Ricette Vegetariane e Vegane

Hollo

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E poi sì il momento pare essere arrivato. L’intenzione iniziale era quella di riassumere i quattro elementi aria, terra, acqua e fuoco in un’unica illustrazione maghettosa. Che comprendesse “infantilmente” a tratto le essenze della vita e del sogno. La terra legata all’aria che fa muovere le foglie dove dondolarsi e l’acqua che coltiva i fiori capaci di arrivare fin su nel fuoco delle stelle che accendono il cielo. Un frullato di sotto e sopra terra che ha tutto fuorché discontinuità. Ero assolutamente straconvinta che volessi questo per il mio amico Hollo. Nei cassetti si sarebbe così potuto riporre qualsiasi oggetto appartenente ai diversi elementi. Costumi nel caso dell’acqua, pentole nel caso del fuoco, palloncini colorati pronti a essere gonfiati e portati in borsa per legarseli al polso nel caso in cui si volesse fuggire lontano e terra perché nei cassetti si nascondono anche segreti e roba che va sotterrata dalla vista.

Poi un giorno è arrivato il Nano in tutta la sua semplicità. Un baffo sicuro e arrotondato. Anziano di millenni e di vite che può soltanto consigliarti saggerie. E può inventare appunto anche la parola saggerie per le cose sagge. Cappelli che nascondono mondi e contengono trame complicate di vite e ricordi. Guanciotte tonde dove affondare il facciotto nei momenti in cui hai solo voglia di piangere un po’ e occhi dolci dove perdersi e sorridere magari arrampicandoti sulle folte sopracciglia. La grandezza del nano. Sapersi nascondere pur essendo gigante di vita.

E mi sono ritrovata a chiedermi cosa fosse più giusto. Se l’idea iniziale o l’evoluzione. Se la complicanza dell’essere o la disarmante semplicità che non per questo risulta poi meno complicata di quello che apparente è. In un divenire costante che riporta sempre all’essere parmenideo e allo shakesperiano non essere.

Ma non è affatto un problema, in fondo.

Quello che ho capito da questa bellissima esperienza con Hollo, alla quale purtroppo non mi sono potuta dedicare come avrei voluto, è che indipendentemente da quello che viene mostrato vi sono cassetti segreti celati che non necessitano per forza di una cornice adeguata.

Hollo è semplice filosofia nella sua purezza. Si potrebbe per certi versi scomodare addirittura la biga alata e la reminiscenza dell’anima sino ad arrivare a Platone e all’idea. Quella parte razionale e intellettiva dove riporre sacchetti, pentole, vestiti e calzette e quella parte concupiscibile dove nascondere magari proprio giù in fondo al cassetto, terra e vermetti.

Lo scopo dell’anima di Hollo era per me quello di riuscire a guidare le due parti dritte verso il mio iperuranio di idee. Trasformare tutto semplicemente in pochi tratti ma che emanasse essenza. Di quello che si era. E che non si è affatto perduto: bambino e sogno.

E ai bambini e i sogni  piacciono le altalene e gli gnomi. Poi quando si è più grandi si vaneggia su filosofie, bighe e iperurani facendo finta di dire cose intelligenti ma la realtà è solo che.

Ai bambini e i sogni piacciono le altalene e gli gnomi. Perché ci si dondolano e dentro la barba li nascondono.

E allora metti anche tu i sogni nel cassetto senza paura. Che tu sia bimbo o che l’abbia semplicemente dimenticato.

Perché ti assicuro che sì.

Si realizzeranno.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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