e Beverly Hills 90210 (che c’entra? c’entra!)
La collana di Pop Corn è un evergreen e lo ripeto da anni (te la sei miracolosamente persa? bene. Si può sempre recuperare e cliccare qui) e da un po’ lo faccio sostenendo che senza il wasabi proprio non sanno di niente (ti sei perso i pop corn al wasabi? ahia ahia ahia! smettila di preservare i tuoi neuroni e clicca qui!). Su twitter ho messo la foto di Nanda, la mia mammina appassionata di Pop Corn (che altrimenti qui si ricomincia a fumare per il nervosismo e cerchiamo di rimediare come si può), che stringe forte uno dei regali di Natale che io, Nippo e Turi le abbiamo fatto ovvero:
una macchinetta fiammante Sforna Pop-Corn ad aria calda.
E’ felice come una bimba e ha già comprato otto tonnellate di mais da fare esplodere in questa piccola “camera ad aria” caldissima. Perché sì l’aggeggino ne sforna a ciotoline stracolme senza l’ausilio dell’olio così che Nanda può spaparanzarsi sul divano e guardare le repliche de Le Tre Rose di Eva sgranocchiando come una scimmietta impazzita allo zoo nell’ora di punta (mamma perdonami il parallelismo ma era molto incisivo. E pure canino. Ok la smetto).
Con i pop corn nella zuppa (presto ne parlerò) e nei cupcake (presto ne parlerò) e nei brownies (presto ne parlerò) e nelle torte e negli impasti e negli negli (prestoprestoneparlerò ma si sarà fatto tardi lo so) non mi stupisco più di questa infinita versatilità . Mi sento quasi quasi un pop corn anche io. Camaleontica nell’anima, apprezzo chi riesce a trasformarsi e rielaborarsi, ergo stima immensa per questa nuvoletta insapore che diventa appetitosa, salata e dolce. Ma anche torta, zuppa, barretta e biscotto. Pure torrone eh. Ma pure pizza. Sì perché mi sono messa in testa che voglio fare la pizza di Pop Corn. Nessuno osi chiedermi su cosa stia vaneggiando. Nel mio iperuranio sforno Pizze di Pop Corn. E tutto quello che accade lì viene traslato nella realtà . Pizza di Pop Corn sarà , al grido di SIPUOOOOOOOOOOOFAREEEEEEEEEEEEEEEEEE.
Queste barrette di Pop Corn sono sorprendenti e personalizzabili. Ci posso mettere dentro i pistacchi? Sìììììììììììì. Ci posso mettere dentro le noci? Sìììììììììììììììììììì. Ci posso mettere dentro smarties-noccioline-pistacchietti-tuttoinsieme? Sìììììììììììììììììììì. Ci posso mettere pezzetti di volpino del vicino? Sìììììììììììììììììììììììì. Ci posso mettere pure il cioccolato? Sììììììììììììììììììììììììì. E ve lo dice una che è diventata 140 chili sostenendo fermamente che il pop corn con il gelato èlamortesua. A sedici anni sostenevo fermamente, infatti, che i pop corn nel gelato fossero buonissimi. Un po’ come dire che spaghetti e ketchup sono da Masterchef, per intenderci. Solo che l’aveva detto Brenda Walsh. Li mangiava con Donna e Kelly quando parlottavano di amori nelle loro ville ammmerrigggane tra party in piscina e relazioni peccaminose che ora sembrerebbero caste e adatte a una fiction ambientata in convento.  Fatto sta che Brenda non aveva fatto in tempo a dire “facciamo gelato e pop corn?” che io ero già lì a mangiare la megaschifezzabuonissima con loro.
Insomma il mio destino era scritto. Fare correlazioni visioni-cibo e delirare. Quando per il futuro non c’è bisogno alcuno di una palla magica e un tavolino a tre piedi ma solo di un bravo psichiatra. Che io lo avevo pure trovato (Montemaggi ti ricordi di me? MI MANCHI!) ma il problema è stato proprio che. L’ho abbandonato (lui suppongo prosegua la sua brillante carriera che io stavo giustappunto compromettendo). Queste barrette potrebbero insomma essere intinte nel gelato per rievocare Beverly Hills 90210 (non ricordo il mio CAP ma quello della famiglia Walsh, sì. Il che la dice lunga) e pure essere ricoperte di cioccolato fondente. Ma pure ricoperte di cioccolato fondente e inzuppate nel gelato e fritte in pastella come nei miglior ristoranti cinesi.
Insomma. Che sia un fine settimana di schifezze. Tanto abbiamo preso tutti quindici chili in media. Che saranno mai altri dieci chili? Stando ai fianchi di Brenda Walsh, distante anni luce dai modelli attuali, potremmo pure perdonarci e rifarci aun modello fisico ben più sano.
(la ricordavo magrissima santo cielo! Rispetto ad adesso pure Kelly sembra bella in forma. E’ il delirio. ARIDATECELACICCIA!)
(soprattutto al cervello)
(qualcuno può dirmi che ho i nani più belli del mondo o devo spaccare tutto? No Mamma tranquilla. Non spacco la macchinetta-spara-popcorn)
La Ricetta
Ingredienti per 12 barrette
di media grandezza, circa
- 60 grammi di pop corn già pronti
- 130 grammi di mandorle spellate (ma di quelle proprio buone di Avola, santoDYLAN!)
- 230 ml di sciroppo d’acero
- 180 grammi di zucchero di canna
- 1 pizzico di cannella (il mio pizzico è un chilo)
- burro per ungere (o olio. Che mica tutti possono mangiare latticini eh)
Ungi una teglia con burro o olio. Nel frattempo in un pentolino scalda lo sciroppo d’acero e lo zucchero di canna e la cannella aggiungendo 50/60 ml di acqua. A fuoco molto debole mescola continuamente e fai sciogliere lo zucchero. Unisci pop corn e mandorle leggermente spezzate in un recipiente bello capiente. Quando lo zucchero raggiunge una temperatura di 112 gradi circa (se non hai il termometro non spaventarti. Deve naturalmente bollire. E molto, formando tante bolle e il colore apparirà leggermente più scuro) versa sui pop corn e le mandorle. Mescola per bene in modo che sia i pop corn che le mandorle siano completamente impregnati dello sciroppo e con movimenti rapidi (dipende dalla temperatura che c’è in casa e da diversi fattori ma cementa ben presto) versa tutto in teglia. Livella per bene e poi, quando avrai un monoblocco ben rigido, con l’aiuto di un coltello ricava le barrette secondo la dimensione che preferisci: le tue sfiziosità al pop corn sono pronte. Si conservano benissimo per giorni (anche per una settimana) se opportunamente conservate in un ambiente asciutto (nella scatola di latta sarebbe il massimo).