Ho la testa dura. Ma così dura. Ma così duraduradura che nessuno riesce a fermarmi se ci ficco dentro un’idea. Nessuno. Nemmeno la mia peggior nemica precisina, che poi chiaramente sono sempre io. Mancava il primo piatto nella pianificazione Calendariosa Settimanale Maghettosa! (ma come scrivo?) No. Non era ammissibile. E allora mi sono detta oggi a pranzo che dovevo rimediare e pure in fretta. Per questo motivo niente reflex. Niente cavalletto. Niente doppie inquadrature ma solo macchinetta dolcedolcedolcenikon picciuina picciuò minicavallettochecadecontinuamente e via. Norma Vegana iper light ma gustosa leggera e nutriente. Che non l’avevo ancora rovinata la ricetta catanese tradizionale per eccellenza. Avendone blaterato giusto qualche ora fa in riferimento alla videoricetta delle pizzette di melanzana (ti sei perso la videoricetta? ussantapizzetta! clicca qui!) e avendo sostenuto giustappunto che mancava il primo piatto per completare il Menù della Settimana, beh: quale migliore occasione?
E VideoRicetta notturna sia!
In realtà sono reduce da una serata pazzesca con Mamma e Nonna. Un no stop di quattro ore solo donne/solo risate  perché i maschi di casa sono andati a cena fuori (il mio papetto quando sta bene fa il tour dei suoi ristoranti preferiti e butta giù un intero menù con tanto di dolce ENORME!). Ho un dolore lancinante alle mascelle. Non ridevo così da tantotantotantotanto tempo. Ho sempre saputo di essere nipote di una Grande Donna (ricordate la mia nonnina con lo smalto rosso?) ma stasera ne ho avuto una conferma clamorosa. Non che servisse. Ma non guasta mai guardare da che sangue provieni. E io provengo da uno sconvolgentemente folle (grazie al cielo).
Reduce da un ricovero in ospedale è uscita con una verve pazzesca. Più battagliera che mai. Mezza zoppa ma dice che la sua camminata non ha certamente perso fascino.  I suoi resoconti su quello che è accaduto nel luogo incriminato sono degni di una raccolta di racconti surreali-bizzarri-esilaranti. Il reparto del Policlinico di Catania pare che ancora oggi voglia tenerla ricoverata sotto stretta osservazione non tanto perché sta male (è sana come un pesce. Deve solo smetterla di friggere turdilli, gnocchi, passanti, volpini e cani abbandonati) quanto perché non si sono mai divertiti tanto.
Giusto per farvi capire, un accenno: quando le hanno chiesto cosa desiderava per colazione (o tè o latte e tre misere fette biscottate/pavesini)  ha risposto: “un cornetto caldo, un cannolo e un cappuccino grazie” (aveva la pressione a 700 e il colesterolo a 1.200).
Quando ha capito che “i raccomandati” passavano prima e lei restava lì ferma in barella senza essere portata in reparto, ha preso l’infermiere e gli ha detto “ehi tu. PASSANO TUTTI PRIMA DI ME! Dammi un telefono! Sono raccomandata da Berlusconi in persona. Devo chiamarlo!” *con risata fragorosa annessa e occhiolino*. Quando l’infermiere le ha detto che era ricoverato per congiuntivite ha chiesto semplicemente “ed è in barella pure lui? Lo raccomando io!”.
(l’infermiere si è chiaramente innamorato di lei e suppongo sarà nella tavolata di Natale quest’anno. E’ stata portata in reparto e coccolata da tutti)
Per dire infine che Nonna ti amo ma non dire più che tua nipote è una famosa furbollarr! (che io immagino come una bolla di pelo per assonanza fur-bollar. Ma è un altro discorso) Se scoprono chi sono ti ci lasciano in barella.