben cotto. Lascialo raffreddare. Unisci in una terrina (o se vuoi un effetto più vellutato e morbido in un frullatore. Anche a immersione va bene. Ma io qualche pezzetto lo lascerei) il cavolfiore e 4 uova. Un po’ di pecorino che si sposa benissimo ma se vuoi qualcosa di meno aggressivo il parmigiano grattugiato andrà benissimo. Gira per bene e aggiungi se vuoi -per un po’ di morbidezza in più- giusto mezzo vasetto di yogurt naturale bianco non zuccherato. Gira tutto per bene e versa sulla base di brisèe che hai messo su carta da forno in teglia. A 190 per 30-40 minuti e la torta è servita. Se vuoi spennellare i bordi ripiegati della brisèe verranno lucidi e ancora più croccanti.