Ricette Vegetariane e Vegane

Una Torta (Bomba!) al Cioccolato. L’ennesima, sì.

Ingredienti per 8-10 persone circa: 80 grammi di cioccolato fondente nero tagliato per bene, 150 ml di latte intero, 180 grammi di burro non salato morbido, 250 grammi di zucchero di canna, 3 uova, 250 grammi di farina, 1 bustina di lievito per dolci, 80 ml di panna. Per il ripieno come nella Sacher una marmellata sta benissimo per spezzare un po’ il gusto cioccolatoso quindi albicocche, mirtilli, lamponi, fragole o ciliegie. Per la copertura una ganache scemplissima. La mia era semplicemente composta da cioccolato fondente stemperato con un po’ di panna. Per la guarnizione in questo caso ho adoperato delle arance candite ma stesso discorso per il ripieno. Largo sfogo alla fantasia.

Preriscalda a 190. Sciogli il cioccolato con il latte a fuoco lento e poi lascia raffreddare, meglio se a bagnomaria. Amalgama il burro e lo zucchero in una ciotola e quando l’impasto è soffice e leggero aggiungi le uova una alla volta e sbatti dopo ogni aggiunta. Setaccia la farina insieme al lievito e incorpora delicatamente mescolando con cura. Aggiungi poi il latte con il cioccolato sempre lavorando per bene e inforna per 35-40 minuti controllando con uno stecchino. Se vien fuori asciutto la torta è pronta. Lascia raffreddare. Poi aggiungi eventuamente il ripieno di marmellata dopo aver proceduto al taglio e ricopri con la ganache se preferisci. Una preparazione base (bomba! Cioccolatossisssima!) che puoi riempire, adornare, coprire come più ti piace e in svariati modi. Ne basta un micro pezzetto per andare in overdose.

La verità è che era inverno quando sfornavo questa torta; credo fosse addirittura Gennaio se non Dicembre. Non pare proprio neanche il caso di riesumarla adesso in tutta la sua sconvolgente cioccolatosità ma svuotare l’archivio e programmare ricette atemporali è un po’ il mio tratto distintivo, no? Come fare andare la polenta calda calda con salsiccia e formaggio a ferragosto e due spaghettini di alga a Capodanno (del resto a Capodanno chi è che parlava di Crudismo tra piatti regionali e strutto spalmato sulle tempie? Sì sto fischiettando, ridacchiando).

Ricordo di questa torta gli occhi fuori dalle orbite di chi l’ha provata. Il risultato è esagerato e talmente cioccolatoso che pure chi ne è amante non può che collassare al grido di basta più. Corposa, resistente al palato e persistente pure. Credo che  anche dopo tre lavaggi con il Marvis alla cannella, liquirizia e menta, due giri di Listerine e trenta passate con il filo interdentale si odori ancora di cioccolato. Importante per questo sceglierne uno davvero buono e non eccessivamente commerciale o zuccherato. La qualità (come sempre del resto) farà la differenza e uno amaro, considerato che vi è lo zucchero anche in generosa presenza, farà al caso nostro.

Delirio cioccolatoso e ricette atemporali a parte, la cosa più interessante da dire oggi è solo una. Quando ho pubblicato questa foto, parecchio tempo fa nei diversi social, solo una domanda (giustamente) mi è stata posta ed è: ma il piatto con il Bianconiglio dove lo hai comprato? Presto detto. Lo scrivo anche qui, che non si sa mai possa essere d’aiuto a qualcuno che volesse fiondarsi nella ricerca: H&M Home. Che da quando hanno aperto lo shop online è stata la fine per noi cosedacasaaddicted. In pratica ho alzate nell’armadio. Bicchieri nel mobiletto del bagno. Calici dentro l’asciugatrice. Posate nel box doccia. Ma non importa. Per le cose davvero utili e importanti (e soprattutto NECESSARIE) lo spazio si trova sempre, no?

(devo mandare fuori da qui il Nippotorinese. Mi occupa troppo spazio. Gli ho concesso pure un cassetto nella cabina armadio che potrei sfruttare per i portatovaglioli graziosissimi di H&M Home. Devo intervenire!)

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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