Di questi cracker ne ho parlato su Runlovers qui e molte volte nei vlog su Youtube e nelle instagram stories (non su maghetta ma iaiaguardo, il mio secondo canale instagram a tema food e lifestyle). La Ricetta è di Attila Hildmann autore di Vegan for fit, Vegan for fun e meraviglie che potranno rivoluzionare il tuo modo di pensare e mangiare e non in ultimo potranno migliorare la tua salute.
Attila Hildmann, di origine turca, è nato e vissuto a Berlino. Con i suoi libri ha rivoluzionato le sorti del mercato tedesco dei libri di ricette in genere e del mercato mondiale dei libri di ricette vegan nel particolare. Perde quaranta chili cambiando radicalmente alimentazione -orientandosi al veg- dopo aver visto morire precocemente il padre; morte che dice essere correlata all’alimentazione sbagliata, alcool e bagordi di vario genere. Attila per questo motivo rinasce -anche per far rivivere il papà- in un’altra forma e sostanza. Adesso ha un fisico atletico ma non ci racconta della sua tartaruga addominale oggettivamente molto bella e scolpita ma di un percorso. Attila ha aiutato migliaia e migliaia di persone motivandole sui social, incoraggiandole attraverso delle vere e proprie challenge inneggiando fondamentalmente al cibo sano, buono e gustoso. Non è solo quello veg dirai tu, certo 😉
Ma come far piacere le verdure a persone che ne fanno un uso raro e addirittura improprio? Facendole divertire e “istruendole” a saperle usare in modo creativo e consapevole. Non esistono verdure insipide o noiose. Se le hai mangiate significa solo una cosa, lasciatelo dire: non le sai cucinare o chi le cucina per te non le sa cucinare. Sarò antipatica con questa affermazione ma ne ho le prove. Ho tantissimi amici che mi dicono “ma perché detesto le verdure e poi a casa tua le mangio?”. Perché io le amo così tanto che già mettendoci come ingrediente l’amore il gioco è fatto. Con le zucchine ci puoi fare le lasagne, i crumble, i muffin e pure gli spaghetti! Ci puoi fare le chips, le torte salate senza carboidrati e milioni di dolcetti. Basta documentarsi, studiare, testare e non essere pigri. Le verdure sono molto più versatili delle carni in genere. Potrei sfidarti sai? E vincerei. Solo in questo 😛
Vegan for fit e Vegan for fun sono dei libri che ho acquistato in lingua originale anni fa, adesso Vegan in forma (for fit) è uscito in italiano e ti consiglio caldamente di acquistarlo (su amazon lo trovi senza problemi). Non ti invita a fare una dieta fai da te. Ti invita a fare amicizia con le verdure e a eliminare il surplus che ogni giorno dai al tuo corpo. Credere che una settimana senza carne o pesce -o derivati animali- ti farà girare la testa/non poter condurre una vita normale/varie ed eventuali, fattelo dire nel modo più sintetico possibile: è una cretinata.
Sopravviverai. Impavido prova e vedrai che non solo sopravviverai ma che il mal di testa e il malessere saranno perché il tuo corpo si sta disintossicando. Alla fine della settimana sarai più energico di prima. Attila (e io a dirla tutta) non ti stiamo puntando una pistola di tofu alla tempia dicendoti che devi diventare vegetariano o vegano, ma semplicemente che dei periodi senza carboidrati di bassa lega, zucchero, carne, pesce e derivati animali ti ridaranno un po’ di forza. Ti faranno resettare.
Non sto parlando di dimagrire. Sto parlando di amarsi. Di acculturarsi.
Questa è la differenza. A me del fisico non me ne è mai importato nulla. Non ho mai ambito a entrare in una 38 o in una 40. Pensa che vedendo 42 tanti anni fa ho pianto per un pomeriggio abbracciando la gonna. Non sono così superficiale, io. Non mi interessa avere un fisico perfetto per poter indossare come una modella i vestiti. A me interessa stare bene. E mi interessa che il mio corpo stia meglio dentro che fuori. Anzi sai che ti dico? Non ho neanche fatto ancora le operazioni (e non mi vergogno a dirlo) post dimagrimento. Nonostante io corra come pensi che possa essere la mia pelle, il mio addome dopo aver perso più di ottanta chili? Ma io questo mostro che pende lo tengo lì orgogliosa e lo guardo ogni mattina. Perché non sono guarita del tutto e quando lo sarò allora sì che lo toglierò. Gli dirò di andar via. Ma prima di allora voglio ricordare a me stessa che non sarà mai l’abito a dimostrare cosa sono e come sono. Lo dimostrerà il mio equilibrio a tavola cosa sono e come sono. E io mi sento sempre più forte.
Difficile? Sì. Difficile a dir poco.
Attila dedica un capitolo a “Siate sospettosi. Dietro a ogni dieta c’è qualcuno che guadagna”. Sante parole. Tutto quello che gira intorno alla dieta, agli integratori e un lunghissimo etcetera ha il Dio Denaro alle spalle. Qui no. Io non vengo pagata per scrivere. Nella vita faccio altro. Qui sono in casa di due amici che amo -Sandro e Martino- e vi racconto la mia storia, le mie esperienze e le poche cose che so. Non ci guadagno niente se non mangi la carne. Non ci guadagno niente perché non vendo niente e non in ultimo rispetto la vita degli altri e gli iperurani degli altri. Se ricordi Platone e il mondo delle idee sarà più facile per te comprendere come sono e come ragiono.
Essere sospettosi non significa non rivolgersi ai dottori, che ci guadagnano GIUSTAMENTE la visita. Ma non credere a pillole e pillolette, prodotti detox, tè miracolosi o fantomatici integratori. Per dimagrire occorre consapevolezza, forza e onestà intellettuale. Questo libro te lo consiglio come potrei consigliarlo a un amico che amo. Perché trovi talmente tante ricette (te ne farò qualcuna se vuoi) gustose che ti faranno pensare che sì. Con le verdure puoi davvero farci di tutto. Con i cereali puoi davvero preparare ottimi piatti. Che la carne e i derivati possono essere sì nella tua alimentazione -scelta tua- ma che non sono alla base di tutto e sopra tutto.
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