Ricette Vegetariane e Vegane

Falafel sì ma con l’avocado

La Ricetta per 3-4 persone:

  • 250 grammi di ceci già lessi
  • 50 grammi di cipolla
  • 2 cucchiai di olio
  • 2 cucchiai di yogurt
  • 2 cucchiai di pangrattato
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 1/2 avocado
  • (aglio se piace)
  • Cumino
  • (peperoncino se piace)
  • sale quanto basta

Ho servito con spinaci freschi, iceberg e semi di chia. La ricetta originale prevedeva un’insalata di iceberg, cavolo cappuccio e cipollotto con lime e tortillas spezzettata

Per la salsa:

  • 8 cucchiai di yogurt di soia bianco
  • 1/2 cipollotto
  • menta
  • olio
  • sale quanto basta

In un robot da cucina metti i ceci, la cipolla, l’aglio se hai scelto di metterlo, olio, yogurt, prezzemolo, avocado, peperoncino se hai scelto di usarlo e via. Frulla! Ottieni un composto cremoso. Aggiungi il cumino e regola la consistenza con il pangrattato. Lascia riposare il composto per almeno 4 ore dentro il frigorifero. Una volta trascorso il tempo forma con le mani o con due cucchiai delle polpette allungate (una sorta di quenelle). Passa i falafel nel pangrattato e ricordati che devono comunque rimanere morbidi. Cuoci in una padella calda con un filo di olio (ma sono buonissime anche nel forno. Le ho provate perché da quando ho scoperto questa ricetta è finita. SEMPRE!). Prepara l’insalata. Prepara la salsa di yogurt mettendo tutti gli ingredienti in un frullatore e via. Componi il piatto mettendo come base l’insalata, poggiando le polpette e cospargendo la salsa. Poi nel mio caso pioggia di semi di chia ma anche con il sesamo tostato non si sbaglia mai.

 

I falafel –فلافل‎- li conosciamo tutti. Pietanza mediorientale composta da legumi e spezie e poi fritte (ma pure su carta da forno non sono niente male). Tra i legumi più utilizzati ci sono indiscutibilmente i miei amati ceci ma anche fave e fagioli e spesso sono conditi con tanto aglio, cumino e coriandolo senza dimenticare la cipolla. Il termine falafel significa letteralmente “con tanti fagioli” e ce ne sono davvero infinite variazioni. Ho sempre fatto quelle classiche e proprio per questo avevo voglia di provare qualcosa di nuovo. La mia idea era quella di metterci l’avocado dentro. Sapevo che indubbiamente non fosse una genialata e che qualcuno ci aveva chiaramente pensato prima di me almeno due lustri fa. Poi leggendo Vegan Man, di cui ho parlato la scorsa settimana nella mia Rubrichetta La Libreria di iaia: tadannnnn! Eccoli! Colto il segno ho preso al balzo l’occasione e li ho preparati. Il risultato è sorprendente. Non voglio dire l’eresia che li preferisco agli originali. Anzi no. La dico, eccome! Li preferisco agli originali, e che tutto il medioriente mi perdoni. Il fatto è che il sapore dell’avocado aggiunge quel quid ed essendone il mio palato letteralmente drogato va da sé che questa variazione abbia un riscontro lato gusto insuperabile.

Sono perfette e diventano un piatto unico serviti con una ricca e generosa porzione di verdure. Largo sfogo alla fantasia e alla salsetta, che si può limitare ad essere un intruglio delizioso di yogurt e aromi. Anche semplicemente yogurt e zenzero o il sempiterno yogurt e cumino.

Scrivo poco ultimamente qui. So che te ne sei accorto (una liberazione no?). Sto disegnando tantissimo e sistemando nella mia vita personale molti aspetti che mi legano nel senso negativo del termine. Attendo questa nuova primavera ed ennesima rinascita. E se prima riuscivo a sfogarmi tantissimo con le parole -soprattutto qui- adesso c’è un blocco, che non sa di preservarsi. Solo che sono così tante le cose che non riesco a filtrarle bene. Le novità e  i progetti, grazie al cielo, non mancano mai e la speranza di riuscircela a far tutto non è più una chimera come l’anno scorso ma pare essere una solida realtà.

Chissà che finalmente non riesca a sistemare anche quello che dovrà raggruppare tutti i miei mondi: cucina, illustrazioni, racconti, fiabe, gialli, fumetti e lifestyle. Perché posso dirlo? Sto lavorando seriamente a www.iaiaguardo.it in modo che ognuno possa seguire tutte le dodici personalità senza disperdersi eccessivamente.

Oppure perdendosi per sempre. Che ne dici. Ti va di starmi accanto in questa ennesima avventura?

(uh. E nel frattempo prova questi falafel perché  sono buonissimi e preparandoli per gli altri farai davvero un figurone! Poco tempo e massima resa).

 

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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