Ricette Vegetariane e Vegane

Crepes con i Mirtilli

Delle crepes antipatiche (ma comode) ho farfugliato qui riguardo alla base e poi in moto crepppposo improvviso mi ero lanciata in diverse varianti sia dolci che salate; una su tutte Besciamella e Spinaci (qui la ricetta) . Niente di speciale o trascendentale o fantasioso, insomma. Comune, gustosa, semplice e via. Come lo è anche la “ricetta” se di tale si può parlare che ha come base sempre la suddetta antipatica (ma comoda) crepe e un ripieno di mirtilli. Preparato fresco e in essenza composta (confettura leggerissima fatta in casa con l’aggiunta di pochissimo zucchero). Il tutto servito con panna fresca montata e spolveratina di zucchero a velo, come impone appunto la semplicità del caso.

La particolarità?

Uhm forse il fatto che all’interno della confettura velocissima di mirtilli ho aggiunto un po’ di salvia fresca. Ora lo so che l’abbinamento mirtillo e salvia pare tanto da dentifricio (esiste lo giuro!) ma è un connubio piacevole al palato a patto che non si esageri. Ultimamente, complice la voglia di tornare da Ottimo e uccidermi di arancia-basilico e limone-salvia o lime-menta, le provo tutte anche se per dovere di cronaca devo confessare che questa ricetta (e foto) risalgano all’inverno più rigido (vabbè qualche mese fa, dai). Proprio perché come anticipavo ieri la voglia di cucinare c’è e lungi da me trascurare il blog (dovessi pure non dormirci la notte!) sto rispolverando tutto l’archivio portando alla luce quello che di più vecchio c’è perché non ho mai più intenzione di postare la Cassoeula il 10 di Giugno.

Crepe letteralmente significa velo.

Per quattro persone:

Sbatti in una ciotola 3 uova intere. Amalgama le uova 120 grammi di farina setacciata con un pizzico di zucchero e uno di sale. Diluisci il composto con 2, 5 dl di latte freddo. Infine unisci una noce di burro fuso ma freddo. Mescola fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo. Profuma con un cucchiaio di Grand Marnier se vuoi ma è facoltativo. Fai riposare la pastella un’ora. Scalda una noce di burro chiarificato in una padellina antiaderente e versane una cucchiaiata . Falla scorrere lungo tutta la superficie,. Friggila e appena la parte appare solida staccala dal fondo con l’aiuto di una spatola e girarla. Falla cuocere per un altro minuto affinché anche l’altra parte sia cotta. Prosegui fino all’esaurimento della pastella ( la prima generalmente viene maluccio)

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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