Ricette Vegetariane e Vegane

Un Risottino al Salmone, Limone e Menta

Quando mamma mi ha visto arrivare con questo canovaccio (e pure il grembiule) romantico dai petali rosa svolazzanti e richiami verdi, ha capito che il mio esaurimento non fosse solo clamorosamente confermato ma che fossimo già a uno step che va OLTRE.

Ecco perché non sono proprio da fiore, petalo, canovaccio shabby romantico radical chic in coordinato, io.

Ma pare che si cambi e questa nuova verione pink country mi terrorizza. L’Ikea sta sortendo su di me degli effetti devastanti ma non credo che sia questo il punto (o sì?).Al Nippo ultimamente piace e molto il salmone. Che sia nella versione fresca o affumicata quindi io da “ppprava pammmpina” eseguo piatti salmonosi invocando il perdono di questi deliziosi (e detto da me non è per quanto concerne il gusto) e saltellanti pesciolotti che adoro. Con mio enorme rammarico devo pure asserire che fotograficamente il salmone è fotogenico assai e se abbinato con determinati corredi culinari diventa davvero estasiante da un punto di vista estetico. A questo semplice risottino sul quale non mi dilungherò per quanto concerne la preparazione, è stata aggiunta soltanto la freschezza della menta e l’acidità del pompelmo e limone. Ecco sì. La nota del pompelmo è quella che vorrei far risaltare. Basta raccogliere il succo di pompelmo insieme a quello del limone e adoperarlo quando il pesce sta sfrigolando un po’ nella padella antiaderente senza alcun tipo di grasso aggiuntivo perché adoperare l’olio sarebbe assurdo. Sfumarlo quindi con il succo e spegnere il fuoco perché la cottura eccessiva non è necessaria e aggiungere un bel po’ di menta freschissima tritata.

In questo caso il risotto è proprio ancora una versione estiva. Non è mantecato e amalgamato ma è più una versione “insalata” che si unisce al condimento solo dopo. Il risultato è piaciuto e anche parecchio. E mentre mi ripromettevo una versione glassata inserita nel riso, mi sono detta che devo assolutamente rifare i bagel perché al Nippotorinese nella versione accompagnata dal salmone affumicato erano piaciuti parecchio. Del resto è anche tempo di far chutney e conserve che ben si accompagnano anche al pesce e ai bagel. E’ tempo di lievitati, di forno e di spezie. Di condire l’aria con l’odore di biscotto e di cominciare.

La voglia di plaid, film, abbracci stretti stretti e lunghe dormite. Un libro. Il camino e.

E vabbè non svegliatemi da questo sogno, grazie.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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