Ieri molto intelligentemente (come sempre del resto) ho delirato circa le crepe e non ho lasciato neanche la ricetta. Fortuna che non è un food blog ma solo il delirium neuronalorum (esiste) di una psicolabile che ha appena urlato al muratore “se canta ancora LUGLIOCOLBENECHETIVOGLIO giuro che NONRISPONDODELLEMIEAZIONI”. Ammesso che ne abbia mai risposto).
(preferisco Gigi D’Alessio perché almeno non so i testi. Mi ritrovo a dire “ahi ahi ahi ahiiii anche tuuuuuuuuuuuu in riva al mare”. E non è cosa buona e giusta)
E’ davvero difficile per me potermi organizzare quando stanno togliendo del marmo da una scala lunghissima. Fare le VideoRicette implica dover parlare nel cuore della notte. E se nel cuore della notte salta la luce è difficile. Scrivere roba vagamente “leggibile” con un rumore perforante deconcentrerebbe anche un Guru Buddhista. Disegnare quando si ha mal di testa è impossibile.
Seppur il mio lavoro consista nell’esternare le mie più grandi passioni e per questo ringrazio baciando a terra dove è più sporco, un minimo di stabilità mentale-emotiva (per quanto possa nel rovescio della medaglia generare caos e inventiva) occorre. I muratori, il rumore, i martelli. A tal proposito voglio regalarvi una rara perla giusto per un aperitivo. Nel caso vi appassionasse la vicenda farò reportage con video di tre ore. Anzi potrei fare proprio una videoricetta di Cannoli in cialda di mattoni con ripieno di ricotta e calce insieme a loro.
Qui cantava Vagabondochesonoio. Clicca per sentire quello cui le mie orecchie sono costrette a sopportare dieci ore al giorno MINIMO (chi dice che al Sud lavoriamo poco si becca in faccia un ceffone epocale).
La proposta di oggi è talmente semplice quanto vergognosa. L’ho preparata però. E fotografata e quindi la conservo nell’archivio. Si tratta di una semplicissima crepe con spinaci e besciamella, che se preparata in casa senza ricorrere all’industriale è inutile specificare che renderà molto di più dal punto di vista gustativo.
L’unica nota “diversa” è stata quella di far saltare gli spinaci freschi in olio con aglio che poi ho tolto e una spruzzatina generosa di limone. Come accade con i broccoli la presenza del limone permette di trattenere maggiormente il ferro contenuto all’interno delle preziose gemme verdurose. In più il Nippotorinese ha gradito non poco questa nota agrumata che si può accentuare anche grattugiando la scorza (preferibilmente non trattata biologica. Altrimenti vi prego lavate bene perché potrebbe fare MOLTO male).
Nulla quindi da spiegare, ci mancherebbe altro. Solo Crepe (con ricetta base che se vi va trovate qui) con besciamella (io l’ho preparata con il Bimby, confesso) e spinaci saltati in olio extra vergine d’oliva e spicchio d’aglio intero poi tolto. Tutto sfumato con tanto succo di limone e scorza grattugiata. Per questo motivo non ho adoperato la noce moscata per aromatizzare la besciamella che avrebbe leggermente cozzato con l’insaporimento agrumoso (scrivo benissimo sì).
E.
E NON SO SCRIVERE PIU NULLA perché continua a gridare che è un Vagabondo.
Suppongo sia una profezia perché adesso vado lì con tutta la calma che ho in corpo. Lo corco di mazzate e lo abbandono in autostrada. Potrà cantare Vagabondochesonoio a bordo guard rail con cognizione di causa (ero un tipo tranquillo una volta. Calmo. E tranquillo).
(quando non lo so, ma chi può smentirmi? Nessuno)
(‘nsomma)
Crepe letteralmente significa velo.
Per quattro persone:
Sbatti in una ciotola 3 uova intere. Amalgama le uova e 120 gr di farina setacciata con un pizzico di zucchero e uno di sale. Diluisci il composto con 2,5 dl di latte freddo. Infine unisci una noce di burro fuso ma freddo. Mescola fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Profuma con un cucchiaio di Grand Marnier se vuoi ma è facoltativo. Fai riposare la pastella un’ora. Scalda una noce di burro chiarificato in una padella antiaderente e versane una cucchiaiata. Falla scorrere lungo tutta la superficie. Fai cuocere e appena la parte appare solida staccala dal fondo con l’aiuto di una spatola e girala. Falla cuocere per un altro minuto affinché anche l’altra parte sia cotta. Prosegui fino all’esaurimento della pastella (la prima crepe generalmente viene maluccio).