Ricette Vegetariane e Vegane

Conigliatei e Cous Cous dolci

 

 

Ieri ho preparato al Nippotorinese un Cous Cous Tunisino profumato alle spezie. La versione che ho proposto è vegetariana ma le popolazioni del Maghreb (fingo di avere molte amicizie lì ok? reggetemi il gioco) aggiungono carne di agnello, manzo o pollo senza dimenticare chiaramente il pesce. Questo tipo di Cous Cous potrà essere accompagnato come da tradizione con un sugo di verdure (semplicissimo da preparare. Soffriggendo una cipolla con dell’olio extra vergine di oliva e aggiungendo i pezzetti di peperoni pomodorini, ceci già cotti, zucca. Una volta pronta questa salsa versare sul cous cous e tanti saluti. Saluti tunisini chiaramente).

La Ricetta

Per il Cous Cous Tunisino profumato alle spezie Vegetariano (orientativamente per 4 persone) occorrono: 300 grammi di Cous Cous, un pizzico di curcuma, una manciata di semi di cumino, 1 cucchiaino di zafferano, 1 pizzico di curry, 1 cucchiaino di zenzero, 1 cucchiaino di cannella, 1 cucchiaino di cardamomo, una spolverata di paprika, coriandolo, 1 cipolla di media grandezza.

Procedimento: Fare un leggerissimo soffritto in pochissimo olio con la cipollla tritata finemente. Aggiungere le spezie e girare premurandosi di non far bruciare la cipolla. Una volta aggiunte tutte le spezie unire il cous cous sempre girando e versare immediatamente due/tre bicchieri colmi di acqua tanto quanto per coprire (ma non troppo. Che non muoia affogato insomma altrimenti si dovrà chiamare la SSPICC: squadra sommozzatori Pronto Intervento Cous Cous) il cous cous. Aumentare così il fuoco (non esagerando) e lasciarlo cucinare in base al tempo consigliato sulla confezione. Avendone provati diversi il punto di cottura varia un po’ quindi si tratta davvero in questa ricetta di metterci un po’ d’attenzione. Perchè pur essendo semplicissima a volte la miscela spezie potrebbe risultare anche a tratti fastidiosa. Io ad esempio faccio una pioggia di zenzero perchè è in assoluto la spezie preferita del Nippotorinese e sto un po’ calmina con il cardamomo e il cumino che non gradisce particolarmente. Se ho a pranzo mamma gli butto sopra due chili di curry e se ho a pranzo papà sono felice perchè :1) non si lamente mai anche se trova Hello Kitty sgozzata nel piatto 2) gli piace tutto anche il cappello del nano da giardino fritto 3) è stramaledettamente figo. Che sembrerebbe non c’entrare con la cucina ma c’entra sempre l’incommensurabile beltà del mio papetto amoroso.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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