Ricette Vegetariane e Vegane

La mela cotta? Sublime!

L'estasi del palato. Una versione ricca e a dir poco sublime!

Ho cenato con la mela cotta (alternando alla pera) per diversi anni; una scelta alimentare di certo sbagliata ma posso asserire senza mentire che stavo proprio bene quando lo facevo. Avevo qualcosa di dolce, che ho sempre prediletto e preferito al salato, facile da preparare e che mi faceva sentire leggera. Ho sempre avuto questo problema con il mangiar la sera. Sto sempre parecchio male; in particolare modo di notte. Basta qualcosa in più e il gaviscon o maloox diventano i miei migliori amici.

Le mele cotte sono a tutti gli effetti dei dessert rustici e genuini. Basta un po’ di cannella -e nel mio dna siculo scorre copioso il bisogno- per ottenere senza nient’altro un sapore sublime. La versione veloce prevede l’uso del microonde; ho pure comprato l’aggeggino adatto per infilarla dentro, la mela, e cuocerla perfettamente. Confesso però che al forno è tutta un’altra cosa.

Da un po’ di tempo ho provato questa versione e vorrei raccontartela. Avevo voglia di mela cotta ma anche di arricchirla. Avevo pensato che un generoso cucchiaio -più mestolo, diciamolo- di gelato sopra non ci sarebbe stato per nulla male. In particolar modo il gelato allo yogurt; che io faccio in casa anche con quello di mandorla. È bastato aggiungere qualche fiocco d’avena (ma va benissimo anche la granola), l’uvetta passa (che a me piace da impazzire) e un cucchiaio di burro d’arachidi.

Sai quello crunchy? Quello bello croccante con qualche arachidi ancora intera e non polverizzata? Ecco. L’estasi. Cotta al forno la mela è ancora più buona che cotta al micro, per mio gusto. Ed è così che l’ho fatta.

L’Estasi del palato

Non ritornerò a cenare solo con mele cotte, perché è uno sbaglio che non voglio più fare ma di certo me la concederò molto più spesso; perché è un dolce che fa bene al cuore, ai ricordi e all’anima. Al palato, neanche lo dico.

Puoi cuocerla anche in padella

Puoi cuocerla con un po’ di acqua in padella, magari dopo averla tagliata a grandi spicchi. Puoi insaporirla con lo zucchero; per mio gusto trovo che l’aggiunta di zucchero faccia diventare il tutto troppo nauseabondo. Ma i chiodi di garofano, come la cannella, non possono mai mancare. Anche l’aggiunta di qualche goccia di limone ne esalta ancor più il sapore. Magari dopo averla cotta in padella puoi servirla in una bella coppetta e decidere se adornala o meno con altre prelibatezze.

La mela cotta nella cocotte

Perfetta! Anche tagliata a fettine, con un pochino di acqua, le spezie e il succo di limone. E tanta avena croccante con un po’ di zucca disidratata. L’anice stellato, come i chiodi di garofano e la cannella, è una di quelle spezie che va proprio a nozze con la mela cotta. E fa la differenza.

Il Crumble

Per non parlare del crumble di mele. Che è praticamente mela cotta con frolla sbriciolata sopra. Se non hai voglia di preparare il crumble puoi pensare pure di sbriciolare un po’ di biscotti sopra; di quelli secchi tipo amaretti. O gli amaretti stessi. Una vera bontà!

Informazioni utili

  • La teiera è Vintage, acquistata in un mercatino di antiquariato online
  • Il piatto è vintage
  • Il cucchiaio è una vecchissima collezione di Zara Home (credo, perché è da anni che mi viene chiesto e da anni che sono dubbiosa a riguardo)
  • Il tovagliolo è ricamato da nonna

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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