Ricette Vegetariane e Vegane

Un tris di insalate con la frutta

Di insalate con la frutta francamente non se ne può più quindi mi sono detta: e perché non farne ancoraancoraeancora? Giusto per essere la regina dell’incoerenza e mantenere saldamente il titolo*disse mostrando fiera la fascia da MissScemenza 2011 (concorrerò anche quest’anno, chiaramente).

Un tris di insalatine che si possono presentare per un buffet, appetizer, brunch, qualsiasicosadovesimangiaperchétantosimangiasempre. Infilate nei bicchierini trovo che siano deliziose. Scomodissime da mangiare per carità ma chi se ne importa? Ho adoperato dei vasetti che ho riciclato dopo aver fagocitato dello yogurt di soia buonissimo biologico con le albicocche e credo pure con i mirtilli (o erano lamponi? vabbé non ho l’età).

Insalata di anguria e cipolla rossa

priva l’anguria dei semini e tagliala tocchetti. Lava per bene la cipolla rossa, tagliala come più preferisci e condisci con olio extra vergine di oliva e un pizzico di sale.

Insalata di radicchio, mela e maionese

lava il radicchio e la mela. Taglia la verdura e a tocchetti la mela. Condisci con della buonissima maionese fatta in casa ma se non hai voglia quella confezionata andrà bene lo stesso. Ottima una grattugiatina di scorza di lime.

Insalatina di mango, caprino e feta

un classico ormai. Credo di aver fatto il mango con il caprino in mille modi. Nel cucchiaino, a mini roll in emulazione di un sushi e semplicemente in insalata. Questa volta l’aggiunta di tocchetti di feta e una spruzzatina di lime (magari quello da cui si è presa la buccia per l’insalatina con radicchio e mela).

Il Dressing

Adoperando una crema vegetale come dressing e sostituendo la feta e il caprino con del tofu sbriciolato si potrà immediatamente trasformare il tutto in una versione vegana che non perderà certamente sapore. E’ carina anche l’idea di scrivere dei cartoncini con gli ingredienti e legarli al barattolo. Se avessi avuto tre minuti di tempo in più durante lo scatto l’intenzione era proprio quella. Ma essendo con l’obiettivo in mano, il grembiule sporco e un pazzo di corsa in arrivo dall’ufficio pronto a ripartire, chiedere tre minuti per comporre un cartoncino pareva impresa ardua assai.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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