Negli ultimi anni ci è stato svelato questo fantomatico trucchetto come fosse il segreto di Fatima. Ma, onestamente, non è stata chissà quale rivelazione perché le nonne il “trucchetto” lo conoscevano, eccome. Circa un lustro fa.
Il trucchetto?
Prima di infornare -se non addirittura friggere- è meglio far cuocere per qualche minuto la patata in acqua bollente (meglio se con un pizzico di bicarbonato mi dicono ma mia nonna non lo metteva). Se solo le nostre nonne fossero state tutte in grado di sapersi destreggiare con l’internet qui non ce ne era nessuno! Soprattutto per me, che sono sempre stata una schiappa in cucina (nonna si stupiva sempre di come una incapace di preparare la moka fosse arrivata a spiegare a pavlova. Nonnina mia continua a restare un mistero!)
Altro che trucchetti, segreti e “ti dico cinque cose”. Le nonne le sanno tutte. Le hanno sempre sapute Tutte. E anche questa la sapevano già. Amarle infinitamente e onorarle è davvero il minimo che si possa fare.
Lascio cuocere non finché affonda la forchetta ma molto prima. Trovo che vengano ancora più croccanti se la forchetta fa fatica. Poi le raccolgo in un recipiente e aggiungo olio e spezie. Aggiusto di sale ed eventualmente di pepe e poi a 220 o comunque a temperature piuttosto alte e via. Colpo di grill sul finale per una croccantezza maggiore e il gioco è fatto.
E quando fa caldo e non ho voglia proprio di accenderlo? Friggitrie ad aria, amica mia! La svolta dal 2018. Grazie al mio amico Claudio.