Somiglia moltissimo all’insalata di frutta che avevo fatto qualche anno fa con il lime e l’agave e che se ti fa piacere puoi trovare cliccando qui (tra l’altro in questo post trovi una sfilza di ricette davvero interessanti. E non lo dico perché le ho confezionate io e ho delirato al riguardo ma proprio perché quando le ho viste mi sono detta maguardaquantosonointeressantiquestericettechilehafatte? Salvo scoprire che ancora nessuno ha chiamato il 118 per rinchiudermi in una stanza insonorizzata e buttare le chiavi come è giusto che sia).
Insomma per dire che pranzo spesso e molto volentieri con enormi e gigantesche ciotolone di frutta. Ma proprio vasconi dove potrebbero nuotare lottatori di Sumo, eh! (ma perché mai un esempio calzante, incisivo e razionale io?). Vorrei fossero le mie monetine questi pezzotti di frutta e io Paperon de Paperoni. Puffete. Dentro. A bocca aperta cercando di spazzolare tutto e anche il più presto possibile. Grattugiare sopra la scorza del limone, arancia, mandarino o pompelmo è proprio una mia grande passione. Non mangio il miele da anni (a prescindere dalla mia alimentazione vegana) e non sono mai stata una vera e propria appassionata del prodotto, ma va comunque detto che quando servo agli altri queste insalate di frutta con condimento lime, miele e succo di lime è sempre un successo assicurato.
Questo per dire che il miele va a nozze e diventa uno dei condimenti base per queste vere e proprie insalate. Del resto le macedonie sono proprio queste ma chissà perché a me piace chiamarle proprio insalatone di frutta. Si possono arricchire, accostare ed equilibrare proprio come avviene con le verdure e diventano un sostitutivo di un pasto completo (anche e soprattutto la cena quando è meglio restare leggeri) da abbinare a una bella ciotolina di cereali e a un bicchierozzo di “latte” vegetale o latte senza vigolette. Biscottini, toast, marmellate o quasivoglia deliziosa crema per chi ha voglia di dolce e non salato. Per chi insomma come me si coccola con il dolce e non con una bella teglia di pasta al forno.
E ti accontenti dell’insalata di frutta? Uh. Che brutto pensiero. Non è affatto accontentarsi. E’ amarsi. Anzi a dirla tutta letteralmente: amarsi follemente. Un tripudio di vitamine e proprietà nutritive importanti che se giustamente bilanciate e accostate diventano un frullato di bontà e salute. Dopo aver riscoperto la passione per l’avocado ho ceduto pure al mio più grande e acerrimo nemico: lo zenzero (rullo di tamburi in sottofondo).
Non mi stupisco mai più di tanto ormai perché la mia vita ha subito tanti di quei colpi di scena che neanche un alieno alla porta adesso mi farebbe batter ciglio, ma se mi avessero detto che un giorno avrei idolatrato l’avocado e amato lo zenzero sarei davvero scoppiata in una sana e fragorosa risata.
Mi sono ricreduta cadendo in un loop di ovazione inaspettato e violento. Lo zenzero grattugiato e coadiuvato dal limone è uno degli ingredienti che preferisco per accompagnare le insalate di frutta. Questi mirtilli finalmente dolcissimi (sì. Sono quella che li compra anche a dicembre. Non voglio nascondermi dietro al dito e alla giustificazione “eh ma nella mia dieta ho eliminato tutti i carboidrati, proteine animali e derivati animali, quindi posso mangiarmi le fragole a dicembre senza urtare il sistema mondiale!” ma più che altro dietro al fatto che “ne ho voglia e lo mangio”. Un po’ come fa il resto del mondo, giustamente, con carne e derivati animali). Queste fragole che sanno di fragola. Questo kiwi che non sa di sapone. Se saggiamente mescolati per bene con succo di limone (ma anche pompelmo rosa) e arricchiti da radice di zenzero fresca grattugiata diventano qualcosa di idilliaco per il palato.
Impossibile rinunciarvi; anche e soprattutto al Coniglietto che si illumina, dono prezioso di Ombrettina mia.