Ti ho già parlato di Christina Tosi e insieme abbiamo fatto la Crack Pie; la ricetta la trovi cliccando qui sul mio Canale Youtube. Qualora ti incuriosisse la storia di questa pasticciera un po’ fuori dalle righe che ha detto sì al colesterolo -eccome- ti consiglio caldamente la puntata che Chef’s Table le ha dedicato su Netflix; che poi tutte le stagioni andrebbero viste è un altro discorso. Christina ha dato vita a un fenomeno di massa creando il Milk Bar. Sono dolci come quelli della mamma ma preparati da un mastro pasticciere superstar perché ha lavorato con i migliori chef e pasticcieri del mondo e perché a differenza di questa ondata salutistica va contro corrente e urla che ama il junk food. Certo poi coniuga il tutto con della buona e sacrosanta attività fisica. E spero per lei con una dieta equilibrata.
I suoi dolci sono particolarmente stucchevoli e altri indimenticabili. Quello che mi è piaciuto di più è stato proprio il volersi distinguersi. Non ha voluto scimmiottare i pasticcieri francesi e italiani che sono indiscutibilmente i migliori al mondo. Non ha voluto reinterpretare concetti e sapori ma ha preteso di essere quella che è: Americana. Di raccontare il suo cibo, i suoi sapori e di conseguenza i ricordi legati a questi. Una personalità unica su cui ha costruito un impero e anche tutta la simpatia dei fan dissipati in tutto il mondo. Tutti pazzi per Christina, insomma. Famosissima in tutto il globo per la Birthday cake (arriverà pure quella! Sto aspettando che la mia cognatina torinese torni da Toronto e faccia un pit stop qui in Trinacria per farla insieme) e la Crack Pie non lo è da meno per i Cookies che ho avuto il piacere di assaggiare direttamente dal primo Milk bar aperto in quel di New York grazie a Sandro Siviero di Runlovers. Ti ho raccontato tutto qui su Instagram (e anche quelli devo rifarli assolutamente).
In attesa dei famosissimi cookie della Tosi -e devo dire che quello con il burro d’arachidi era così buono che avrei voluto mangiarne cento- e della Birthday Cake però ho voluto provare la torta nella crock pot. Perché sì, anche Christina ne è piacevole vittima. Ho comprato tutti i suoi libri -e strano che nessuno non li abbia mai tradotto in Italiano, bah- e in All About Cake a pagina 88 trovi proprio questa.
Black Sesame Crock Pot Cake
Quel giorno non avevo il sesamo nero per fare lo Swirl, ovvero il turbine di sesamo e cioccolato bianco che ricopre la torta e si impasta in cottura. Ho deciso quindi di fare una piccola modifica e di usare della tahina, che è chiaramente di sesamo bianco. Ho lavorato tahina e cioccolato bianco anche se Christina consigliava di usare il peanut butter -il burro d’arachidi- eventualmente al posto del suo swirl; lei li chiama così. Di certo l’effetto con il sesamo nero esteticamente è più accattivante per via del contrasto ma a mali estremi, come si dice, estremi rimedi. Non potevo aspettare! Ero troppo curiosa. La rifarò sicuramente nella versione originale.
Quello che posso dirti è che come dipende dal forno, la riuscita di qualsiasi torta, anche in questa circostanza dipende dalla slow cooker che andrai ad adoperare. Dalle foto che ho visto lei ne aveva una di coccio e di un modello -seppur crock pot- che non ho mai visto in Italia. Io pur avendo sia quella di coccio che questa in particolare ceramica ho optato per la seconda. Questo perché quella di coccio è ovale al contrario di questa che ha la base tonda (e poi va ad allargarsi). E io la torta la volevo tonda. Un ragionamento razionale con basi scientifiche, insomma.
Credo che -ettepareva- sarebbe venuta meglio in quella di coccio però, a dirla tutta. E la prossima volta tenterò con la carta forno che nessuno ti invita a usare. Ho la netta sensazione che la temperatura in quella di coccio riesca a essere superiore. Sono solo congetture al momento ma quando la rifarò -e questa volta in quella di coccio- ti saprò dire meglio.
Allora, come è andata?
Bene. Al di sopra delle aspettative. È in pieno stile Tosi e quindi ok buonissima ma santocielo troppo zucchero e burro. Credo che dimezzando le sue dosi vengano fuori le torte più buone del mondo (devo provare anche questo, sì). Capisco il gusto americano e quella voglia di salato e contrasto ovunque ma anche meno, per i miei gusti perlomeno, andrebbe forse un tantino meglio. Voglio provare poi a fare questa torta nel forno perché ho come l’impressione che possa rendere ancora di più. Anche perché la domanda è:
Perché fare una torta nella crock pot?
Perché perdere quattro se non addirittura sei ore per una torta quando nel forno ci stai 40 minuti o se va male un’ora? Bella domanda. Io personalmente: per curiosità. Perché rimango affascinata -e tanto- da questo calderone magico dove ficchi tutto dentro e poi vien fuori tutto buono, che siano verdure o riso o cereali o carni o pesce (per carni e pesce non garantisco ma le centinaia di persone e cavie adorabili sì). La risposta potrebbe essere: “perché voglio trovare la torta calda calda al mio arrivo dal lavoro” oppure “perché amo fissare quattro ore un elettrodomestico” o ancora “perché le cose cotte a bassa temperatura le digerisco meglio” (certo con 200 grammi di burro risulta quasi fantascienza ma andiamo avanti). Non vi è una ragione. È tipo una religione. Se hai la crock pot poi devi testarla fino all’inverosimile. È tipo un passaggio obbligato per dimostrare al mondo che tu sei capace di fare anche una torta nella crock pot. È tipo un delirio di onnipotenza, insomma.
Ricapitolando
- Sì è buona e ne vale la pena provare. Si deve mangiare calda-tiepida come consiglia la Tosi ma l’indomani non è dura come le pietre (come immaginavo) solo che rilascia un po’ di unto. E un po’ è un eufemismo. Sono gentile perché non vorrei mai contraddire Christina, insomma.
- Forse fatta nel forno ha una resa migliore ma toglierò quest’incertezza quando avrò il tempo di provarla e allora sì che avremo una conferma o una smentita
- La tahina nei dolci è sempre cosa buona e giusta e non smetterò di pensare che sia uno dei miei ingredienti preferiti. Forse con il sesamo nero pestato sul momento questa torta troppo morbida e sbriciolosa avrebbe avuto quella nota croccante sacrosanta.
- L’ho già detto ma è un tarlo, scusa: forse nel forno viene un capolavoro ma nella crock pot, ragioni di cui sopra a parte, proprio un senso non lo trovo.
La Ricetta della
Black Sesame Crock Pot Cake
La mia Crock pot è larga circa 22 cm
- 115 grammi di burro non salato
- 110 grammi di buttermilk (che io ho fatto con panna e succo di limone)
- 60 grammi di olio di semi
- 8 grammi di estratto di vaniglia
- 2 uova grandi
- 2 albumi di uova grande
- 315 grammi di zucchero
- 200 grammi di zucchero
- 6 grammi di lievito per dolci in polvere
- 3 grammi di sale
il black sesame swirl della ricetta originale si fa con 85 grammi di cioccolato bianco, 75 grammi di sesamo nero e un grammo di sale. Si fa un pesto di sesamo con l’aiuto di matterello o pesto e poi si mette tutto in micro fin quando diventa crema. Io ho usato 85 grammi di cioccolato bianco, 80 grammi di tahina di sesamo bianco e un grammo di sale. Ho messo tutto in un recipiente e poi in micro a massima velocità fin quando si è sciolto e amalgamato bene tutto.
Procedimento
Dividi gli ingredienti secchi dai liquidi. Mischia i liquidi: burro, buttermilk, olio, uova e poi mischia i secchi: zucchero, farina, vaniglia, lievito e sale. Metti tutto nel robot da cucina e lavora per bene fin quando il composto monta e diventa ben amalgamato e soffice come la neve. Trasferisci nella crock pot ben oliata e alla massima potenza cuoci per due ore. Trascorse le due ore aggiungi il black sesame swirl. Affonderà leggermente dentro l’impasto. Cerca di cospargerlo in maniera uniforme. Abbassa al minimo e cuoci per altre tre ore. Nel mio caso -nella mia crock pot intendo- non era ancora ben cotta e allora ho alzato la temperatura nell’ultima ora mettendola al massimo.
Christina Tosi consiglia di mangiarla calda e non fare trascorrere troppo tempo. Qui in casa l’ho servita l’indomani mattina perché dopo tutte queste ore si era fatto pure tardi (segue risata isterica). E per sicurezza ho acceso la crock pot con la torta dentro alla temperatura minima per 30 minuti circa. Non è stato difficile farne delle fette ma tirarla fuori per intero è chiaramente fantascienza. Sono stata stupida a non mettere la carta forno ma la prossima volta rimedierò e inoltre una mia amica mi ha consigliato di avvolgere il coperchio con un canovaccio in modo che assorba tutta l’umidità e il coperchio non rimanga troppo chiuso.
Ne riparleremo, eccome.
Il Video della Torta nella Crock Pot con tahina e cioccolato bianco