Ricette Vegetariane e Vegane

Cosa serve per organizzare un picnic perfetto

Nell’immaginario comune il picnic rimane uno di quei momenti magici da fiaba che quando lo rimembri o immagini la fotografia appare come uno di quei film drammaticamente romantici dai toni leggermente marroncini che virano al rosato. Di fatto però il picnic se non organizzato bene può davvero trasformarsi in qualcosa di spiacevole (parlo con cognizione di causa, sì) e dal fotogramma plaid a quadrotti/uccellini canterini/piedi scalzi sull’erba/piatto da gourmet con mini forchettina/vino frizzantino e pure il tè caldo si passa direttamente a un lungometraggio horror e una catastrofica serie di sfortunatissimi eventi. Tipo restare con una bottiglia e non avere l’apribottiglia, non sapere dove mettere gli avanzi e al peggio buttarli, come sistemare la spazzatura, dove mettere i piatti sporchi e cose così apparentemente sciocche ma fondamentali per la buona riuscita di un picnic perfetto (o quello che ci somiglia di più).

Seguiranno:

  • Come organizzare un picnic perfetto
  • Esempio di un picnic perfetto
  • Ricette per un picnic perfetto

Una mini serie di quattro puntate per farci diventare protagoniste di quel film squisitamente romantico e autoeleggerci in famiglia e tra amici “Regine del Picnic” (ma pure Re del Picnic, sia mai sembrasse una discriminazione. NO, anzi!)

Il capitolo Cosa serve per organizzare un picnic perfetto doveva necessariamente essere il punto di partenza perché, per quanto sia lodevole e fattibile il fai da te con il riutilizzo di borse o accessori che si hanno già in casa, c’è da dire che un micro investimento rimane comunque una buona idea. Ci sono diverse fasce, chiaramente e io oggi te ne mostro alcune. Già con una spesa davvero bassa -intorno ai trenta euro per capirci e addirittura qualcosina in meno- si può acquistare un prodotto di tutto rispetto. Su Amazon c’è un ampio catalogo dedicato al picnic.

L’inconveniente del fai da te potrebbe essere quello di non avere spazi delimitati e divisi per tutto l’occorrente; questo difatti agevola tantissimo. Sistemare, alloggiare e dividere non è impossibile ma di certo più difficoltoso e richiede chiaramente un dispendio di inventiva non indifferente. Con il cesto/zaino/borsa già predisposto ci si deve preoccupare molto meno. Conscia e sicura del fatto però che la caparbietà è una garanzia e che qualora ti fossi prefissa di organizzarlo ugualmente ci riuscirai procediamo, per il momento, con tutta la vasta gamma che ci offre il mercato ma.

Ma partiamo da quello che richiede maggiore organizzazione, come appena detto.

 

Il Cestino semplice

Quello della nostra amica Cappuccetto. Dentro non ci sono divisori. C’è un delizioso merlettino che fuoriesce e due aperture laterali. Carinissimo e di diverse capienze, si trova ovunque e anche online. Comodissimo per tramezzini, panini e bento box. Si possono comodamente trasportare bibite, thermos e qualsiasi cosa si preferisca ma non è proprio l’ideale per il trasporto di piatti, bicchieri e posate perché tutto viene messo -per quanto ordinato possibile- in modo abbastanza precario contando pure che il cesto durante la camminata e il trasporto si muoverà parecchio e non vi è modo di ancorare gli oggetti più delicati.

Il Cestino inglese semplice

Come il cestino semplice di cui ti ho parlato ma dalla forma tipicamente inglese che generalmente nelle due aperture ha dei ganci in cuoio dove ancorare alcuni oggetti, che possono essere giusto per un esempio piatti e bicchieri. Molto più alto e dalla forma trapezoidale, può contenere molta più roba e costruendo accuratamente a strati tutto l’occorrente risulta adatto per picnic leggermente più complessi rispetto al cestino semplice. Un po’ faticoso da trasportare proprio per la forma e la capienza che generalmente è molto ampia.

Di bellissimi se ne trovano da Fortnum  & Mason; come si evince dal logo il mio è stato proprio acquistato lì online e dentro trovi anche diverse leccornie che puoi scegliere in base al cestino che preferisci. Il mio era tipicamente pasquale e dentro ho trovato delle meraviglie di una bontà infinita (pure gli asparagi di cioccolato, giusto per dirne una). Sistemare il cestino inglese semplice è un po’ come detto precedentemente nel cestino semplice e basta. Grazie agli spazi e agli ancoraggi laterali delle aperture tutto potrà risultare più organizzato. Anche mettere il plaid al fondo, cosa che nel primo caso non si poteva in alcun modo. Anche se mettere il plaid in basso, diciamolo, tanto furbo non è. Arrivi nel posto e cosa fai? Devi tirare tutto fuori poggiando chissà dove e poi cercare l’elemento principale. Solo che metterlo sopra, ti assicuro ti impedirà la chiusura corretta del cestino e vien fuori una gran fatica. Ritorniamo al punto iniziale cruciale: sembra una sciocchezza ma in realtà tra incastri vari ed esigenze che si possono presentare durante il picnic è sempre bene avere le idee chiare e organizzarsi affinché diventi un momento piacevole e non da dimenticare.

 

Lo zainetto

Ecco sullo zainetto possiamo solo dire una cosa: perfetto! Rimane indiscutibilmente, per quanto l’idea di noi vestite in abito romantico a fiorellini che teniamo un cesto in mano rimanga assolutamente favolosa, la soluzione più semplice. Questo per esempio lo trovi su amazon a una cifra davvero ridicola. C’è di tutti i colori ma, come anticipato, anche nel mio immaginario i colori del picnic rimangono sul marroncino andante, cuoio e avana. Niente a che vedere con verde, blu e colori accesi, per carità (sono noiosa, lo so). Se siamo in due a fare questo picnic (perché non è detto che in solitudine sia meno bello) possiamo affidare lo zaino superattrezzato al nostro compagno/a e noi andare -sempre con vestitino a fiorellini- libere e spensierate anche solo con il cestino semplice.

Ti dico subito che con lo zaino puoi davvero fare un picnic di tutto rispetto. Il cibo ci entra e anche parecchio se opportunamente messo in contenitori. Ha diversi scomparti e tutti perfettamente organizzati. Già il fatto di poter tenere ancorato il plaid lateralmente ci fa guadagnare tantissimo spazio, senza contare il fatto di averlo a portata di mano subito perché tutte le manovre di organizzazione vanno fatte proprio dopo averlo steso sul prato. Questo è uno zaino per quattro però onestamente tutto quello che è da quattro lo classifico come per due in questo caso. Perché un piatto in più può servire e con due coltelli, due cucchiai e due forchette d’avanzo non si deve stare a pensare alle posate extra per prendere eventualmente il cibo, tagliare la frutta e tutto quello -senza bisogno di ulteriori esempi- che può capitare a tutti durante un pasto. Ci sono anche i tovaglioli – in un tema che ricorda vagamente Burberry e lo scozzese in genere- di stoffa che trovo molto chic perché il picnic, diciamolo, è tremendamente chic e trasformarlo in una scampagnata disorganizzata è un attimo. Che per carità bella pure la scampagnata organizzata ma qui vogliamo essere catapultati in quel film drammaticamente romantico, oh.

Lo zainetto si è superato poi perché se da una parte c’è il porta plaid dall’altra c’è il porta borraccia. E vogliamo non averla? Per il tè o caffè non importa. Potrebbe pure servire per qualcosa di alcolico che non mi sovviene essendo un’astemia incallita e non avendo mai bevuto alcool in vita mia (sì. è tutta farina del mio sacco. Incredibile no?).

Non è promosso questo zainetto, è strapromosso perché la finezza del piccolo sale e pepe non è da tutti e neanche l’apribottiglie che gira che ti rigira serve sempre. Anche se nel “cosa occorre per un picnic perfetto” a caratteri cubitali io scriverei: coltellino svizzero. Tengo sempre il coltellino svizzero in macchina e più volte mi ha salvato la vita. All’aperto e in queste situazioni può davvero aiutarti moltissimo.

 

 

Il cesto classico da Picnic Rettangolare (il SOGNO!)

Eh. Su questo proprio c’è da poco da dire se non: perfetto. Magari perfetto non lo è per il trasporto perché risulta, senza girarci tanto intorno, pesante e quindi per brevi tragitti di sicuro. Esteticamente -neanche a dirlo- è il mio preferito. Il classicone intramontabile che ti fa cedere il cuore quando lo vedi, insomma. Che puoi avere tutte le comodità del mondo ma poi davanti al classico: Buuum. Cadi come una pera cotta. In questo caso poi c’è talmente tanto spazio sia per inserire quello che vuoi sia che trovi collocato magistralmente che si creano le condizioni perfette. Ci sono pure i bicchieri di metallo come una volta e zero plastica. Esiste qualcosa di meglio? No.

L’ho preferito da due perché comunque con lo spazio che c’è si può davvero pensare di portare una piccola pochette a parte per le posate. Le cinghie di cuoio con gli agganci dorati sono una meraviglia e il preferire il cucchiaino al cucchiaio annuncia che ci sia un dolcetto da gustare ed è pura magia. Spazio per la borraccia e il plaid laterale e anche un cestino aggiuntivo dove magari mettere un tovagliolo ricamato e del pane. Semplicemente perfetto in ogni aspetto. Risulta sicuramente più trasportabile rispetto ai due cesti perché non ha il manico di vimini ma un manico da valigia che risulta più comodo e ben saldo. Tutto rivestito da stoffa e questo fa sì che gli spazi possano essere meno disordinati e il contesto visivo assolutamente impagabile. Di questi ne trovi davvero ovunque e pure su Amazon. Fortnum & Mason preferisce il cesto e non questa forma più coloniale. Delizioso e scenografico, il cesto classico rettangolare è perfetto per la fotografia drammaticamente romantica, indiscussa protagonista di questo momento.

Plastica?

Mai come in questo periodo storico non dobbiamo neanche pensarci. Il picnic con la plastica è davvero poco chic e in primo luogo assolutamente contro ogni principio morale che tutti noi -io per prima- dobbiamo imporci. Portandoci dei sacchetti o contenitori dove poter inserire la roba sporca non sarà un problema e poi laveremo tutto a casa. L’idea della plastica è RACCAPRICCIANTE. Tanto vale stare a casa, lasciatelo dire. Non muoverti se devi fare questo al mondo e alla tua immagine :-p

 

E poi?

Nel secondo capitolo “Come organizzare un picnic perfetto” magari ci soffermeremo un po’ di più ma è giusto ricordare che se il contenitore è la cornice della nostra favola non bisogna dimenticare alcune accortezze che faranno la differenza e pure tanta.

  • Ombrello. Lo so che non vuoi fare l’uccello del malaugurio ma il periodo dei picnic corrispondere pure al periodo del tempo pazzo e quindi un ombrello potrebbe esserci amico (io lo lascio sempre in macchina ma se non sei in macchina? Ahia).
  • Una tela cerata: perché a volte il prato è bagnato e umido e se ci metti il plaid e poi ti siedi sopra forse tutto il resto andrà storto e ci sarà malumore. Ritrovarsi con i vestiti bagnati o umidi fuori casa bello non è.
  • Cuscini, candele, fiori: sì, strepitosamente romantico ma anche esagerato. Perché se nell’immaginario comune i cuscini e le candele non possono mancare quanto i fiori, c’è da dire che da un punto di vista organizzativo tutto potrebbe risultare leggermente complicato, no? Un cuscino, qualora avessi spazio, sarebbe l’ideale per la piccola pennichella post pasto o magari per la lettura di un libro o per fissare le nuvole. Magari di quelli gonfiabili estivi, che ne dici? Quelli sono facilmente gonfiabili e quando li sgonfi occupano pochissimo spazio.
  • Protezione solare e creme anti punture: sei fuori e non bisogna dimenticarlo. Può esserci -nella malaugurata ipotesi- una puntura di insetto o troppo sole. Nel dubbio porta con te giusto l’occorrente per essere pronta a questo tipo di evenienze.
  • Libri, carte, giochi da tavolo: Arriverà il momento dell’ora che faccio? Che siamo soli o in compagnia e queste potrebbero essere delle buone alternative. Tra l’altro esistono in commercio i giochi da tavolo travel (li vendono anche su amazon) in formato ridotto proprio per questo tipo di esigenze. Ascoltare musica è sempre bene con le cuffie; a meno che non si sia in un luogo disperso (ed è meglio di no) e non si dia disturbo agli altri.
  • Fogli di alluminio: più che la pellicola portati qualche foglio di alluminio per ogni evenienza e anche per conservare posate sporche o similia. Potrebbero tornarti davvero molto utili.
  • Cappellino e sciarpetta leggera: che non si sa mai il tempo ed essere previdente è sempre la scelta migliore.
  • Buste della spazzatura: non c’è neanche bisogno di dirlo ma organizza benissimo questo aspetto. È importantissimo collocare tutto al posto giusto perché creerai di sicuro dell’umido e dell’indifferenziata. Quello che puoi chiaramente differenziare, neanche a dirlo, lo farai senza alcun problema.

 

Che ne dici? Ci vediamo presto per la seconda puntata: Come organizzare un picnic perfetto!

 

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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