Ricette Vegetariane e Vegane

Il Plumcake con Pomodori secchi e Pistacchio? Si puòòòòòòòòò fareeeeeeeee


Eccezionale questo plumcake (sono esaurita e mi dico eccezionalequestoplumcake da sola. Centodiciotto? centodiciotto SONO QUIIIIIIIII!!!!!!!!!!) per un aperitivo salato o come semplice accompagnamento a un’insalatina dove lancerei pomodori secchi ovunque. Perfetto in qualsiasi occasione e suppongo anche per essere imbottito con qualche salume, visto che il Nippotorinese non ne ha affatto disdegnato l’idea quando gliel’ho servito con un po’ di Lardo di Arnad appena tagliato.

La realizzazione è semplice e veloce e se si ha a disposizione un’impastatrice o il Bimby sicuramente il tempo verrà dimezzato se non di più.

30 grammi di lievito di birra, 1 dl di acqua, 500 grammi di farina, 1/2 cucchiaino di zucchero, 2,5 dl di latte, 1 uovo, 80 grammi di burro, 100 grammi di parmigiano grattugiato fresco, 10 grammi di pistacchi (o noci) , 100 grammi di pomodorini secchi (meglio se non salati) tagliati leggermente (i miei erano pachino)

Fai sciogliere il lievito in una ciotola con acqua tiepida. Versa la farina sul piano e al centro unisci il lievito, lo zucchero, un pizzico di sale e poi il latte poco alla volta continuando a impastare. Rompi l’uovo e separalo dall’albume in due diversi recipienti. Aggiungi all’impasto il tuorlo e il burro ammorbidito a temperatura ambiente. Appena raggiungi una consistenza elastica forma una palla e lascia riposare. Trita i pistacchi e taglia i pomodorini secchi. Riprendi la pasta e aggiungi il formaggio e i pistacchi ridotti in polvere. Ricomincia a impastare. E poi aggiungi i pomodorini. E impasta nuovamente in modo che si attacchino all’esterno. Metti il tuo composto dentro un recipiente. Coprilo e fallo riposare per un’ora almeno in un luogo fresco e asciutto. Mettilo dentro un recipiente classico per plumcake (se non è di silicone imburra le pareti) e poi fai cuocere a 200 per 40 minuti almeno. Il forno come sempre deve essere già caldo. Sulla superficie prima di infornare spennella con l’albume sbattuto che ti è rimasto (e puoi pensare pure di buttare ancora un po’ della polvere di pistacchio).

Infila uno stecchino di legno. Se è asciutto tira fuori. E aspetti che si freddi prima di servire.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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