Una torta che faccio da dieci anni e di cui ti ho parlato tantissime volte sia qui sul blog che su Instagram. È stata fatta da migliaia di persone e il fatto che siano sempre state tutte letteralmente entusiaste mi rende -come sempre- immensamente felice. Stracopiatissima (posso dirlo per una volta?)  rimane uno degli impasti vincenti mai provati. Perfetta per la colazione ma anche la merenda e l’ora del tè. Molto umida e profumatissima si conserva bene per diversi giorni; massimo tre. Ma diciamo la verità : tre giorni non dura mai! Finisce sempre nel giro di poche ore.
La Ricetta
200 grammi di farina 00, 100 grammi di succo d’arancia, 80 grammi di olio di girasole, 70 grammi di latte di soia o avena (ma anche mandorla), 120 grammi di zucchero di canna, 230 grammi di carote grattugiate, cannella o vaniglia (ma anche zenzero), una bustina di lievito per dolci e un po’ di scorza non trattata di arancia.
Setaccia la farina con il lievito e lo zenzero in polvere se vuoi. Aggiungi lo zucchero, l’olio, il succo d’arancia e poi versa il latte e aggiungi le carote grattugiate finemente. Poi un po’ di cannella o vaniglia, come preferisci. Gira per bene con un cucchiaio di legno senza l’ausilio di sbattitori et similia e poi ungi la teglia con l’olio. Versa il composto e cuoci a 180 già caldo per 40 minuti. Controlla con lo stecchino ma ricorda che non deve uscire completamente asciutto. Rimane un po’ umidina ma di una bontà incredibile. Ho usato una teglia da 22.
Lascia raffreddare e gustala in tutta la sua incredibile bontà .
L’alzata e la tazza sono di Fortnum & Mason