Ricette Vegetariane e Vegane

Uova strapazzate all’orientale

Uova Strapazzate all’Orientale: Un Incontro di Semplicità e Raffinatezza Esotica

Le uova strapazzate, con la loro consistenza cremosa e il sapore delicato, rappresentano uno dei piatti più iconici della cucina internazionale; imprescindibili nella colazione continentale negli alberghi di tutto il mondo, del resto. Nessuno resiste (tranne me, vabbè) alle uova in genere figuriamoci quelle strapazzate! Qui in casa sia mamma che il torinese ne sono proprio dei grandi appassionati.

In questa versione ispirata ai sapori orientali, l’aggiunta di listarelle di alga nori e di cipollata fresca (o, qualora si trovi facilmente, un tocco di Lemon Grass fresco) conferisce un profilo aromatico nuovo e intrigante. Una variazione che sono certa, qualora apprezzassi il genere, ti stupirà. Questa ricetta unisce alla perfezione la semplicità delle uova strapazzate alla raffinatezza di note che rimandano al Giappone, creando un connubio delizioso e inaspettato.

Queste Uova Strapazzate all’Orientale rappresentano un piatto che, pur nella sua semplicità, è capace di evocare viaggi e sapori lontani, mantenendo l’essenza di una cucina raffinata e delicata. Ogni boccone regala un perfetto equilibrio tra la morbidezza delle uova e l’intensità del nori e della cipollata fresca, per un’esperienza culinaria che conquisterà il palato.  Se servite con un ottimo virgin bloody Mary insaporito da un tocco di tabasco il tutto rasenta la perfezione!

Ingredienti

  • 4 uova fresche di altissima qualità
  • 1 cucchiaio di latte o panna, per rendere le uova ancora più cremose
  • 1 pizzico di sale marino
  • Pepe bianco macinato fresco, a piacere
  • 1 cucchiaio di burro o olio neutro (ad esempio, olio di riso)
  • 1 foglio di alga nori, tagliato a listarelle sottili
  • 1-2 cucchiai di cipollata fresca tritata finemente (o Lemon Grass fresco, se disponibile)

Procedimento

1. Preparazione delle uova:

  • In una ciotola, rompi le uova e sbattile delicatamente con il latte (o la panna) e un pizzico di sale. L’aggiunta di latte o panna conferirà una consistenza vellutata alle uova, esaltandone la delicatezza e preservando una soffice cremosità in cottura. Puoi adoperare anche mascarpone, formaggio spalmabile o yogurt. Una senza di questo puoi montare gli albumi a parte che conferiranno maggiore sofficità.

2. Taglio delle alghe e della cipollata:

  • Taglia il foglio di alga nori in listarelle sottili, simili a piccoli nastri, in modo che possano distribuirsi uniformemente tra le uova strapazzate e donare quel tocco di sapore umami tipico della cucina giapponese.
  • Trita finemente la cipollata fresca o, se disponibile, il Lemon Grass fresco, che apporterà una nota agrumata e fresca al piatto.

3. Cottura delle uova:

  • In una padella, scalda il burro a fiamma dolce, senza farlo sfrigolare, per preservarne il sapore delicato. Quando sarà completamente sciolto, versa le uova sbattute precedentemente meglio se con una frusta da pasticcere (così vengono perfette sai?!)
  • Con una spatola in silicone, mescola delicatamente le uova, mantenendo movimenti lenti e continui per evitare che si rapprendano troppo velocemente. L’obiettivo è ottenere una consistenza cremosa, quasi setosa, senza che le uova diventino asciutte.

4. Aggiunta degli ingredienti orientali:

  • Quando le uova iniziano a coagularsi ma sono ancora morbide, aggiungi le listarelle di alga nori e la cipolletta fresca (puoi anche non cuocere la nori e aggiungerla dopo). Continua a mescolare con delicatezza, permettendo agli ingredienti di amalgamarsi con il calore residuo delle uova, senza perdere la loro freschezza.

5. Ultimi tocchi e presentazione:

  • Regola di pepe bianco secondo il tuo gusto, e servite immediatamente le uova strapazzate in un piatto caldo, decorando con qualche listarella extra di nori e una spolverata di cipollata per un effetto visivo raffinato.

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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