La pasta a cinque buchi è un formato della tradizione siciliana immancabile nelle tavole -catanesi soprattutto- durante il periodo di Carnevale. Cinque buchi perché vi è un foro centrale più grande e quattro laterali. Il foro centrale è molto largo ed è pronto ad accogliere il sugo corposo e ricco che si prepara per condire.
Nei pastifici e nei supermercati più forniti si trova la pasta ai cinque buchi anche fresca ed è inutile sottolineare quanto il sapore cambi. Il ragù deve essere quello “della nonna”. Con la salsiccia, la cotenna, i pezzettini grandi e niente carne tritata. Insomma all’antica.
Frappe, Chiacchiere, Bugie, Nacatole, Crostoli, Galani, Cenci, Grispelle, Ciacole, Lattughe, Galle, Sprelle, Grostoli, Vanti! Su Instagram ci siamo scatenate! E che felicità! Sarà assurdo...
La pasta a cinque buchi è un formato della tradizione siciliana immancabile nelle tavole -catanesi soprattutto- durante il periodo di Carnevale. Trovo un post...
La Tavola fumetto è un'idea divertente da realizzare e non meno da mostrare. Chiunque ne rimane sempre piacevolmente colpito e a tratti esterrefatto. Basta della carta da modello per sarta o quella che preferisci, tanti colori, pennarelli e fantasia. Ti faccio vedere il video per dimostrarti quanto sia facile. Ho semplicemente disegnato sulla carta da sarta, decorato con dei coriandolo e deciso di apparecchiare con questi piatti firmati Alessi di Caltagirone.
Spinaci, zucca, zafferano e salsa sono i colori di questo primo piatto delizioso che ho voluto chiamare Stelle filanti in occasione del Carnevale. Un primo piatto leggero e nutriente a base dì "ragù" vegetale (seitan). Lasciati tentare perché ti sorprenderà.
Un rotolo multicolor che ricorda le stelle filanti arricchito con qualsivoglia meraviglia: ganache, creme, cioccolato e infinito altro. La ricetta è quella base del rotolo. Basta qualche goccia di colorante alimentare e il gioco è fatto!
Un primo piatto delicato ed elegante. Coriandoli colorati con zucca, zafferano e spinaci con un ripieno
dolce e cremoso grazie alla pera Abate. Ma anche stuzzicante e invitante perché mischiato e sposato al gusto del formaggio Raschera DOP.
La classica preparazione del dolcetto più famoso italiano per le festività del Carnevale rivisitato con cacao e zenzero. Ero stanca di vedere sempre la stessa forma. Volevo disegnarci un po' su e questo è il risultato. Che ne dici?
Domanda intelligente: Cosa ci faccio? Che senso hanno come ricetta di Carnevale?
Risposta Cretina: Se infili uno stecchino di legno su per i biscotti, puoi andare in giro così. Poggiandoteli proprio sotto il naso. Indosserai biscotti baffosi. E li sgranocchierai durante la serata. Da solo o in compagnia. C'è chi tiene la maschera sugli occhi e chi i baffi sulla bocca. Logico, no? (no ma vabbè)
Coriandoli colorati dolcissimi ripieni di marmellata d'arancia amare. Scenografici e buonissimi questi coriandoli lasceranno tutti letteralmente sbalorditi per bellezza e bontà.
Chi li chiama struffoli, chi cicerata. Ma anche cicerchiata. Non contenti possono essere pure chiamati purceddruzzi ma anche sannacchiudere ma pure pignolata. A questo punto voglio battezzarli come palline fritte di carnevale o bombette esplosive unte.
Sfido chiunque a non mangiarne sei chili a testa giusto per cominciare. Perché sì, si potrebbe continuare eccome. Il problema di questa ricetta è che preparandola nelle dosi minime si potrebbero scatenare faide familiari, ergo raddoppiare la dose è cosa buona e giusta.
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