Ricette Vegetariane e Vegane

Uno Smoothie tutto verde

Il Nippotorinese dice che 72 ore senza dormire sono “un po’ esagerate”. Quando muove la testa ritmicamente a destra e sinistra quasi esprimendo quell’emozione che noi umani conosciamo per “eh non va bene no no no no” è sempre una grande sorpresa. Esso si relaziona talvolta in maniera umana. Forse prova addirittura sensazioni terrestri. Ma non ne sono poi così sicura, vabbè.

E comunque per dire che. Sono servite solo 72 ore ininterrotte per ripristinare e sistemare alla meno peggio il mio Project 12  da troppo tempo abbandonato (nel virtuale). Ho raccolto il materiale e pian piano cercherò di sistemarlo, rielabolarlo e (ri)adattarlo. E. Sino a che i signori con la camicia bianca allacciata non citofoneranno, insomma. Ed è difficilissimo scrivere citofoneneneranno dopo 72 ore di veglia continua. Iaia in Wonderland, Phobialand, Sushiland (ho ritrovato vecchie foto che mi hanno commosso non poco), Fashion Eater a cui tengo tantissimo. Per non parlare di Sweet Nightmare che è una sintesi di altri tre progetti e. E poi ho raggruppato tutto, cestinando per sempre Iaia Monogatari e frizzi e lazzi, in Iaia Ya e Iaia Art. Ya, in Giapponese significa Laboratorio e Iaia Ya sarà proprio il mio laboratorio nell’iperuranio dove compariranno Favole Nere, Racconti e tutto quello che concerne le lettere. Iaia Art, nonostante il nome fastidiosamente altisonante, farà lo stesso ma per tutto quello che concerne grafica e annessi (Kokoroland è stato silurato e ne farà parte proprio come Kokobot, sigh). Kodomoland, Cookieland, Garden Gnome, Muffinland ed Eggland sono rimasti invariati e proseguiranno il loro percorso; ammesso ce ne sia uno predefinito.

E ho cercato di sintetizzare. Sembra buffo anche solo dirlo con sarcasmo figuriamoci senza (come sto asserendo in effetti io). E’ un sunto di tutti i sogni, fobie, visioni e personaggi che mi vengono a trovare e che vado a cercare. Mi occorrono altre 72 ore minimo di insonnia e posso partire seriamente pubblicando quello che frulla da un po’. Solo che oggi è Domenica e letteralmente: voglio godermela tutta. Spiaggiata su un divano. Non voglio sentire una mosca. Se sa suonare Chopin però, ecco. In quel caso sì. Potrei sentirla.

Ho sempre creduto di perdere il senno mentre disegnavo ascoltando musica classica. E. Il momento è arrivato. Solo che non avevo immaginato che sarei stata così felice. E allora perché mai non dovrei cedere alle lusinghe della pazzia?  Enjoy.

mica ho dimenticato l’angolo Smoothie eh? (sparatemi) Solo che forse e dico FORSE io ho troppi progetti, angoli, rubriche, emancoioloso pure per quanto concerne il Gikitchen. So però che non ne dimentico neanche uno. Il Nippotorinese ci spera. A volte mi colpisco la fronte e urlo “masantapizzetta ho dimenticato l’angolosmoooooooooothie! oggi ti bevi uno smoothie” oppure “ma santapizzettaaaaaa ho dimenticato l’angolo sushi! Oggi mangi giapponese!”. Poi però alla quinta volta del santapizzetta mi risponde sempre “e quando lo facciamo l’angolo Iaia?”.

Io ci resto male. Metto il broncio (più ancora di quello che madre natura mi ha donato. Ma perché non ne davi un po’ a tutta quella gente desiderosa di botulino?! perchèèèèèèèèèèèèè?!?!). Litighiamo (nel senso che io litigo  da sola e lui ridacchia mentre legge) e insomma: routine.

La solita routine noiosa di ogni coppia noiosa che beve smoothie non noiosi (colpo di scena! tadan!).

( e l’angolo Iaia se qualcuno si entusiasmasse con le zucchine bollite io lo farei pure ma per certo so che Max mi tira dietro un guanciale di Norcia di otto chili sulla testa, uff)

Adoro questo smoothie anche se è verde e lo adoro anche se ha il kiwi. Ovviamente sono sotto l’effetto allucinogeno da semini di kiwi perché altrimenti non si spiega. Il Kiwi non è che mi faccia impazzire ma viste le proprietà e considerato che sono vecchia e ho bisogno di antiossidanti ed elisir di giovinezza (oltre che di scrub e maschere costose ahem) lo tracanno zitta zitta e dico buono. Si buttano tutti gli ingredienti (VERDI! maledettisonotuttiverdi!)  nel frullatore o nel bicchierone del frullatore a immersione. Si frulla e si beve. E si beve ad occhi chiusi per chi viene turbato dal verde come me (oh l’ho bevuto zitta zitta con il naso tappato come fosse una medicina. Ma il Nippotorinese mi ha detto di dire che è buonissimo perché dice che lo è davvero).

Insomma se anche tu hai gusti orrendi e ti piace l’avocado. E ti piace il kiwi. E ti piace lo zenzero (oh bastava mettere il coniglio ed eravamo a posto perché è l’elenco del terrore per me), frulla come non ci fosse un domani.

In realtà credevo che sarei morta stecchita e invece sono viva.

Ahem fino ad ora intendo, forse…

*cadde per terra sputacchiando roba verde con semini dal lato destro della bocca.

Che immagine meravigliosa è? eh?

Ingredienti per 2 Smoothie

 1 avocado, 3 kiwi, 1 lime, 1 pezzetto di zenzero fresco, 300 ml di acqua, 4 cubetti di ghiaccio.

Altri Smoothie eseguiti qui al Gikitchen?

Nella mia più totale incapacità di intendere e volere ho acquistato su Itunes Paranormal Activity 3. Non noleggiato a 3.99 euro eh. Proprio acquistato. Nel senso che volevo cliccare su “noleggia” ma ho sbagliato. Vecchiaia a parte. Per dire che mai qualche visione stupida del genere mi turba ma mi propino in endovena roba ridicola a prescindere perché è una missione la mia.

Bene. Uno e due erano stati discretamente divertenti quanto una puntata di Benny Hill e solo il cielo sa quanto detesti le gag inglesi di Hill. Il terzo episodio è inquietante. Un colpo di scena inaspettato. Disturbante a tratti. Raramente mi è capitato di avere un sussulto e di ripensarci.

Per dire che se vi capitasse a tiro mi piacerebbe sapere semmai ci sia stato un sussulto anche da parte vostra e soprattutto quando. Credo fortemente sia solo una la scena degna di nota *sguardo inquietante che fissa il monitor e si guarda intorno con fare circospetto*.

Ed io morbosamente curiosa di sapere quale sia per voi.

(e quando parlo rivolgendomi con la seconda persona plurale, oltre che sentire l’irrefrenabile voglia di schiaffeggiarmi, avverto proprio un fastidio. La smettete di stare oltre lo schermo e venite qui a passare la domenica con me con le mosche che suonano Mozart e il Nippotorinese con atteggiamenti umani? Grazie)

Da Fashion Eater: Vanità in Movimento >>> 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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