Ricette Vegetariane e Vegane

La fumettoricetta dell’insalata di avocado

Suri, Nathan, Oceano, Chanel . Io però a mia figlia voglio dare un nome dignitoso: Mocassina Scamosciata

Ingredienti per quattro persone circa: 200 grammi di surimi, 100 grammi di polpa di granchio, 2 avocado, un cespo di lattuga, il succo di un limone abbastanza grande, 1 cipolla, 4 cucchiai di maionese (meglio se fatta in casa, freschissima), un ciuffo di erba cipollina, qualche goccia di tabasco, sale nero delle Hawaii e pepe nero freschissimo macinato sul momento.

Privare l’avocado della buccia e del nocciolo centrale, tagliarlo a dadini e bagnarlo con il succo di limone perchè non annerisca. Lavare l‘insalata e dopo averla scolata bene, spezzettarla e unire il surimi tagliato a rondelle e la polpa di granchio insieme alla cipolla tritata finissimamente. Preparare la salsa diluendo la maionese con un altro po’ di succo di limone rimasto aggiungendo qualche goccia di tabasco (secondo i propri gusti), sale, pepe ed erba cipollina tritata. Presentando  l’insalata all’interno degli avocado svuotati risulterà esteticamente gradevole, sì.

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Per la serie ” Poteva chiaramente mancare ma a noi piace l’inutile” , dove “noi” sta per “nano da giardino e gnomo della lavatrice” (rispettivamente: agente e webmaster di me medesima): habemus l’account Flickr From Mobile; ovvero tedianti upload tramite iphone o blackberry per far sì che tutto venga opportunamente catalogato e non invada la raccolta reflex. Per giustificare insomma la mia insana voglia di possedere qualsivoglia applicazione fotografica. Che poi non ci si riesca neanche con l’estrema e imbarazzante fantasia/fuffaggine è un altro discorso.  Esiste (il soggetto è l’insana voglia. Non riesco mai ad elaborare costrutti sintattici comprensibili) e quel “purtroppo” lampeggiante è chiaro ai più. Ieri la scoperta che ha cambiato l’esistenza e che deve essere divulgata e condivisa al fine di rendere migliore il triste inizio settimana, perchè ahimè sì è arrivato Lunedì. Esiste il Moleskine Gigante. Rara creatura scovata nella nuova Feltrinelli che ha reso finalmente vivibile la città. Con i sue due piani immensi che sorprendentemente organizzati non alla meno peggio mi hanno resa felice con edizioni assurdamente belle di Ducasse e Lachapelle. E pure una mostra fotografica (miracolo!).
Roba mai vista, moleskinamente parlando e non. Il doppio in larghezza, lunghezza e altezza. Quattrocento e passa pagine che dovrebbero contenere almeno un decimo del progetto libroso. Giusto per non affittare un monolocale dove poter archiviare la quantità spropositata che vien fuori da dita e testa (Testa? quale testa?). Per dire che. Scrivo poco qui per il bene dell’umanità e mi limito a pasticciare giusto un po’ perchè butto fuori (quasi) tutto lì. Altrimenti rischio di sforare i tempi prefissati.  E la puntualità è la mia ultima ossessione. Oltre a possedere cucchiaini di argento scompagnati, già.

La vostra compagnia è fonte di ispirazione oltre che di incommensurabile buonumore. E non ne posso fare a meno. Soprattutto oggi. Per dire grazie insomma. Ripetitivo ma che non va mai sottovalutato.

Le ultime effigi mostrano la vostra (purtroppo vi beccate questo ingrato e non desiderato possesso) in quel della mostra e in aeroporto dove impavida ha sfidato la folla insieme al suo Rabbid (reperto fotografico speciale #1 , reperto fotografico speciale #2 ) . Ma è stato ampiamente già documentato purtroppo per via della vitasocialnetwork che si conduce.

Sembra già passato . E il cappotto pomodoro non c’entra nulla.

Comunicato importantissimo ma proprio issimo: Questo Blog è in festa per tutta la settimana. Cey ieri ha compiuto gli anni festeggiando con un sorprendente videopost dove compare *rullo di tamburi*  un uomo  sorridente che va idolatrato. E quindi qui tra trombettine, ridolini e urletta di gioia e venerazioni Lecteriane si grida continuamente” Auguri AMICA Mia!” . Non contente dell’idillio compleannoceyoso si vuole esagerare e sì. Altra AMICA mia diventa venticinquenne (nessuno osi contraddirci)  *rirullino i tamburi*: Chiara ! Contando che anche il mio papetto tra un po’ soffia sulle calendine posso asserire senza dubbio alcuno che a Gennaio si sfornano meraviglie.

Conunicato numero 2# : Non vedere Harold e Maude significa vivere a metà. E qualcosina meno.

Al contrario dei Rabbids, Danbo è un modello precario. Solidarietà a Danbo.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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