Praticamente sulla Pagina Facebook poi Roberta un giorno come se mi stesse semplicemente augurando il buongiorno scrive: “ti ho messa sul mio libro”.
Spatapumpete (sempre quel suono sì. Iaia caduta dalla sedia).
Ah. Sul tuo libro? AriariariSpatapumpete. Ma facciamo chiarezza nonostante l’emozione.
Roberta D’Ancona, palermitana che vive a Roma, è una giornalista specializzata nell’ambito della gastronomia e dell’enologia. Ha pubblicato La cucina romana di mare, Yogurt: antiche origini e moderne ricette tra piacere e benessere, La cucina romana e dal 2011 cura il blog “In cucina con Roberta”. Esce adesso con Cucina Italiana 2.0 edito da Giunti. A tavola con i Food Blogger. Un ricettario dove si susseguono molte ricette firmate dalle Food Blogger che popolano la rete. Avrò modo di inserire questa adorabile opera nella Libreria di Iaia, dove deliro circa le mie letture culinarie perché è chiaro che avendolo appena acquistato non ho ancora ben potuto consultarlo e goderne a pieno. Le prime impressioni sono più che positive. La carta, le schede, i consigli, è tutto fatto ad hoc. Figurano tra l’altro nomi che ben conosco sulla rete e che stimo ma ribadisco mi piacerebbe scriverne più nel dettaglio.
Io grazie al cielo non compaio come Food Blogger perché chi mi conosce anche solo un po’ sa che non amo definirmi tale nonostante le apparenze ingannino (ovviamente. chiaramente. giustamente). Che la figura della Food Blogger è una cosa seria e io ci tengo davvero a estraniarmi in quanto NON degna. Io non so cucinare. Io sto imparando ad amare il mio nemico disegnando. E giocandoci. Con tutti voi; che è molto diverso.
Mi lusinga oltremodo il fatto che insomma si parli delle FumettoRicette, che indiscutibilmente sono il “mio tratto distintivo” (ormai me le dico da sola. nnamobeneno?). Si parla non solo delle mie immagini che Roberta definisce belle e originali provocandomi rossori paonazzi ma anche del mio spazio dedicato ai Bimbi (kodomoland), della mia App Gikitchen su App Store e della mia smania di iphonographer e instagram. Ne sarei stata lusingata a prescindere anche se avesse messo la mia foto da ritagliare per appiccicarla al muro e tirarmi freccette con amici e parenti; perché è chiaro che chi intraprende un determinato percorso deve non solo accettare le critiche e imparare da queste e quando si tratta di complimenti e di parole lusinghiere (che spero di meritare) si raggiunge l’apice della felicità ma. Ma essere addirittura riconosciuta è una soddisfazione enorme. Per me.
Arrivare per quello che sono. E non per quello che sembro.
Roberta centra il punto scrivendo dei miei pasticci visivi. Dei miei strambi dolcetti vegani. Senza glutine e mostruosità al microonde. E trovo che tutto questo sia delicato, rispettoso, professionale e difficile. Stima imperitura per questa grande autrice.
Grazie infinite Roberta.
E voi? Correte a comprare il libro che comunque la mia faccia c’è e si può pure ritagliare per i motivi “di cui sopra” ma soprattutto perché vanta ricette di tutto rispetto e la selezione è appassionante assai.
Io ho acquistato il Libro su Giunti (ma lo trovi anche su Amazon).