Ricette Vegetariane e Vegane

Una Torta al sapore di Cocco con marmellata alla Ciliegia

Comunicazione Tombola Natalizia: Stanno tornando indietro due Pacchi (uno è di Mara – Maranonriescoatrovarelatuamaillllllllll – e l’altro non lo so – cheilcielomiaiuti – Chi si trova a passare di qui per favore (è un po’ difficile al momento per me contattarvi privatamente perché molto sagacemente non ho preso appunti nomi-indirizzi-perdono. Sono stata molto DISORGANIZZATA e non ho pensato affatto che il periodo natalizio-poste e relativa tombola giornaliera non collimasse perfettamente con trasloco-delirio-consegne-lavoro-varie ed eventuali. Avessi fatto tutto con Amazon e non comprando fisicamente gli oggetti per poi impacchettarli-spedirli-perderli-POSTEMALEDETTE. Ok mi calmo. Insomma chiunque si trovasse a passare di qui e mi volesse aggiornare circa spedizioni ricevute e non, mi farebbe davvero un regalo gradito. Non vorrei MAI che qualcuno non avesse ricevuto il premio. Vi prego: SCRIVETE. Non mi disturbate. Non sentitevi in imbarazzo anche perché lo sono al momento io in maniera esponenziale. Ditemelo come si fa come con le vecchie amiche vere. Del tipo insomma:

“a scema! non mi è arrivato! sono xxxx. Ho vinto xxxx. Spedisci nuovamente a xxxx”. GIURO mi fate un regalo bellissimo. GRAZIE.

Chi se la ricorda la Torta Slava? Sì sì dai quella che ho cucinato insieme al mio amore Bibikitchen  (il post di Cri lo  trovi qui e il mio con annesso delirio qui. Poi c’è stata una versione Banana Cioccolato di Bibi qui). Cosa c’entra questa Torta che ho scovato nel Magazine di Donna Hay e che ho leggermente modificato (forse anche perché non so tradurre mica bene *disse ridacchiando e sputacchiando yogurt di soia alla ciliegia buonissimo)? Niente. Non c’entra niente. Però la composizione a strati di diversi elementi e soprattutto “consistenze” mi ricorda tantissimo la Torta Slava; alla quale è inutile dirlo (ma lo faccio con molto piacere) sono legatissima da un punto di vista affettivo. Si può certamente sempre “personalizzare” facilmente un dolce (di qualsiasi tipologia esso sia) ma è anche vero che non sempre si riesce nell’intento. Quando la base non è perfettamente perfetta (mi è concesso per favore? mi piace troppo) ardua assai l’impresa è (il Maestro Yoda ultimamente si impossessa delle mie poche facoltà mentali senza forza. E io felice ne sono. Assai. Smetto la. Sì).

In pratica insomma (uff quanto la faccio lunga. Ah sono qui per questo, vero *momento di coscienza finito*) questa torta che Slava non è e non ha inoltre nessuna collocazione geografica è perfetta per qualsiasi tipo di rivestimento “marmellatoso”. La base è perfetta e friabile. Il contenuto del secondo strato (marmellata appunto) può essere sostituito con qualsivoglia composto fruttoso (fatto in casa o meno. Anche un chutney dolce perché no?) per essere poi rivestito da questa pioggia “sbrisolona” di cocco mischiato ad albume. Manco a dirlo in una potenziale versione cioccolatosa la bava scorre forte in noi (“come la Forza, Maestro Yoda” – Si vede che sono in fissa con Star Wars per caso? Si nota che sono completamente con il cervello in pappa? Progetto Rotolo al tè matcha in onore della mia Elllisa e in forno cuoce Dart. Nuncelastofacendoasuperaretuttoquesto).

E’ piaciuta e molto. Idillio puro. Applausi a scena aperta. Ovazioni. Ole. Tumulti e Rappresaglie per accappararsi l’ultima fetta. Turi che ha ama particolarmente il cioccolato (come me) e non gradisce moltissimo tutto quello che è fruttoso (come  il Nippo) ha agguantato tre fette e se le è infilate in bocca stile Fantozzi-clinica tedesca-Polpetten. Certo è che bisogna:

  • raddoppiare le dosi
  • farla mangiare su un tappeto o dentro il lavandino o con una bacinella sotto il mento

Questo perché la torta non è che sia leggermente sbriciolosa. No. E’ TOTALMENTE sbriciolosa. Il cocco te lo ritrovi nel reggiseno anche giorni dopo. Un po’ come andare a farsi un giro in spiaggia alle Bahamas e scoprire mentre fai un ballo di gruppo che non riesci bene a muovere la cabeza e l’anca destra perché hai un grumo di sabbia che ti impedisce movimenti fluidi. Ora seriamente me lo spiegate come siamo finiti in un villaggio turistico con una torta? Perché non riesco a scrivere tre righe sensate con un costrutto logico dicendo cose attinenti? Ah vero. Sono io (purtroppo). Insomma. Passo alle minacce. Questa torta la dovete provare ebbbbasta. Perché è sorprendentemente facile e in più inaspettatamente piacevolmente apprezzata.

Sul fatto che sia Venerdì 17 non mi esprimo neanche. Tutti sanno quanto nonostante la mia insana follia neuronale sia in definitiva una donna logica e razionale (no Regia niente risate. Sono seria. Nei limiti che posso, certamente). Il fatto che si sia rotta la mia tazza preferita all’alba. Che il muratore canti Gigi D’Alessio in versione remix. Che il colore Marron Glacé senza ammoniaca che incautamente ho fatto ieri mi faccia somigliare a un’anziana e dolcissima vecchietta di paese (al sole perché ieri notte sembravano belllisssssssssssssimi). Che lo stendino sia volato chissà dove e adesso le calzine con i pois le indossi il volpino del vicino. Che. Che. Che.

E’ esattamente un giorno come un altro. E’ sempre un meraviglioso Venerdì 17. E io sono grata per questo (tiè sfiga maledetta. Cuoricini e sorrisini. E’ questa la tua peggior punizione).

(sono SATANA *esce di scena ridendo istericamente senza calzini a pois)

La torta

220 grammi di zucchero a velo, 80 grammi di cocco disidratato, 300 grammi di farina, 200 grammi di burro ammorbidito

Il primo strato

350-400 grammi di marmellata di ciliegia (si può sostituire con la marmellata che si preferisce. Un altro abbinamento perfetto e un po’ più in “contrasto” ? Con una buonissima marmellata di limone e zenzero magari o arancia amara non zuccherata.

Rivestimento-Crumble

300 grammi di cocco disidratato, 4 tuorli di uovo media grandezza, 100 grammi di zucchero a velo

Lavora tutti gli ingredienti dentro una planetaria. Versa il composto in una teglia imburrata e infarinata leggermente e cuoci a 180 per 25-30 minuti. Tira fuori e versa la marmellata. Rimetti dentro per altri cinque minuti e nel frattempo amalgama 300 grammi di cocco con i tuorli e lo zucchero. Otterrai una “sabbiatura” sbriciolosa. Tira fuori nuovamente la torta e  versa il rivestimento simil crumble su tutta la superrficie. Rimetti dentro fin quando il rivestimento appare dorato. Occorreranno almeno altri 12-15 minuti.

E’ molto sbriciolosa ma tanto goduriosa.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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