Ricette Vegetariane e Vegane

Sushi di Porro e..no vabbè dai è un involtino (forse)

Si inaugura la categoria Fast Post * visto che qui è sempre tutto tanto Slow. Nasce dall’esigenza di far fuori qualche petabyte di foto che sono in archivio e che prima di Natale non vorrei poter vedere più considerando il fatto che ne arrivano sempre di nuove. Se la smettessi di fotografare qualsiasi pietanza io propini ad ignare vittime sarebbe già tanto ma non posso e in definitiva non mi va proprio.

Questi involtini di porro al vapore ad esempio li ho preparati quando ancora indossavo le calze pelose e il mio termostato segnava dei meravigliosi venticinque gradi quando fuori ce ne erano esattamente la metà (inciso: un inverno rigidissimo per me).

Il Porro al vapore a me piace, ma non credo sia questo il punto. E’ acidulo e ha delle note bizzarre; proprio per questo lo trovo gradevolissimo. Non riscuote sempre successo , diciamoci la verità, indi per cui non è affatto una pietanza da provare nel caso ci siano ospiti dei quali non  conosciamo esattamente i gusti. Il connubio pero’ con una crema di formaggio fresco e un peperone che gli conferisce una dolcezza inaspettata proprio nel cuore,  potrebbe risultare vincente. Il Porro, tagliato in tutta la sua lunghezza e diviso poi per metà è cotto a vapore come lo stesso peperone. In una terrina basterà mischiare un buon formaggio fresco cremoso con un emulsione di olio-sale e pepe. Steso il porro e spalmato su il formaggio fresco si adagierà il peperone e si procederà all’arrotolamento.

(arrotolamento rimane il termine tecnico più easy che io conosca)

E’ un’idea carina e vegetariana nel caso si servisse del sushi durante un eventuale aperitivo o stuzzichino party. Un finger food particolare e dai contrasti interessanti che con i suoi colori stimolanti visivamente non passerà di certo inosservato.

Tra i formaggi a pasta molle o cremosi da provare c’è sicuramente il gorgonzola dolce o Camembert ( nel caso del gorgonzola si abbandonerà l’idea dell’emulsione olio-sale-pepe) .Altrimenti il più comune e sempre ottimo philadelphia andrà benissimo. Per i vegani? la crema di tofu! Ce ne sono di ottima qualità e davvero succulente.

(sembra un sogno sì. Ho finito)

(324 battute non le faccio neanche per scrivere un sms di buongiorno a mamma. E’ un grande giorno)

*Fast Post: post lunghi meno di 500 battute (in genere ci aggiriamo sui 4000) per concorrere alle olimpiadi di Sinteticità

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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