Ricette Vegetariane e Vegane

Fondue di formaggi in Cocotte

Che siccome sto lavoricchiando a due o tre cose per rendere più intuitiva la navigazione all’interno dei miei spazi ( sì. Possono partire le risate registrate) qui qualcosa potrebbe non funzionare ma tranquilli: aggiornate e tutto si risolverà. Scoppierà il Blog e via. Sarò solo un triste ricordo. Diffondente l’importanza dei nani da giardino in memoria di me. Vi ho amato.

L’altro giorno avevo Amazon aperto su un computer ma con l’account del Nippotorinese. Mi piacerebbe rassicurare tutti quei maschilisti che pensano io sia mantenuta dal nordico e che tutti i pupazzetti siano frutto della sua incommensurabile bontà. E’ una precisazione doverosa perché sono una donna adulta e responsabile e soprattutto sicula e orgogliosa, non permetterei mai di far sperperare denaro al pelato che con fatica (?) porta i soldini a casa per un futuro migliore (cosa sto dicendo?). Bando alle ciancie. Femmena d’onore sono e i pupazzetti me li compro con i soldi del papà, giusto per essere coerente. Insomma non sono mantenuta dal fidanzato ma dal papetto. Questo fa di me un’eroina dei nostri giorni, suppongo. Con i soldi del nippotorinese non acquisto pupazzetti ma in maniera random pretendo lunghe sedute di shopping terapeutico per rinvigorire il rapporto e sono cose ben diverse. Insomma mi ergo a “teacher-personal life trainer di coppia” (giuro non so su che diavolo io stia blaterando questa mattina) e ve lo insegno io TONNE come far felici i vostri uomini senza plafond mensile a fine mese. Comprate tante cocotte! Ma procediamo con calma ( ho un muratore con la maglietta dei puffi. Potrò pure delirare no? ).

Insomma per dire che generalmente acquisto con le mie carte, account paypal, numeri seriali inventati e qualche volta approfitto della presenza di mamma e papà in casa per rassicurarli sugli acquisti online. Come faccio? Prendo la loro carta di credito dopo averli opportunamente imbavagliati e li piazzo davanti al monitor. Poi vado sulla casa di una maison di moda famosa e clicco su “acquista” sulla prima borsa che mi capita a tiro. Loro si agitano eh. Ma poi li rassicuro facendo degli esempi. “Vedi? ti chiedono il CVC e quindi è sicuro, capisci?”, “Vedi nessuno può clonarti la carta o fare acquisti perché è un circuito sicuro, capisci?” e quando loro si calmano perché spiego che è un ESEMPIO e che ora torniamo indietro e non effettuiamo davvero l’acquisto PER SBAGLIO e dico PER SBAGLIO finisco su “prosegui l’acquisto” ogni santa volta.

 

Non lo faccio mica apposta, eh. Capita.

E poi mi ritrovo con una borsa color mughetto piuttosto che con un portafogli color fluo in matelassé e cose così. E’ una vita dura la mia.

E insomma questo piccolissimo preambolo per dire che poi l’altro giorno trovo l’account di Amazon del Nippotorinese aperto sul mio computer. Esso incautamente aveva messo delle robe nella wishlist e si era dimenticato di sloggarsi.

Non ho mai fatto la wishlist, io. Perché mi annoia e demoralizza. Perché mai dovrei sognare? O li infilo nel carrello o niente. Mi deprime, dannazione! E allora per FARE UN ESEMPIO (non so a chi visto che ero da sola) ho iniziato a mettere una serie di cocotte di diverse nuance, più alcuni libri di cucina e quando ne ho racimolati una decina mi sono detta “lo chiamo e glielo dico?” e la risposta è stata “no”.

Perché mai avrei dovuto disturbarlo sul posto di lavoro?  Che importanza ha del resto? Siamo una famiglia. Insiste spesso sul fatto di volermi regalare qualcosa “ma tu hai tutto gne gne gne” ed io rinuncio spesso perché tengo moltissimo al ruolo di figliaunicaviziatachesifamanteneresolodalpapino.

 

E insomma ho voluto renderlo felice e adesso sono fiera proprietaria di quindici cocotte.

Sì. Ne ho prese solo quindici. Lui dopo otto secondi mi ha mandato un messaggio scrivendomi testualmente “hai intenzione di aprire il Cocotte Restaurant?” e ho capito di amarlo profondamente anche per questa sua geniale idiozia.

In realtà  in tempo reale sapeva dell’ordine in quanto esiste l’applicazione Amazon. Ucchebellalatecnologia.

Mi è stato tolto il piacere anche di comunicargli l’evento tra una porzioncina di insalata e il maiale glassato di cui vi devo parlare. E allora con tutte le nuance di cocotte possibili e immaginabili mi accingo a questa ultima perversione culinaria. Ho intenzione di prepararci davvero di tutto e in supporto ho pure un discreto archivio di librotti che definire interessanti è riduttivo. Del resto qui si è reduci dalla scoperta del secolo: ovvero della Crema in Cocotte. Che se ci penso vorrei piangere ancora e ancora di felicità (ti sei perso la ricetta? E allora clicca qui >>>>)

Diverse quindi saranno le elaborazioni nelle cocotte e tutti saranno costretti a cibarsi da queste deliziose pentoline che mi lasciano senza fiato. E lo so continuo a ripeterlo ma è solo l’inizio (regia, sì. Grazie. Può partire la musica del terrore).

La ricetta di oggi è una velocissima Fondue di formaggi con il vino. Ebbene sì. Una fondue in cocotte con tanti pezzotti dei formaggi che più vi piacciono lasciati sciogliere nel vino. Io potrei pure ammazzare passanti per non essere costretta a cibarmene, perché intolleranza-veganesimo a parte, direi che per un’astemia che non ha mai bevuto alcolici e in più con la paura di toccare i formaggi sin dalla tenera età, mangiare una cosa del genere è violenza allo stato puro.

Il Nippotorinese invece non solo era felice ma ha quasi dimenticato quella cifra assurda di cocotte, libri e amenità che ho trovato lungo il mio cammino tra un “aggiungi al carrello”, “offerta speciale” (di che non si sa).

E’ semplicissima da realizzare questa fondue di formaggi e per chi è amante del formaggio pare essere una chicca irrinunciabile. Mamma mi ha fatto giurare che la farò almeno otto volte al giorno, esagerando giusto un attimino, e papà ha spiegato in maniera molto concisa che la prossima volta non vuole la cocotte ma una teglia da ottomila persone. E insomma quella che vi lascio è una ricetta per sei cocottine e delle porzioncine piuttosto abbondanti. L’unica accortezza sarà scegliere del formaggio che ben si presta alla fondue dovendosi sciogliersi al forno ad una temperatura che definirei bassina. Servita con della verdura freschissima tagliata a julienne o dei pezzotti di carne pare essere una gran bella esperienza.

La Ricetta

Ingredienti: 125 grammi di gruyere, 125 grammi di cheddar, 125 grammi di parmigiano grattugiato, 125 grammi di formaggiochevipiace, 1 litro di vino bianco, pepe bianco e 1 spicchio di aglio già pelato.

Grattugia i formaggi per bene e tienili da parte in frigo. Nel frattempo fai cuocere il litro di vino bianco in un pentolino con lo spicchio d’aglio dopo aver fatto una bella girata di pepe bianco freschissimo.  Accendi il forno a 170 gradi e quando il vino si è ridotto a metà versa nelle cocotte e poi appoggia delicatamente il formaggio dentro il vino (oh lo spicchio d’aglio va tolto). Inforna per 12 minuti al massimo (i formaggi si dovranno essere completamente sciolti) con il coperchio e fai attenzione quando apri le cocottine perché qualche lapillo formaggesco potrebbe colpirti nell’occhio e farti gridare “iaiatiodiooooooooooooooooo!” (cattivi!).

E insomma si serve nelle cocottine, ma anche su belle fettone di pane abbrustolite o vere e proprie bruschette con sopra tante salsine diverse. Se si è proprio al punto “al diavolo il colesterolo” sulle fettone di pane buttateci pure il burro e due acciughette e tanti saluti!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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